Africa
Il clan Gupta ed il sacco del Sudafrica
Alcuni mesi fa abbiamo scritto dei disordini nel KwaZulu-Natal, e di come questi fossero il modo in cui l’ex presidente Zuma ed i suoi complici (parte della monarchia Zulu, dell’iNgonyama Trust, della ANC e, soprattutto, del crimine organizzato locale) si stessero preparando a dare una spallata finale dell’equilibrio democratico del Sudafrica. Questo tentativo ha tre presupposti: l’impunità per Zuma e per i suoi complici; la condivisione degli obiettivi della monarchia Zulu e del crimine organizzato; l’incapacità della ANC di porre mano alla corruzione interna e dotarsi di un progetto politico sensato e condivisibile[1].
Tutta questa operazione di potere si fonda sulla capacità delle organizzazioni criminali di dare un lavoro ed una prospettiva ai giovani, e sulla possibilità di soddisfare la sete di denaro degli iNkhosi, i capi tribù locali. Una capacità che è dimestichezza e disponibilità di armi, di merce di contrabbando da vendere, di denaro liquido. Questo denaro ha una fonte principale: la famiglia Gupta, che in questo secolo ha fatto la propria fortuna economica all’ombra del presidente Zuma e che, fino a poche settimane fa, era pronta per tornare a comandare nei territori da cui è stata scacciata quattro anni fa. Ma questo piano, ora, in modo sorprendente, ha vissuto una battuta d’arresto.
Il 6 giugno 2022, Rajesh Gupta e Atul Gupta vengono arrestati a Dubai. I due fratelli erano latitanti da anni, per cui si pensa che la notizia sia inventata. A fugare ogni dubbio arriva una nota ufficiale rilasciata dal Dipartimento della Giustizia sudafricano: “Confermiamo di aver ricevuto informazioni dalle forze dell’ordine negli Emirati Arabi Uniti (EAU) che i latitanti Rajesh e Atul Gupta sono stati arrestati”. L’arresto è una pietra miliare nella storia della presidenza di Cyril Ramaphosa, che deve la sua elezione allo scandalo creato dalla criminale alleanza tra il clan indiano e l’ex presidente Jacob Zuma.
I due fratelli sono accusati di aver pagato tangenti per influenzare le nomine ministeriali ed aver usato i legami con un compiacente Zuma, che ha governato il Sudafrica dal 2009 al 2018, per aggiudicarsi contratti, appropriarsi indebitamente di beni statali, pilotare nomine politiche e sottrarre fondi statali per almeno 57 miliardi di rand (3,5 miliardi di dollari) – una cifra calcolata per difetto, ma è ciò che la polizia è riuscita a documentare[2]. I membri del clan lasciano il paese nel 2018, quando una commissione giudiziaria obbliga Zuma alle dimissioni, ed avvia nei loro confronti diverse inchieste penali, e si rifugiano negli Emirati Arabi. L’arresto è avvenuto grazie agli accordi di estradizione e assistenza giuridica ratificati tra Abu Dhabi e Pretoria[3]. La richiesta di estradizione potrebbe però avere tempi lunghi[4].
Piccoli criminali crescono
Shiv Kumar Gupta, capostipite della famiglia, gestisce cinque empori a Saharanpur, una città nello stato settentrionale indiano dell’Uttar Pradesh, una delle regioni più corrotte dell’india, vendendo ai poveri beni di prima necessità sovvenzionati dal governo, come riso e zucchero: nell’economia indiana questo tipo di negozi è alla base della criminalità commerciale, perché dirotta le provviste di emergenza statali verso il mercato nero, per poi rivenderla a prezzi gonfiati[6]. Shiv è anche proprietario della Gupta and Company, specializzata nella distribuzione di polvere di steatite[7] e nel contrabbando di computer e spezie dal Nepal, Madagascar e Zanzibar, distribuiti in India da un’altra sua società, la SKG Marketing Ltd. Delhi[8].
Il primogenito Ajay, appena raggiunta la maggiore età, viene spedito dal padre assieme ai suoi fratelli proprio in quest’azienda, formandolo come manager del mercato nero dell’elettronica[9]. Una volta certo i figli abbiano imparato il mestiere, Shiv Kumar li manda a Singapore, patria del mercato illegale dell’elettronica, e Ajay, grazie alla sua abilità, avvia una azienda di produzione di schede di memoria per computer a Saharanpur, sfruttando le sovvenzioni di Stato: un’azienda che non produrrà mai alcunché, perché lui acquista le schede sul mercato nero di Singapore, a prezzi stracciati, e le lascia rivendere dalla sua fabbrica, guadagnandoci sopra, spacciandole come prodotto locale[10].
