America

Hillary, quasi settantenne, all’assalto della Casa bianca

16 Giugno 2015

Vogliamo parlare della nostra Hillary Clinton in grande forma, già scattata per la campagna elettorale del 2016? Le prime difficoltà Hilary le ha avute, come è naturale, dai suoi compagni di partito. Infatti sono sorti come d’incanto tra gli attivisti del Partito Democratico alcune candidature di “sinistra”. In particolare si è candidato il settantatreenne sen. Bernie Sanders che si definisce social-democratico. Negli Stati Uniti un social-democratico è considerato poco meno di un trotskista comunque dal 2006 il vecchio Bernie lotta, con scarsi risultati, contro la destra americana.

Il vero avversario della nostra Hillary però è proprio Obama che ha sempre avversato la coppia Clinton anche se a un certo punto ha dovuto prendere Hillary come Segretario di Stato. Il pericolo dunque per Hillary sta nel fatto che Obama potrebbe appoggiare riservatamente un candidato ben più forte del Sen. Sanders che per ora ha solo il 16% dei consensi democratici contro il 72% della Clinton. Il candidato di Obama potrebbe essere l’attuale Vice Presidente Joe Biden che però è vecchietto (73 anni) anche lui.

D’altronde la signora Clinton, indipendentemente da queste schermaglie a sinistra, se vuole diventare Presidente deve prendere voti al centro dai moderati e quindi mettere molta acqua nel bicchiere di vino rosso con cui sembra brindare in questo momento. Hillary ha già cominciato attaccando fortemente gli islamisti dell’Isis e chiedendo interventi più decisi in Asia Minore. Obama però ha fatto suo merito quello di aver ritirato le truppe sia dall’Iraq che dall’Afghanistan e quindi è timido sulla strada di un nuovo intervento in Medio oriente. Per ora ha mandato altri 450 uomini che hanno un ruolo di “addestratori” delle pavide truppe di Baghdad.

Hillary giustamente guarda i curdi che hanno anche una buona presenza migratoria negli Stati Uniti (però inferiore a quella dei turchi). Sono discorsi che nelle elezioni degli Stati Uniti contano molto perchè molti voti si muovono ancora per vie etniche. In questo campo l’etnia di gran lunga oggi prevalente è quella dei latinos che sono molti milioni, sono cattolici e, spesso, parlano solo lo spagnolo. I Repubblicani che sono ferocemente contrari a ogni immigrazione hanno però rapporti clientelari con i latinos e si teme che si possano catturare nel voto insieme con quello di dodici milioni di ebrei ormai solidamente aggregati al partito dell’elefantino.

Insomma le prossime elezioni americane, saranno nell’autunno del 2016, non saranno facili per Hillary malgrado che i Repubblicani, per ora, si presentano più o meno spappolati e gli avversari sono molto deboli. Hillary Clinton se fosse eletta, essendo del 1947, sfiorerà i 70 anni. Per ora i suoi avversari sembrano essere tutti ultra settantenni. Per un Paese che ha fatto della gioventù il suo simbolo e il suo mito non c’è male.

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