Geopolitica
54ma Conferenza per la politica della sicurezza a Monaco di Baviera
Venerdì si apre la 54ma Conferenza per la politica della sicurezza a Monaco di Baviera, la prima con un Governo tedesco esclusivamente facente funzione. Per dare l’idea del caos derivante dalla situazione si consideri che il Ministro degli Esteri Sigmar Gabriel (SPD) aveva disdetto la propria presenza quando aveva appreso che il suo posto sarebbe stato preso da Martin Schulz e solo dopo la rinuncia di quest’ultimo alla carica l’ha riconfermata. Si specula che Gabriel potrà avere un abboccamento con il collega turco Mevlüt Cavusoglu per perorare personalmente la liberazione del giornalista della Die Welt Deniz Yücel. Gabriel potrebbe altresì rilanciare le trattative con Francia, Ucraina e Russia sul conflitto ucraino, approfittando della compresenza del Ministro degli esteri russo Sergej Lawrow e del Presidente ucraino Petro Poroschenko.
Il discorso di apertura della conferenza pare sarà affidato alla quasi certamente riconfermata Ministro della difesa Ursula von der Leyen (CDU). Tra i temi che saranno senz’altro trattati alla conferenza, oltre alla già citta crisi ucraina, il riarmo nucleare della Corea del Nord e gli sviluppi nell’area medio-orientale.
In apertura della Conferenza il direttore Wolfgang Ischinger in un’intervista alla Bild ha dato il tono e la misura di come questa edizione potrebbe focalizzarsi sul rilancio dell’Unione Europea. Ischinger ha indicato che l’UE ha fallito completamente nel Medio Oriente “rappresenta 500 milioni di persone, è per molti Paesi il più importante partner commerciale, ma fallisce nella politica estera, anche in Medio Oriente”. I capi di Governo ed i ministri degli esteri europei anziché coordinarsi viaggiano nei Paesi della regione curando solo la propria agenda. “Non abbiamo una strategia medio-orientale, facciamo turismo di crisi in Medio Oriente” ha indicato senza appello Ischinger. L’Unione Europea ha necessità urgente di essere riformata, finché ogni singolo Stato potrà bloccare le decisioni comuni con un veto e non si voterà solo a maggioranza, l’Unione Europea nella soluzione delle crisi internazionali come in Siria, avrà solo un ruolo marginale. L’ex diplomatico ha altresì indicato che l’Europa deve avere un proprio esercito e per questo si rende necessario aumentare la spesa militare. Per Ischinger la Germania dovrebbe arrivare almeno a stanziare l’1,5% del PIL per le spese della difesa. L’anno scorso gli USA avevano insistito con i partner europei a contribuire alla NATO con almeno il 2% del loro PIL e la Germania aveva indicato che nel computo si dovessero contemplare anche le spese per le missioni di cooperazione internazionale e non solo quelle militari.
Ischinger ha sottolineato che la popolazione civile auspica di vivere in una UE con frontiere sicure e che combatta efficacemente le minacce terroristiche e criminali, per questo una politica di difesa interna ed internazionale comune sarebbero la miglior barriera contro l’ascesa dei populismi. Non è più possibile un ritorno nell’idillio dei piccoli Stati nazionali, ha riportato le sue parole il Bayerischer Rundfunk.
Dal programma della 54ma SiKo emerge che due panels saranno dedicati anche all’impatto della tecnologia sulle democrazie. Tra i relatori spiccano Eric Schmidt, consulente tecnico di Alphabet Inc., Brad Smith, presidente e capo dell’ufficio legale di Microsoft, nonché Alex Stamos, capo ufficio sicurezza di Facebook. Altri due dibattiti invece riguarderanno rispettivamente l’ordine economico mondiale, protagonista indiscussa la direttrice del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde ed il ritorno al protezionismo con Kristalina Georgieva CEO della Banca Mondiale.
Alla conferenza di Monaco sono poi previsti gli interventi del Primo Ministro britannico Theresa May, del nuovo Cancelliere austriaco Sebastian Kurz, del Presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker e del Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg. Nutrita presenza anche della leadership dei servizi segreti col direttore della CIA Mike Pompeo, quello dell’israeliano Mossad Yossi Cohen, dei servizi segreti britannici Dan Coats e del Bundesnachrichtendienst Bruno Kahl. Tra gli altri ospiti di rilievo preannunciati spiccano altresì l’attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, il suo predecessore Kofi Annan, il consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump H.R. McMaster, l’ex vicepresidente degli Stati Uniti Joseph R. Biden Jr., i senatori americani Sheldon Whitehouse, Robert Corker e Lindsey O. Graham, il capo esecutivo dell’Agenzia di difesa europea Jorge Domecq, nonché il Primo Ministro olandese Mark Rutte e quello israeliano Benjamin Netanjahu, la Procuratrice capo del Tribunale Internazionale Fatou Bensouda. L’Italia sarà rappresentata dal Ministro della difesa Roberta Pinotti.
Complessivamente parteciperanno una ventina di capi di Stato ed un’ottantina di Ministri degli Esteri e della Difesa, oltre a molti alti gradi militari e personalità del mondo economico e di organizzazioni non governative, quali Human Rights Watch ed il Comitato Internazionale della Croce Rossa. La Conferenza durerà come sempre tre giorni e sarà accompagnata da eventi collaterali esterni alla sede dei lavori nel centralissimo ed esclusivo, nonché senza adeguato pass inavvicinabile, albergo Bayerischer Hof. Tra esse si segnala la presentazione di un saggio del giornalista israeliano Ronen Bergman sul Mossad. Anche il comitato Anti-Siko, nato attorno all’attivista Claus Schreer, ha preannunciato una manifestazione di protesta di due ore nel centro cittadino sabato.
Immagine di copertina: https://www.securityconference.de/aktivitaeten/munich-security-conference/msc-2018/uebersicht/
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