America

Il Coronavirus è il nuovo protagonista delle primarie americane

12 Marzo 2020

Michigan, Missouri, Mississipi, Idaho sono gli altri Stati in cui Joe Biden ha vinto le primarie democratiche. La campagna elettorale però sta avendo un risvolto inaspettato, dal momento che ormai praticamente tutto il mondo sta affrontando l’emergenza coronavirus. Il presidente Usa ha annunciato di sospendere i viaggi dall’Europa verso gli Stati Uniti. Come specificato da CNN, dopo è stato chiarito che il divieto verrà applicato solo ai cittadini stranieri e non a quelli americani sottoposti a controlli prima di entrare nel proprio Paese. È stato anche chiarito che non saranno bloccate le merci dal vecchio continente. Molti però non hanno potuto fare a meno di confrontare la comunicazione presidenziale con quella di JoeBiden proprio in merito alla minaccia coronavirus e le differenze sembrano enormi.

L’ex vicepresidente innanzitutto ha annullato i raduni di Tampa, Chicago e Miami, inoltre la campagna ha deciso di avvalersi di un comitato consultivo formato da medici, da un ex consigliere per la sicurezza nazionale e da un ex commissario americano per la Food and Drug Administration, allo scopo di fornire indicazioni per ridurre i rischi per la salute di candidato, staff e sostenitori.

Ci conosciamo da 25 anni ed è la prima volta che non ci stringiamo le mani, un simbolo di come siacambiato il Paese negli ultimi giorni, dice il giornalista di MSNBC rivolgendosi a Biden durante un’intervista. Cosa devono aspettarsi gli Usa? L’ex senatore del Delaware afferma che l’attuale inquilino della Casa Bianca ha scarsa competenza nell’affrontare questa crisi. Gli americani devono sapere che il loro presidente è guidato dalla scienza, invece teme che non abbia preparato le strutture sanitarie e il personale.

Fidarsi degli esperti, dare indicazioni chiare, JoeBiden sta mostrando come dovrebbe comportarsi un presidente, sta ricordando a tutti la sua esperienza e sta attaccando Trump, quasi come se fossimo già durante la campagna presidenziale, ma è davvero così? La candidatura di Bernie Sanders va già messa da parte? Domenica ci sarà un confronto tra i due. Intanto, in un video Sanders chiede a “Joe” cosa intenda fare per chi si è indebitato per curarsi, per la classe operaia che guadagna troppo poco, per un Paese in cui l’assistenza sanitaria non è un diritto umano, per gli scienziati che dicono di agire per fermare gli effetti del cambiamento climatico o sul debito o sull’immigrazione, su chi non ha un tetto.

In effetti sul New York Times viene notato che ilritiro di Sanders non è avvenuto per vari motivi, l’età ma soprattutto per il fatto di considerare se stesso come leader non solo di una campagna ma di un movimento. Le sue posizioni politiche, in primis Medicare hanno ampio consenso e forse Sandersvuole portare il partito più a sinistra, per usare una semplificazione che rende l’idea del dibattito politico. Solo così i suoi sostenitori possono forse votare un candidato che non sia lui, perché serviranno tutti per battere Trump alle elezioni, senza distinzioni ma con un unico obiettivo: riportare i democratici alla Casa Bianca.

 

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