Geopolitica
Alluvioni in Spagna, cambiamento climatico e ritardi nei soccorsi
Una vera piattaforma criminale chiamata «Beyond», creata dagli informatici dell’ex super poliziotto Carmine Gallo, con socio di maggioranza il presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali. Per i pm sarebbero entrati nei sistemi dello Stato con «frequenza quotidiana». Un rischio per la stessa democrazia, scrivono i magistrati, derivante dalla «creazione di vere e proprie banche dati parallele» attraverso le quali gli indagati sarebbero stati in grado di «tenere in pugno» il Paese. «Possiamo sputtanare tutta Italia», è il tenore delle frasi intercettate. (Il Giornale)
Elezioni in Georgia, il partito filo-russo “Sogno georgiano” ha vinto, ma piovono denunce di brogli. La presidente europeista chiede proteste di piazza, i giovani accolgono e scendono in piazza per le strade di Tbilisi, contestando un risultato elettorale che anche per molti osservatori stranieri è frutto di brogli, manipolazioni e intimidazioni. (Avvenire)
Elezioni regionali in Liguria, Bucci nuovo presidente, appassionante sfida tra Andrea Orlando e l’ex sindaco di Genova che vince con il 48,8% dei voti, contro il 47,3 del candidato del PD, meno di 9 mila voti di scarto. Soddisfazione della coalizione di centrodestra. L’affluenza è stata del 46%, in netto calo rispetto al 53,42% della precedente elezione omologa del 2020. (Corriere della Sera)
Il colosso tedesco Volkswagen in crisi cerca di risparmiare 4 miliardi per fronteggiare il calo delle vendite, soprattutto in Cina. Tra le misure allo studio, interventi sugli stipendi dei dipendenti e chiusure di impianti in Germania. I lavoratori criticano la mancanza di una strategia chiara da parte del management. (Milano Finanza)
Il tribunale di Bologna rinvia alla Corte di Giustizia dell’Unione europea (Cgue) il nuovo decreto legge con la lista dei Paesi sicuri con cui l’esecutivo contava di sistemare ogni cosa e far ripartire i centri in Albania. “tra i Paesi d’origine sicuri potremmo metterci anche la Germania nazista e l’Italia fascista” dichiarano. (Il Fatto Quotidiano)
Il 15% degli italiani che dichiarano redditi superiori a 35 mila euro, pagano il 63% dell’Irpef italiana e non hanno ricevuto in questi anni nessuna forma di sconto fiscale. Sono contribuenti che, se superano anche la soglia dei 75mila, riceveranno un ulteriore aumento di pressione fiscale sotto forma di tetto all’utilizzo delle detrazioni, di contro il 45,16% degli italiani non ha redditi (o non li dichiara), e di conseguenza vive a carico di qualcun altro. (Il Sole24Ore)
Alluvione in Spagna, almeno 158 morti e 120mila sfollati a Valencia e danni incalcolabili a causa delle inondazioni torrenziali nelle regioni spagnole di Valencia e Castilla-La Mancha. Il governo spagnolo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Le piogge torrenziali sono state provocate dalla Dana, il fenomeno meteorologico con forti piogge e venti, che si è abbattuto nelle ultime 48 ore sulla Spagna. (Ansa)
Nel terzo trimestre del 2024 l’economia italiana è risultata stabile rispetto al trimestre precedente ed è cresciuta dello 0,4% rispetto al terzo trimestre del 2023. La sostanziale stazionarietà del Pil lascia quindi inalterata allo 0,4% la crescita acquisita già rilevata nel secondo trimestre dell’anno in corso”, commenta l’Istat. Questa la sintesi di una crescita del settore terziario, di una lieve contrazione del settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di una forte riduzione dell’industria. (Huffpost)
A Roma la Giornata del Risparmio con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Agevolare il risparmio «distinguendolo dalla speculazione»: a chiederlo, nella cerimonia per la Centesima Giornata del Risparmio, il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, aggiungendo che «la tassazione elevata spinge tante volte i risparmiatori italiani ad investire all’estero». Quello italiano è un risparmio elevato, ma immobile, ricorda il presidente di Acri, Giovanni Azzone: «Nel nostro Paese è prevalentemente fermo sui conti correnti» (Repubblica)
Concordato preventivo biennale, i primi dati sono quelli forniti da Confartigianato dopo un sondaggio in oltre 46mila imprese: lo scorso 22 ottobre il tasso di adesione tra gli imprenditori contattati viaggiava al 18%, ma in vista della scadenza di ieri (il 31 ottobre era il termine per aderire al concordato) il dato è stimato al 23%. In attesa di certezze il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, tiene a dire che i conti del governo, in vista dell’approvazione della manovra, non dipendono dal concordato. Il governo segnala che è presto per stabilire se il concordato preventivo biennale garantirà alla legge di Bilancio un aiuto di circa 2 miliardi di euro per un ulteriore taglio dei cuneo. (Corriere della Sera)
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