Nel 1993, incoraggiati dal padre, mentre Nelson Mandela conduce la campagna elettorale che lo porterà alla presidenza, i fratelli Gupta si spostano a Johannesburg: il Sudafrica si sta aprendo finalmente ai neri e al mondo. La scelta è lungimirante – Shiv Kumar è convinto che questa terra possa offrire grandi opportunità, anche se è dilaniata dalle tensioni politiche, religiose e razziali. Ma i fratelli Gupta, abituati a sguazzare nella corruttela, si sentono come a casa propria, ed inaugurano un commercio di calzature[11].
Con i primi 350’000 dollari guadagnati, Atul, che ha 25 anni, fonda la Correct Marketing (che nel 1997 fattura già 97 milioni di rand[12]) che, poco dopo, diventa la Sahara Computers (imitazione di un noto marchio indiano) e poi Sahara Systems (Pvt) Limited[13], una azienda che conta più di 10’000 dipendenti ed ha un fatturato maggiore di 2 miliardi di Rand[14]. L’azienda assembla computers utilizzando parti di scarsa qualità provenienti dal mercato illegale, traendone il massimo profitto possibile[15]. Sarà Atul stesso a raccontare di essere stupito dall’assenza di controlli burocratici del Sudafrica, specie se li si compara a quelli dell’India[16]. Nel 2016 Atul è già il settimo uomo più ricco del Sudafrica, e possiede un patrimonio di 10,7 miliardi di rand (773,47 milioni di dollari)[17].
I fratelli si arricchiscono rapidamente, ed altrettanto rapidamente accedono all’élite politica ed economica sudafricana. Nel 1996 arriva l’amicizia con Essop Pahad, un indiano che fa politica in Sudafrica e sostenitore dell’ANC: sarà lui il grimaldello per l’accesso al Palazzo. Pahad riesce a far nominare Ajay nell’International Marketing Council of South Africa (IMC) e nel consiglio di amministrazione di Proudly South Africa[18]. I Gupta organizzano feste mondane nella loro immensa villa nel quartiere di Saxonwold, invitando soprattutto politici; sponsorizzano la squadra di cricket locale, diventano delle celebrità. E, ben presto, arrivano al vero, grande obiettivo: Jacob Gedleyihlekisa Zuma.
La banda degli “Zupta”
Il primo incontro con il futuro presidente avviene nel 2002: Rajesh, il fratello minore, giunto in Sudafrica nel 1997, è già “amico molto intimo” del figlio di Zuma, Duduzane, e lo coinvolge negli affari dei Gupta[20]. Duduzane entra nel 2005 nella Sahara Systems, nel 2007 sua sorella gemella Duduzile ne diventa direttrice[21]. Duduzane ricoprirà poi anche un ruolo dirigenziale nella Shiva Uranium, una società estrattiva controllata dalla Oakbay Investmens, fondata e finanziata dai Gupta[22] (dalla quale sarà costretto a dimettersi nell’aprile del 2016 per le accuse di aver imposto la nomina del ministro delle miniere Mosebenzi Zwane)[23].
Quando Zuma viene eletto presidente, la famiglia Gupta inizia a permeare ogni spazio politico. I suoi capi sono sempre al fianco di Zuma, soprattutto durante i viaggi diplomatici, al punto da scatenare gelosie tra gli uomini d’affari locali[24]. Il viaggio in india del 2010 palesa la loro influenza: la delegazione è composta da vari ministri, ma gli uomini d’affari che il presidente ha con sé sono Ajay e Rajesh Gupta e il loro partner Duduzane Zuma. Sempre nel 2010, i Gupta pagano la sontuosa residenza della quarta moglie di Zuma, Bongi Ngema-Zuma (impiegata nei servizi minerari JIC, controllati da Gupta[25]), per un ammontare di 4,5 milioni di rand: le indagini riveleranno che il denaro utilizzato è stato riciclato da una delle società dei Gupta negli Emirati Arabi Uniti[26].
Nello stesso anno i Gupta lanciano New Age, un giornale che fa propaganda per l’ANC e per il presidente, che nel 2013 diviene il canale TV ANN African News Network, il vero megafono del governo[27]: i Gupta sono i principali finanziatori delle campagne elettorali di Jacob Zuma ed usano giornali e TV per ripulire la sua immagine[28], macchiata da una lunga scia di crimini e di scandali[29]. I fratelli indiani, in cambio, si accaparrano tutto il possibile: miniere di carbone, diamanti, oro, uranio e platino.
