Geopolitica

Berlino accusa Ankara di fungere da piattaforma centrale dell’islamismo

16 Agosto 2016

L’emittente pubblica tedesca ARD rivela che in una risposta ad un’interrogazione parlamentare del partito dei Linke classificata come “confidenziale e segreta” il Ministero dell’Interno in nome del Governo, basandosi evidentemente -cita sempre l’emittente- su fonti dei servizi segreti del BND, pone apertamente il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in connessione con il terrorismo islamico. Ancor più dirompente se possibile è che la risposta sia stata data -indica sempre l’ARD- senza chiedere il parere del Ministero degli Esteri, come sarebbe prassi visto che si tratta di un Paese alleato membro anche nella NATO. Il Ministero degli Interni ha confermato l’errore procedurale senza entrare ulteriormente nel merito essendo la questione classificata.

 
Nel documento riporta la ARD si dichiara che ”in esito alla politica sia interna che estera via via islamista di Ankara, soprattutto dal 2011, la Turchia si è trasformata in una piattaforma centrale per gruppi islamisti nella regione del vicino e medio oriente” e poi “le numerose manifestazioni di solidarietà e di appoggio per la Fratellanza Musulmana egiziana, Hamas e l’opposizione islamica armata in Siria ad opera del partito di Governo AKP e del Presidente ERDOGAN ne sottolineano l’affinità ideologica con i fratelli musulmani”. Il maiuscolo è in originale cita l’emittente, che ricorda anche che Hamas dal 2003 è apertamente annoverata un’organizzazione terroristica dall’Unione Europea.

 
Anche se si volesse ricondurre l’episodio solo ad una battaglia pre-elettorale tra la CDU del Ministro degli Interni Thomas de Mazière e la SPD del Ministro degli esteri Frank-Walter Steinmeier, il documento pone certo in imbarazzo la Germania, proprio mentre Berlino ha bisogno di Ankara per trattenere i profughi e le sue truppe sono stazionate in territorio turco in ambito NATO.

 
I Linke accusano il Governo di Angela Merkel di condurre una politica dell’inganno; la ARD riporta le parole della responsabile degli esteri del partito Sevim Dagdelen: “Non si può comprendere come il Governo continui a trattare Erdogan come un uovo crudo, mentre la Turchia sarebbe una piattaforma centrale dell’islamismo e dei gruppi terroristi islamici”.

 
Non è peraltro una novità assoluta che Ankara abbia buoni rapporti con Hamas ed abbia appoggiato le opposizioni islamiche in Siria.

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