Geopolitica
Cade la resistenza di Orban. Ue in soccorso di Kiev
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Jannik Sinner diventa il quinto italiano a vincere un torneo del Grande Slam dopo Pietrangeli (2 Roland Garros), Panatta (Roland Garros), Schiavone (Roland Garros) e Pennetta (US Open). Vince il suo primo slam in carriera in rimonta finale contro Medveded ed entra così nella storia del tennis azzurro. (La Gazzetta dello Sport)
Tre soldati americani sono stati uccisi e altri 24 sono rimasti feriti nell’ attacco di alcuni droni a un avamposto degli Stati Uniti in Giordania, che segna così le prime vittime USA in Medio Oriente, dall’inizio della guerra di Gaza. “L’attacco è stato effettuato da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. (Il Riformista)
Vertice Italia-Africa a Palazzo Madama, la premier Giorgia Meloni alla fine della giornata parla di «successo e di pagina nuova». Nel corso dei lavori della conferenza ha spiegato la logica alla base del piano Mattei per l’Africa, evidenziato le risorse sul tappeto ed elencato le cinque priorità su cui concentrare l’azione: istruzione e formazione, sanità, agricoltura, acqua, ed energia. L’Italia potrà contare su una dote iniziale di oltre 5,5 miliardi di euro. (Corriere della Sera)
Israele ha dato il suo via libera, a Parigi, a un accordo quadro per la liberazione degli ostaggi, «Ci sono progressi», ma la strada «è ancora lunga», confermano funzionari israeliani. Accordo «più vicino che mai», ma non imminente, spiegano dalla Casa Bianca. Alcuni media riferiscono di un’intesa basata, in una prima fase, su 45 giorni di tregua, in cambio di 35 ostaggi. E fra i 100 e i 250 palestinesi scarcerati in cambio di ogni rapito. (Il Giornale)
Le immagini di Ilaria Salis, l’insegnante reclusa in Ungheria con l’accusa di aggressione a due estremisti di destra, mentre viene trascinata in tribunale ammanettata, con i piedi legati, hanno destato particolare indignazione nell’opinione pubblica italiana. La premier Meloni sente il primo ministro ungherese Orban e punta alla concessione dei domiciliari per evitare ulteriori strappi e imbarazzi. (Il Foglio)
La protesta dei trattori assedia l’Europa, Francia, Germania, Romania, Belgio, Polonia e ora anche l’Italia: sono questi alcuni dei Paesi europei dove decine di migliaia di agricoltori hanno riposto gli attrezzi e bloccato le strade con i loro trattori. Già provati dai rincari del costo della vita, gli agricoltori stanno protestando contro misure pensate per rendere maggiormente sostenibile il settore agroalimentare, ad esempio imponendo la sospensione delle attività per permettere al terreno di riposare. (Il Sole 24Ore)
L’Ue boccia la legge sulla carne sintetica, con una stringata nota, il 29 gennaio la Commissione europea ha informato il governo di aver archiviato in anticipo la notifica sulla legge che vieta la “carne sintetica” perché “il testo è stato adottato dallo stato membro prima della fine del periodo di sospensione” previsto dalle direttive europee. La Commissione invita pertanto l’Italia “a informarla del seguito dato, anche alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia”. (Il Foglio)
Flotta Ue nel Mar Rosso, la missione avrà un comando sdoppiato: ci sarà un comando a terra affidato alla Grecia, a Larissa, e un comando in mare che sarà della Francia. L’Italia avrà un vicecomandante. La decisione di cominciare fra tre settimane, l’avvio per l’Alto rappresentante Borrell sarà il 19 febbraio. (La Repubblica)
I capi di Stato e di governo hanno trovato l’accordo sul pacchetto di aiuti all’Ucraina da 50 miliardi all’interno del bilancio Ue, per il periodo 2024-2027, e sulla revisione di medio termine del budget comunitario che permetterà di finanziare le nuove priorità: migrazione e dimensione esterna (9,6 miliardi), piattaforma per le tecnologie strategiche (STEP), pagamenti degli interessi di Next Generation Eu, riserva per gli aiuti d’urgenza. (Corriere della Sera)
Stellantis, scontro con il governo. Nonostante il nuovo pacchetto di eco-incentivi messo sul tavolo dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e che partirà a marzo e i dati incoraggianti che arrivano a gennaio dal mercato italiano, con un aumento delle vendite superiore al 10%, l’Ad Tavares boccia senza misure le politiche per la mobilità elettrica messe in campo dal governo italiano, giudicate del tutto insufficienti, e poi minaccia addirittura tagli nelle fabbriche di Mirafiori, dove viene prodotta la 500 elettrica, e a Pomigliano. Il Ministro Urso: lo Stato è pronto ad entrare, dateci una quota. (Quotidiano Nazionale)
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