Nel 2011 Ajay Gupta (il fratello maggiore) è presidente di Vusizwe Media[30], mentre Atul Gupta (il fratello di mezzo) è amministratore delegato della Sahara Holdings[31], direttore della Comair (società quotata alla JSE che gestisce British Airways e le compagnie aeree a marchio Kulula in Sudafrica, di cui Atul ha il 4,7%[32]) e presidente esecutivo della TNA Media (Pty) Ltd. (fondata nel giugno 2010, verrà accusata di corruzione per 173 milioni di rand[33], avendo pagato diversi ministri tra il 2011 ed il 2015[34]), ha il 16% di Sahara Holdings, il 25% di Islandsite e il 40% di Oakbay (holding di famiglia[35], al centro dello scandalo per frode per centinaia di milioni di rand nel 2017[36]e che si rivelerà poi essere l’hub principale delle attività illecite della famiglia Gupta) ed il “cervello” dietro Sahara Holdings[37].
Rajesh (Tony) Gupta (il fratello minore) è il direttore di Mabengela (una società che prende il nome dalle colline che dominano la fattoria Nkandla del presidente Zuma, controllata per il 45% da Duduzane Zuma e per il 25% da Rajesh “Tony” Gupta[38]), direttore di Islandsite Investments e direttore di Afripalm Horizons. Possiede anche il 25% di Islandsite (una società che finisce al centro di uno scandalo, incassando indebitamente i pagamenti relativi alle operazioni sui visti sudafricani[39]) ed il 40% di Oakbay[40]. La famiglia Gupta penetra anche il settore della Difesa nazionale con la VR Laser Services, principale fornitore dell’Esercito e della Polizia sudafricana[41]. L’acquisizione avviene tra evidenti scorrettezze da parte dei fratelli Tony e Ajay Gupta[42].
Oramai, a Pretoria, comandano i Gupta, che trasformano la provincia natale del presidente, il KwaZulu-Natal, in una sorta di repubblica secessionista, in combutta con il Re degli Zulu, Zwelithini. Attraverso la loro società Oakbay Resources and Energy (ORE), decidono di acquistare la miniera di uranio Shiva, chiedendo un prestito di 250 milioni di rupie alla IDC Industrial Development Corporation ed ottenendolo immediatamente[44]. Nel 2013, invece di rifondere il prestito, lo rinegoziano, facendolo lievitare fino alla straordinaria cifra di 452 milioni di rupie, offrendo come garanzia il 3,56% di azioni della società: peccato che ORE abbia problemi ad onorare il prestito, poiché è in perdita[45], tanto da essere esclusa (2016) dalla Borsa di Johannesburg[46].
Nel dicembre del 2011 la Transnet Port Terminals lancia una gara d’appalto per la fornitura di attrezzature portuali, vinta dalla Liebherr Cranes; si saprà poi che Ashu Chawla, un luogotenente dei Gupta e CEO di Sahara Computers, ha inviato un’email a un uomo che controlla la rete di società del Worlds Window Group attraverso le quali i Gupta riciclano ingenti somme di denaro derivanti dai contratti Transnet[47]. Nella email c’è in allegato un memorandum, scritto dal direttore esecutivo degli appalti di Transnet, indirizzato all’amministratore delegato di Transnet Port Terminals, che fornisce il calendario dettagliato delle varie fasi della gara d’appalto[48]. Si scopre che Liebherr Cranes ha pagato 3,23 milioni di dollari a una società di facciata dei Gupta con sede negli Emirati Arabi Uniti, la Accurate Investments[49]. La Transnet compare in un altro episodio di corruzione: consente alla Neotel – rinominata in Liquid Intelligent Technologies South Africa – di aggiudicarsi appalti milionari di forniture grazie ad una tangente di 75,6 milioni di Rand alla Homix, che fa capo alla famiglia indiana[50].
Nel 2015, alla Eskom, il più grande produttore di elettricità africano, quattro dirigenti vengono improvvisamente licenziati, venendo rimpiazzati da uomini dei Gupta, che così acquisiscono di fatto il controllo dell’azienda[51]. Più dell’80% dell’energia prodotta da Eskom deriva dal carbone, combustibile fornito direttamente dalle miniere possedute dai Gupta attraverso la loro compagnia Tegeta: le indagini rivelano che l’operazione è stata decisa personalmente dal presidente Zuma[52]. I nuovi dirigenti, incapaci come manager, si rivelano degli specialisti criminali: dopo anni di appropriazioni indebite, l’azienda sarà costretta a continue sospensioni di fornitura per via di guasti e operazioni di manutenzione: solo nel 2021 l’elettricità è stata interrotta per 1136 ore[53].
