Geopolitica

Caro Gramellini, invece di insultare l’ANPI parliamo dei fatti?

12 Aprile 2022

Caro Gramellini,

il tuo scomposto attacco di stamane all’ANPI, di cui sono un semplice iscritto, riflette l’impotenza di una stampa così a corto di argomenti che dopo settimane di martellante propaganda è costretta a registrare che la maggioranza degli italiani boccia a uno a uno tutti i suoi punti: invio delle armi, aumento della spesa militare, allargamento delle sanzioni al gas. Ma invece di prenderne atto s’incaponisce. E con quali argomenti poi.

Tu denunci la “citazione monca” dell’articolo 11 della Costituzione (“L’Italia ripudia la Guerra”), ma ne proponi un’integrazione (“come strumento di offesa”) altrettanto monca, dimenticandoti “e come strumento di risoluzione delle controversie internazionali”.

Sei costretto ad arrampicarti, tu sì, sugli specchi, vedendo nelle bandiere italiane dipinte nel verso sbagliato un “omaggio inconscio a Orban, caro amico dell’aggressore russo”.

Lamenti che nel manifesto del 25 aprile non ci sia “alcun cenno all’invasore Putin, che se non è un fascista certo gli assomiglia” e forse avresti dovuto aggiungere un fascista ingiusto, visto che da te abbiamo appreso che di fascisti ne esistono due risme: i fascisti “giusti”, con slanci di umanità, e la versione base senza optional, che sta dall’altra parte.

Sai qual è il problema? Che in questa tua infervorata filippica manca l’unica cosa che conta davvero: i fatti. Un mese fa ci avete detto che le sanzioni economiche avrebbero indebolito Putin e provocato la rivolta degli oligarchi. Qualcuno evocava addirittura il crollo dell’economia russa, nonostante i numerosi controesempi (do you know Iran?). Bene, oggi l’economia russa non è crollata, il rublo tiene e anzi recupera, ieri la Russia ha registrato il più elevato surplus commerciale dal 1994.  Nel frattempo le sanzioni affamano i russi a cui noi chiediamo di manifestare contro Putin e, di rimbalzo, i lavoratori e le fasce sociali più povere in Sudan, Egitto, Tunisia, Sri Lanka, Libano, persino in Perù e tra poco sarà il nostro turno. Mentre gli ucraini, in attesa che le vostre strampalate previsioni si realizzino, continuano a morire a grappoli.

Allora, caro Gramellini, se vuoi polemizzare, invece di insultare dando dei putiniani a oltre 100.000 iscritti ANPI come me e di ricorrere al costituzionalismo ad capocchiam o alla psicoanalisi prova a spiegarci in che modo una strategia miseramente fallita sul piano economico dovrebbe avere successo su quello militare, dove le vittime di un fallimento saranno infinitamente più numerose.

Certo di una tua mancata risposta, pelosi saluti.

Marco Veruggio

Immagine di copertina: Niccolò Caranti, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

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