America
“Difettoso, molto difettoso”. Solo Trump può battere Trump
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La cavalcate delle primarie USA continua con tutto il contorno di gadget e cotillon. Ne emerge per ora un dato di fatto. Negli stati della federazione a più forte vocazione industriale sembrano prevalere sempre gli outsider, al secolo Trump e Sanders, ovvero i candidati di entrambi gli schieramenti più ostili all’idea di globalizzazione ed ai vari trattati che dal lato statunitense si stanno coltivando per assecondarla. Sanders è un politico di vecchio stampo, abbastanza a suo agio nei tentativi di affabulazione delle masse. Trump è un tycoon stile rivoluzione italiana del 1994. Incarna fin troppo bene lo stereotipo della mascella volitiva che punta ad un genere di potere che definire autoritario è forse troppo, ma diciamo che ci vorrebbe mirare. Trump si è detto sicuro di potercela fare ad aggiudicarsi le primarie. Poi lo aspetterebbe, quasi sicuramente la Clinton, e lì, dice lui, la strada sarebbe solo in discesa, definendo la sfidante democratica un candidato “difettoso, molto difettoso”. E dalle colonne del New York Times si fa notare che solo Trump può battere Trump, nel senso che l’outsider repubblicano potrebbe anche trascendere se stesso, una volta ottenuta la nomination, e portarsi da solo fuori strada nel feroce tentativo di abbattere Lady Clinton. Pericoloso, molto pericoloso.
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