In soccorso viene ingaggiata la McKinsey, un’importante società di consulenza, che alla fine del 2015 firma un contratto di 700 milioni di dollari, il più imponente mai firmato in Africa, che si rivela un errore: continuano le tangenti, ed i Gupta continuano a sottrarre illegalmente denaro dalle casse della Eskom[54]. Con le spalle al muro, la McKinsey decide di restituire più di 100 milioni di dollari già intascati[55]. Ciò nonostante, i Gupta usano 2 miliardi di rand (circa 126 milioni di dollari) per acquistare una licenza mineraria[56] soldi pubblici che non verranno mai più restituiti[57].
Ma la catena criminale si snoda infinita: a) la Linkway Trading (dei Gupta) viene usata per dirottare i fondi di Stato destinati al progetto lattiero-caseario Vrede, 30 milioni di rand spesi poi per un matrimonio in famiglia[58]; b) 8,21 milioni di dollari, messi nel bilancio dello Stato per pagare un contratto con il colosso del software tedesco SAP vengono deviati nei conti offshore dei Gupta[59]; c) la Export Development Canada concede un prestito di 41 milioni di dollari ai fratelli Gupta, l’80% del denaro necessario all’acquisto del Jet Bombardier, nonostante il management canadese sappia dei procedimenti giudiziari contro i Gupta[60]; d) China South Rail consegna 600 locomotive per 1,5 miliardi di dollari (poi risultate difettose) alla PRASA (Passenger Rail Agency of South Africa, una controllata di Transnet), una parte dei quali viene restituita, con un kick-back, a società offshore della famiglia indiana[61]; e) anche la KPMG finisce sotto inchiesta per aver aiutato i Gupta a truffare lo Stato[62]; f) l’agenzia di pubbliche relazioni Bell Pottinger viene pagata dai Gupta e Zuma per pilotare l’opinione pubblica in difesa del presidente[63]; g) il caso, non ancora chiarito, di tangenti legate all’amministrazione di Jet Airways, pagate a politici per motivi non ancora chiariti, ma sempre su incarico dei Gupta[64].
La “Zondo Commission”
Tutto questo non accade senza che ci siano cittadini che si infuriano, e prima o poi arriva la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso: un Airbus A330-200, noleggiato alla Jet Airways indiana, atterra nella base aerea di massima sicurezza militare di Waterkloof, Pretoria; a bordo ci sono circa 300 invitati al matrimonio di Vega Gupta, 23 anni, figlia di Achala, l’unica sorella dei tre fratelli[66]. Lo Stato paga per evitare i tempi di attesa per l’atterraggio e lo sdoganamento bagagli dell’aeroporto internazionale, infrangendo però tutte le regole di sicurezza nazionale, e senza alcuna autorizzazione ufficiale[67]. Gli ospiti vengono scortati militarmente fino al Sun City (il famoso casinò dei Gupta nella collina nord ovest della capitale) dove ha luogo la cerimonia, e il traffico cittadino viene bloccato per ore al fine di permettere agli invitati di arrivare velocemente e comodamente[68].
I partiti dell’opposizione, esasperati dai continui abusi, ottengono la costituzione di una commissione che indaghi sulla corruzione politica in Sudafrica[69]. Il 14 ottobre del 2016 viene pubblicato un rapporto di 355 pagine[70] che mostra prove considerevoli sull’influenza della famiglia Gupta sullo Stato, dalla tentata corruzione di Mcebisi Jonas (cui i Gupta offrono 600 milioni di rand per convincerlo ad assumere la carica di ministro delle finanze[71]) all’improvviso licenziamento del ministro delle finanze Nhlanhla Nene, sostituito dallo sconosciuto e impreparato Des van Rooyen, un amico dei Gupta[72]. Il rapporto porta alla luce lo stretto legame tra il presidente Zuma ed i Gupta[73]. Tra le prove ci sono circa 200’000 email scambiata dai Gupta con i loro soci, dipendenti ed amici politici, fornite al quotidiano sudafricano Daily Maverick dall’organizzazione investigativa amaBhungane[74], divenute poi di pubblico dominio: è l’inizio del #GuptaLeaks[75].
