Geopolitica

Accuse aperte ad Arabia Saudita, Kuwait e Qatar

12 Dicembre 2016

Tre media tedeschi WDR, NDR e Süddeutsche Zeitung riportano che un documento dei servizi segreti Bundesnarichtendienst e Verfassungsschutz elaborato su richiesta del Governo, metterebbe in luce influssi diretti da Paesi stranieri in una strategia di lungo termine per espandere strutture salafiste violente in Germania.

 

Sul banco d’accusa sarebbero le organizzazioni Shayik Eid Charity Foundation del Qatar, la Muslim World League dell’Arabia Saudita ed infine la Revival of Islamic Heritage Society del Kuwait. Quest’ultima avrebbe cercato già nel 2014 attraverso l’impresa immobiliare EMC-Immobilien GmbH di acquisire uno terreno di oltre 3.000 metri quadri a Fellbach nel Baden Württemberg per costruirvi un centro missionario salafista. L’amministratore dell’agenzia immobiliare era però già noto ai servizi -riferì la SWR nell’agosto scorso- e la città fermò il progetto vincolando la destinazione d’uso dell’area. L’organizzazione kuwaitiana che aveva commissionato l’acquisto d’altronde era già vietata dal 2008 negli USA, indica la tv nazionale ARD. L’intelligence tedesca annovera in Germania circa 9.200 persone gravitanti nell’area salafista, riporta l’emittente pubblica.

 

Per WDR, NDR e Süddeutsche Zeitung, che per primi hanno diffuso i contenuti del documento, i servizi segreti stimerebbero l’esistenza di legami stretti delle tre organizzazioni citate con le autorità statali dei loro Paesi d’origine, che attraverso il finanziamento di moschee e centri di insegnamento, nonché l’invio diretto di predicatori, vorrebbero diffondere una visione radicale dell’Islam. Le tre organizzazioni peraltro rifuggono ufficialmente dal terrorismo e sono organismi privati indipendenti.

 
La Süddeutsche Zeitung stigmatizza come nonostante le ambizioni dei Paesi del Golfo, il Governo tedesco abbia ripetutamente autorizzato esportazioni di armamenti verso di essi. Nel primo semestre dell’anno, riporta la testata, sono state ammesse esportazioni all’Arabia Saudita per quasi 484 milioni di euro. Nella primavera 2015, ricorda ancora il quotidiano bavarese, fu autorizzata la vendita di 4 panzer del tipo Leopard 2 al Qatar. Ed anche il Kuwait è tra i clienti dell’industria bellica tedesca e nel primo semestre del 2016 sono stati esportati armamenti per 16 milioni di euro, pochi tuttavia in confronto ai 121 milioni di vendite autorizzate l’anno precedente. Secondo i dati dell’istituto internazionale di ricerca sulla sicurezza globale SIPRI, diffusi dalla tedesca ZdF, peraltro l’Italia col 2,9% sarebbe al sesto posto del commercio mondiale di armi, mentre la Germania solo al decimo con l’1,5%.

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