America

USA 2016, Lincoln Chafee si ritira dalla corsa democratica

23 Ottobre 2015

Fuori due! Dopo Jim Webb, tocca oggi a Lincoln Chafee abbandonare la corsa per la nomination democratica. Con la differenza che – mentre l’ex segretario alla Marina ha forse intenzione di candidarsi come indipendente – l’ex governatore del Rhode Island si ritira definitivamente. Notizia banale, ovvia, scontata. Tra le varie mummie che hanno calcato il palco durante il dibattito democratico di Las Vegas, Chafee è stato senza dubbio il peggiore: con un sorriso inebetito, si è coperto di ridicolo, ricevendo bastonate da Hillary Clinton senza essere in grado di reagire né di inchiodarla alle sue responsabilità sulla guerra in Iraq. Una candidatura inutile, la sua. Del tutto insensata. Almeno O’Malley e Webb all’inizio partivano con qualche speranza. Lui no, visti i pregressi.

Non solo l’elettorato statunitense difatti lo considera un voltagabbana che dal Partito Repubblicano è passato tra le fila dei democratici. Ma – al di là di questo – si è sempre contraddistinto per un programma astratto, fumoso: un programma in cui pacifismo e difesa dei diritti femminili si uniscono nell’iperuranio idealizzante di una figura balzana e stralunata, che non si è mai capito a che cosa puntasse veramente. Come quando si mise in testa di sfidare George Walker Bush alle primarie repubblicane del 2004: parole, parole, parole. Senza fatti. Capacità. Idee concrete. E difatti allora, come oggi, ha rimediato soltanto una figura barbina.

Senza endorsement, elettori e finanziatori (ha raccolto sì e no qualcosa come 30.000 dollari), Chafee si fa da parte, lasciando il campo ai due principali rivali in seno all’attuale corsa democratica: Hillary Clinton e Bernie Sanders.

Lui però ci tiene a far sapere che supporterà comunque il partito durante la campagna del 2016, pur di fermare i repubblicani. Per favore: qualcuno gli dica che – se vuole realmente aiutare l’Asinello – forse è meglio se ne resti a casa.

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