Le raccomandazioni finali del giudice Thuli Madonesel non lasciano scampo al presidente: deve nominare una commissione d’inchiesta[76], e obbligare tutti a testimoniare pubblicamente[77]. Zuma non può sottrarsi a quest’obbligo, anche se tenterà di annullare il rapporto, come dice lui, “per salvaguardare l’integrità del Paese”[78]. La richiesta viene però respinta e l’Alta Corte di Pretoria gli ordina di nominare la commissione, che si insedia il 9 gennaio 2018[79]. Il 14 febbraio, gli Hawks, agenti della direzione sudafricana per le indagini criminali, fanno irruzione nella residenza dei Gupta, la perquisiscono, arrestano tre persone di cui non viene rivelata l’identità[80]. Più tardi si saprà che i fratelli Gupta, obiettivo dell’incursione, sono sfuggiti alla cattura[81]. Per Jacob Zuma la situazione si fa pesante e, anche a causa del fuoco incrociato all’interno dello stesso ANC, nel febbraio del 2018 annuncia le proprie dimissioni, sostituito dal vicepresidente Cyril Ramaphosa, nuovo leader della ANC[82].
Il 2018 è l’anno in cui il cerchio si stringe attorno ai Gupta: Zuma si dimette, la magistratura indaga, le banche abbandonano la famiglia: KPMG, Sasfin, Absa, FNB e Nedbank non vogliono più avere a che fare con loro[83]. In fretta e furia, i fratelli cercano di vendere le loro proprietà – ma i loro beni sono ormai congelati[84]. Fuggono a Dubai, dove, negli anni, hanno trasferito i proventi dei loro affari[85]. Una delle loro società, la JJ Ttrading, ha ricevuto almeno 760 milioni di rupie in tangenti da grandi società cinesi[86]. Dubai è anche la sede di Global Corporation, Accurate Investments e Fidelity Enterprises, tre società usate dai Gupta per riciclare 30 milioni di rand dal fallimento della Vrede Farm, che sono serviti a pagare la sontuosa festa di matrimonio dei Gupta nel 2013[87]. Le tre società esistono però solo sulla carta[88], come la Griffin Line General Trading: la sede è soltanto una porta chiusa, dietro cui non c’è nessuno[89].
Sulla esclusiva Emirates Hill, i Gupta vivono in una lussuosa villa (frequentata anche da Duduzane Zuma[90]) di 40’800 metri quadri, acquistata nel 2015 per 445 milioni di rupie: secondo un rapporto della City Press era in quel momento la villa più costosa degli Emirati[91]. Tutti sanno dove vivono, ma Dubai è un ottimo scudo protettivo. Pretoria invia agli Emirati Arabi Uniti le richieste di estradizione, ma queste vengono ignorate[92]. Nel giugno del 2018 iniziano le procedure per gli accordi di reciprocità giudiziaria, che vengono firmati nell’aprile del 2021, ed a quel punto i Gupta sono in pericolo anche a Dubai[93]. Il 2 giugno 2021 il Sudafrica chiede all’Interpol di far arrestare Atul Gupta, Rajesh Gupta e le loro mogli Chetali e Arti[94]. Poche ore dopo, Atul e Rajesh vengono ammanettati dalla polizia. Del fratello Ajay non si sa nulla. La loro estradizione è tutt’altro che semplice, il procedimento potrebbe durare degli anni[95].
Il giudice alla testa della commissione d’inchiesta è il presidente della Corte Suprema, Raymond Mnyamezeli Mlungisi Zondo[96], assistito da cinque commissari[97]. L’indagine si conclude, dopo quattro anni, nel giugno 2022: vengono ascoltati oltre 300 testimoni ed esaminate migliaia di documenti. Viene prodotto un rapporto diviso in sei parti, per un totale di 8’655’530 pagine[98], con le quali si mette a nudo l’intero sistema criminale che ha permeato le istituzioni durante il governo Zuma e che coinvolge quasi 1500 persone[99].
La verità sulla corruzione di Stato
Zuma è riuscito ad organizzare un sistema tentacolare, che piega al suo volere ogni livello decisionale, politico ed amministrativo, ed arriva a pilotare l’intero processo legislativo. Tutto questo è potuto accadere con l’appoggio della ANC: chi non obbedisce a Zuma perde tutto[102]. Il presidente sa sfruttare al massimo la concentrazione del potere nelle sue mani, dovuta al fatto che, in Sudafrica, il presidente è anche capo del governo. La complicità della famiglia Gupta è stato poi un ingrediente fondamentale per la riuscita del progetto: sicari senza scrupoli, abili ed efficienti nell’infiltrarsi ovunque, la loro macchina di riciclaggio si è avvalsa di almeno 14 società (Homix, Maher Strategy, Medjoul, Albatime, Birsaa Projects, Fortime Consultants, Forsure Consultants, Matson Capital, Pactrade, Shacob Commerce, Jacsha, Chivita Trading, Block Mania e Ismer) ed ha prodotto miliardi di dollari, rubati allo Stato ed usati per manipolare la sua vita politica ed economica[103].
