America
I ragazzi indomiti che spaventano Trump
Hanno tra i 13 e i 17 anni, hanno molti nomi (tra questi Emma Gonzales, Sara Chadwick, Cameron Kasky), e hanno visto morire 17 dei loro compagni di scuola il giorno di san Valentino: da quel momento non hanno smesso un istante di prendere la parola, in ogni contesto possibile per dire basta alle sparatorie nelle scuole, #neveragain, non deve più succedere e che l’unico modo per evitare che succeda di nuovo è impedire il commercio di armi così come è attualmente negli Stati Uniti: semplice, economico, alla portata di tutti.
Questi teenager che fino a dieci giorni fa passavano i pomeriggi tra la playstation e netflix ora lavorano giorno e notte per organizzare un movimento che già conta centinaia di migliaia di sostenitori, tra i quali Oprah Winfrey, conduttrice tv e probabile futura candidata dem alla Casa Bianca. Dopo aver cercato finanziamenti per potersi recare tutti insieme a Tallahasse (capitale dello stato della Florida), questi ragazzi hanno visto bocciare la proposta di legge di messa al bando delle armi d’assalto davanti ai loro occhi e le immagini con le loro lacrime e gli sguardi increduli colpiscono al cuore. Non sono solo delusi e addolorati, la loro fiducia nel mondo degli adulti e delle istituzioni è comprensibilmente lacerata. Ciononostante non si fermano e stanno organizzando una grande marcia a Washington per il 24 marzo, con numerose marce gemelle in tutto il Paese. Davanti a questa tenacia la stampa vicina al Presidente Trump ha iniziato ad accusarli di essere attori, addirittura di essere coinvolti in una sorta di cospirazione anti-Trump, oltre che di essere pagati dalle forze ostili al Presidente.
In tutto questo i social media svolgono un ruolo determinante, offrendo la piattaforma organizzativa e comunicativa che consente di dare vita a un movimento gigantesco di ragazzini, ragazzini che però in gran parte stanno per diventare maggiorenni e andranno a votare e questi – ne siamo certi – lo faranno. Mancano meno di nove mesi alle elezioni di metà mandato, un appuntamento rischiosissimo per Trump che cercherà senz’altro il modo di silenziarli, ma non sarà facile perché il Paese li osserva, il mondo li osserva e – come le donne della women’s march – nemmeno loro accetteranno di zittirsi tanto facilmente.
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