Geopolitica
Ecco perché Wolfgang Schäuble sarà il nuovo Presidente del Bundestag
È stata la lungimiranza dell’ex presidente del parlamento tedesco Norbert Lammert se la prima seduta del nuovo Bundestag il 24 ottobre non sarà guidata da un esponente della AfD. Le regole prevedevano che tale incombenza spettasse infatti al deputato più anziano, ma Lammert prevedendo il successo di Alternativa per la Germania ha suggerito di modificare la prassi scegliendo invece il deputato con più anzianità di servizio. I partiti aderirono perché sarebbe toccato così all’ex Ministro delle finanze Wolfgang Schaüble. Dopo che le urne hanno però consegnato come unica maggioranza concretizzabile una coalizione tra l’Unione dei partiti cristiani con i Liberali ed i Verdi, con una nuova mossa d’estro si è ipotizzato che Schaüble lasci invece definitivamente il dicastero delle Finanze, ambito dai Liberali, per essere nominato a Presidente del nuovo Parlamento per tutta la legislatura. L’iniziativa partita dalle fila della CDU, è stata subito salutata con favore dalla FDP ed ha trovato anche l’appoggio della SPD. Non è dato sapere cosa abbia detto Angela Merkel al suo Ministro per fargli sciogliere le riserve ed accettare, comunque si dà per scontato che Wolfgang Schaüble sarà il nuovo Presidente del Bundestag. L’onore di guidare la prima assemblea parlamentare che lo eleggerà è passato quindi al decano della FDP Hermann Otto Solms. Come vice Presidente si staglia come quasi certo Thomas Oppermann, l’ex capo frazione della SPD che ha dovuto cedere il posto per ordini di partito alla ex Ministro del lavoro Andrea Nahles. Un’editoriale della Süddeutsche Zeitung vaticina che quest’ultima potrebbe essere la prossima concorrente al cancellierato tra quattro anni.
Pare quindi scontato l’insuccesso della candidatura del deputato Albrecht Glaser della AfD, già proposto dal suo partito senza successo alla nomina come Presidente della Repubblica. Anzi tutti gli altri partiti alzano già gli scudi: Alternativa per la Germania dovrà evitare di voler imporre i suoi candidati più oltranzisti anche per un incarico nelle commissioni parlamentari più importanti. Seppure nella campagna elettorale il partito di Alexander Gauland ed Alice Weidel si sia distinto per le provocazioni estremiste, i suoi spazi di manovra in Parlamento paiono quindi più ristretti. Da un lato in Germania l’apologia di nazismo è un reato e dall’inizio di ottobre è stata anche varata una normativa che impone la cancellazione tempestiva di commenti incitanti l’odio nei social; dall’altro l’ala più dura dello stesso partito potrebbe vedere ridotta la propria forza parlamentare se riuscirà la nuova scissione annunciata dalla sua ex portavoce Frauke Petry la quale potrebbe coagulare attorno a sé una trentina di deputati. Il suo esempio è stato già seguito sia dal marito Marcus Pretzell, che dal deputato Mario Mieruch. Il partito si è d’altronde già spezzato in Meclemburgo Pomerania subito dopo le elezioni dove Ralf Borschke, Matthias Manthei, Bernhard Wildt e Christel Weißig, quattro degli originariamente 18 componenti della sua frazione, hanno fondato una nuova “Bürger für Mecklenburg-Vorpommern“. Un precedente c’era già stato nel luglio 2016 nel parlamento di Stoccarda con la creazione di una “Alternative für Baden-Württemberg”.
Foto di copertina tratta dall’archivio de Gli Stati Generali
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