Come tutto ciò sia potuto accadere si spiega con gli errori commessi in buona fede da Nelson Mandela e dalla ANC alla fine dell’apartheid, quando si è cercato di creare un nuovo Stato che armonizzasse la ricchezza dei bianchi e la disperazione dei neri, ma in una situazione di generale immaturità ed ignoranza collettiva che ha portato alla corruzione ed alla violenza generalizzata. Da allora le cose sono peggiorate: in Sudafrica il 10% della popolazione possiede circa l’80% della ricchezza, mentre il 60% ne detiene solo il 7%[104]. È questo uno dei principali terreni di coltura per la nascita di potentati di stile medievale, che lo Stato, per endemica debolezza, non è in grado di punire.
Zuma è comparso una sola volta di fronte alla commissione d’inchiesta, poi ha affermato di aver perso fiducia nell’autorità giudiziaria colpevole, ai suoi occhi, di aver ingaggiato una guerra politica contro di lui. Raymond Zondo ha chiesto di procedere per oltraggio alla corte: nel luglio del 2021 i giudici della Corte costituzionale, presieduta dalla vicepresidente Sisi Khampepe, sentenziano la condanna a 15 mesi di carcere e l’obbligo di presentarsi entro 5 giorni: le accuse riguardano l’aver disobbedito all’ordine del tribunale di testimoniare in commissione e i suoi continui attacchi nel tentativo di minare l’autorità giudiziaria[105]. Risultato: una folla di sostenitori si raduna fuori dalla sua residenza per impedirne il prelievo[106].
Zuma entra nel carcere di Estcourt (KwaZulu-Natal) l’8 luglio 2021, scatenando proteste, rapidamente sfociate in violenti disordini e saccheggi, durati più di una settimana e che costano la vita di 337 persone[107]. Al centro delle violenze c’è la comunità indiana (due terzi degli 1,4 milioni di abitanti di origine indiana del Sudafrica vivono nel KwaZulu-Natal), presa di mira perché accusata di essere collegata ai Gupta[108]. Dopo pochi giorni l’ex presidente viene trasferito, per motivi sanitari non ben specificati, in una struttura ospedaliera fuori dalla regione[109]. Il 5 settembre ottiene la libertà vigilata, ed il 15 dicembre il Tribunale, affermando che la libertà vigilata per cause di salute è stata concessa illegalmente, ordina che Zuma “venga restituito alla custodia del dipartimento dei servizi penitenziari per scontare il resto della sua pena detentiva”[110]. Gli avvocati di Zuma ottengono il consenso per appellarsi: ora sta scontando il resto della pena nella sua casa di Nklandla[111]. Nel giugno di quest’anno Zuma annuncia addirittura di voler denunciare Raymond Zondo[112].
Una leadership profondamente malata
La strategia è cambiata. L’arresto dei fratelli Gupta è l’unico segnale positivo in un paese allo sbando, l’ultimo appiglio di una parvenza di legalità possibile. Quello che è certo, è che ora è chiaro che Zuma non sia più al riparo da nuovi processi penali, per cui il clan Gupta ed i suoi complici hanno optato per Duduzane, il figlio dell’ex presidente che, ormai da anni, è un manager dei Gupta – mentre il padre, improvvisamente catapultato alla testa dell’intera organizzazione, cerca di salvarne il patrimonio e la libertà dei singoli capi[114]. Il sistema funziona da anni: violenza indiscriminata, ricatti, rapine ed assassinii contro il management delle aziende più importanti. L’arresto dei Gupta non basta, ora devono seguire passi politici sensati e risoluti.
Nell’ultimo mese, soprattutto nel KwaZulu-Natal, ci sono stati ripetuti furti di camion che trasportavano minerali (cloruro di zinco, rame, carbone, olio combustibile) e massacri inspiegabili in bar o in centri sociali – e lo Stato è completamente impotente di fronte a tutto ciò. Il Sudafrica sta pagando un prezzo altissimo: infrastrutture distrutte, catene di approvvigionamento interrotte, sicurezza alimentare minacciata, tensioni razziali di nuovo alle stelle ed investimenti internazionali bloccati[115].
