America
La Strage di Orlando e la libertà di difendersi (dalle discussioni inutili)
Poche discussioni sono inutili, sterili e noiose come quelle sulla libertà di possedere armi per difendersi quando associate ad eventi tragici come la recente strage di Orlando e/o attentati terroristici come quello alla sede di Charlie Hebdo.
Inutili e sterili perché si polarizzano su estremi logici, agevolando chi vuol ribadire i propri preconcetti e preferisce il tifo da stadio al ragionamento: non è materialmente possibile né vietare in modo assoluto la circolazione delle armi, né armare tutti i cittadini di buona volontà affinché possano difendersi da soli.
Parimenti è difficile che portino a qualche conclusione le argomentazioni contro-fattuali: non possiamo sapere cosa sarebbe successo nell’ipotesi in cui alle vittime fosse stato consentito di possedere armi per finalità di difesa (potersi armare non vuol dire necessariamente armarsi), né nel caso in cui i carnefici avessero operato in un contesto con normative più restrittive.
Dunque cosa controbattere alle risposte facili, che possono risolvere i problemi complicati sono nell’immaginario delle discussioni da bar? Proviamo con qualche spunto/domanda senza alcuna pretesa di originalità:
- Automobili e aeroplani sono, potenzialmente, armi ben più pericolose di una pistola o di un fucile, in modo efficace (ancorché ovviamente perfettibile) ne abbiamo regolamentato l’uso senza che nessuno oggi ne rivendichi la messa al bando, né la deregolamentazione per scopi difensivi: che anche per le armi possa valere un discorso analogo?
- In tutti i paesi del mondo è possibile procurasi armi sia con finalità di offesa che di difesa, le uniche differenze riguardano il costo e la tempistica di reperimento, oltre a regolamentare la circolazione regolare (punto precedente) come contrastiamo delinquenti, terroristi e folli che per definizione delle regole se ne infischiano? Addestriamo la popolazione sana ad usare le armi, così che chi vuole e ha i requisiti possa armarsi per difesa? Intensifichiamo la presenza delle forze regolari di polizia?
- Come può tornarci utile la tecnologia nel regolare/monitorare l’utilizzo delle armi e prevenirne gli usi impropri?
Insomma, nessuna risposta facile e numerose perplessità con l’avvertenza che, mentre ai tifosi da bar piace pensare che il modo sia nettamente diviso, tra buoni e cattivi, libertari e proibizionisti, bianco contro nero, la realtà è piuttosto caratterizzata da infinite sfumature di grigio.
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