La ANC, invece di affrontare i gravi problemi del paese, cerca inutilmente di risolvere la questione della leadership interna, perché gli amici di Zuma sono ancora potenti, e quelli del presidente Ramaphosa sono pochi e debolissimi. L’unica decisione presa – quella di proibire la vendita di alcool e sigarette – ha portato, in sei mesi di attuazione, una crescita gigantesca del contrabbando ed ha rafforzato le organizzazioni criminali[116]. Nell’aprile del 2022, le catastrofiche inondazioni hanno causato 448 morti e oltre 40’000 senzatetto, ed il governo non ha fatto nulla[117].
I leader locali continuano a rubare: Zandile Gumede, parlamentare provinciale del KwaZulu-Natal dal 2020, è accusata di frode, corruzione, riciclaggio di denaro e racket derivanti da una gara d’appalto di rifiuti a Durban da 300 milioni di Rand, ma nonostante le accuse è stata eletta alla guida della contea di eThekwini e mantiene il suo potere all’interno dell’ANC[118]. La cosa più grave è che non esistano attualmente forze, di qualsiasi tipo, che si oppongano all’implosione dello Stato sudafricano. Il resto del mondo è occupato con altri problemi, ed il Commonwealth, che generalmente funziona da equilibratore, soffre la crisi interna dell’Inghilterra persino all’interno del Regno Unito. Trent’anni dopo la fine dell’apartheid, il Sudafrica rischia di scivolare nell’anarchia e nella brutalità sconfinata della rabbia, frustrazione e disperazione popolare. E non è affatto detto che le vicissitudini della famiglia Gupta finiscano qui.
[1] COSÌ IL SUDAFRICA COSTRUISCE IL SUO AL CAPONE | IBI World Italia ; IL KWAZULU-NATAL, ULTIMA GRANDE MONARCHIA NERA | IBI World Italia ; COSÌ JACOB ZUMA PREPARA UNA GUERRA CIVILE | IBI World Italia
[2] https://www.dailymaverick.co.za/article/2021-06-28-part-two-how-much-the-gupta-enterprise-earned/
[3] https://www.moj.gov.ae/en/media-center/news/7/6/2022/uae-arrests-rajesh-gupta-and-atul-gupta-in-response-to-international-request.aspx
[4] https://ewn.co.za/2022/06/07/state-has-engaged-some-of-sa-s-top-legal-experts-to-expedite-gupta-extradition
[5] https://www.vanityfair.com/news/2019/03/how-the-gupta-brothers-hijacked-south-africa-corruption-bribes
[6] https://mawazowritingafrica.com/south-africa/from-saharanpur-to-saxonwold-the-incredible-journey-of-the-gupta-family/
[7] https://www.indiatoday.in/fyi/story/gupta-brothers-jacob-zuma-south-africa-saharanpur-business-15834-2016-06-23
[8] https://mawazowritingafrica.com/south-africa/from-saharanpur-to-saxonwold-the-incredible-journey-of-the-gupta-family/
[9] https://www.vanityfair.com/news/2019/03/how-the-gupta-brothers-hijacked-south-africa-corruption-bribes
[10] https://www.vanityfair.com/news/2019/03/how-the-gupta-brothers-hijacked-south-africa-corruption-bribes
[11] https://www.enca.com/news/rise-and-fall-gupta-empire
[12] https://www.firstpost.com/world/explained-the-many-crimes-of-south-africas-wealthy-gupta-brothers-arrested-in-the-uae-jacob-zuma-10768981.html
[13] https://www.timesnownews.com/exclusive/who-are-gupta-brothers-south-africa-know-net-worth-history-biography-and-why-have-they-been-arrested-article-92078129
[14] https://mawazowritingafrica.com/south-africa/from-saharanpur-to-saxonwold-the-incredible-journey-of-the-gupta-family/
[15] https://www.vanityfair.com/news/2019/03/how-the-gupta-brothers-hijacked-south-africa-corruption-bribes
[16] https://www.bbc.com/news/world-africa-22513410
[17] https://www.timesnownews.com/exclusive/who-are-gupta-brothers-south-africa-know-net-worth-history-biography-and-why-have-they-been-arrested-article-92078129 ; https://www.news24.com/news24/columnists/aletjvrensburg/vytjie-mentor-essop-pahad-and-the-light-green-toyota-camry-20170907
[18] https://mg.co.za/article/2017-04-24-what-was-thabo-mbeki-and-essop-pahads-role-in-the-rise-of-the-guptas/
[19] https://www.bbc.com/news/world-africa-61713832
[20] https://www.newsweek.com/guptas-south-africa-jacob-zuma-duduzane-zuma-440237
[21] https://www.enca.com/news/rise-and-fall-gupta-empire
[22] https://lindro.it/sudafrica-il-legame-perverso-tra-zuma-e-i-gupta/
[23] https://www.dailymaverick.co.za/article/2016-04-08-guptas-and-duduzane-zuma-resign-from-oakbay/
[24] https://mg.co.za/article/2010-07-23-unease-over-zumas-gupta-ties/
[25] https://www.bbc.com/news/world-africa-22513410
[26] https://amabhungane.org/stories/guptaleaks-how-the-guptas-paid-for-zuma-home/
[27] https://www.enca.com/news/rise-and-fall-gupta-empire
[28] https://lindro.it/sudafrica-il-legame-perverso-tra-zuma-e-i-gupta/
[29] https://www.dw.com/en/south-africas-president-zuma-a-chronology-of-scandal/a-42489907 ; https://www.dw.com/en/south-africas-president-zuma-a-chronology-of-scandal/a-42489907
[30] https://mg.co.za/article/2013-05-07-the-beginners-guide-to-the-guptas/
[31] https://www.bloomberg.com/profile/person/16071230
[32] https://www.biznews.com/interviews/2013/11/06/comair-director-gupta-nets-r27m-profit-offloading-shares-to-company
[33] https://ewn.co.za/2018/09/10/tna-media-received-over-r173m-from-business-with-state-says-treasury-official
[34] https://www.news24.com/citypress/news/agriculture-dept-forks-out-millions-to-gupta-media-20160505
[35] https://www.crunchbase.com/organization/oakbay-investments-pty-ltd
[36] https://www.news24.com/Fin24/guptaleaks-confidence-game-or-how-professionals-missed-massive-fraud-at-oakbay-listing-20171215
[37] https://mg.co.za/article/2013-05-07-the-beginners-guide-to-the-guptas/
[38] https://graphcommons.com/nodes/45155606-c43f-710d-c667-a79a8b731f4d
[39] https://www.dailymaverick.co.za/article/2016-04-24-travelgate-2-0-did-guptas-benefit-from-visa-applications-too/
[40] https://mg.co.za/article/2013-05-07-the-beginners-guide-to-the-guptas/
[41] https://www.dailymaverick.co.za/article/2019-03-20-businessman-recounts-sneaky-gupta-acquisition-of-vr-laser/ ; https://www.news24.com/fin24/economy/south-africa/zondo-guptas-used-a-supplier-company-as-vehicle-to-capture-denel-20220202
[42] https://www.dailymaverick.co.za/article/2019-03-20-businessman-recounts-sneaky-gupta-acquisition-of-vr-laser/
[43] https://www.dw.com/en/how-the-guptas-captured-south-africa/a-36308722
[44] https://www.sowetanlive.co.za/news/2017-10-23-gupta-loan-from-idc-was-suspect/
[45] https://www.businesslive.co.za/fm/features/2018-10-25-workers-stranded-at-gupta-mine/
[46] https://www.sowetanlive.co.za/news/2017-10-23-gupta-loan-from-idc-was-suspect/
[47] https://www.dailymaverick.co.za/article/2020-09-30-the-guptas-transnet-laundromat-part-one-tracing-the-money-from-liebherr-cranes/
[48] https://www.dailymaverick.co.za/article/2020-09-30-the-guptas-transnet-laundromat-part-one-tracing-the-money-from-liebherr-cranes/
[49] https://www.dailymaverick.co.za/article/2020-09-30-the-guptas-transnet-laundromat-part-one-tracing-the-money-from-liebherr-cranes/
[50] https://techcentral.co.za/how-neotel-buckled-to-gupta-corruption/207355/
[51] https://www.theafricareport.com/201543/south-africa-how-jacob-zuma-helped-destroy-eskom/
[52] https://www.theafricareport.com/201543/south-africa-how-jacob-zuma-helped-destroy-eskom/
[53] https://www.theafricareport.com/201543/south-africa-how-jacob-zuma-helped-destroy-eskom/
[54] https://www.afr.com/world/africa/how-mckinsey-got-involved-with-south-africas-eskom-and-guptas-to-its-regret-20180627-h11wop
[55] https://www.trtworld.com/magazine/the-many-times-mckinsey-has-been-embroiled-in-scandals-43996#:~:text=McKinsey%20severed%20its%20contract%20with,exposed%20the%20nexus%20in%202018.&text=In%20the%20last%20few%20years,in%20a%20massive%20corruption%20scandal.
[56] https://www.theafricareport.com/201543/south-africa-how-jacob-zuma-helped-destroy-eskom/
[57] https://www.theafricareport.com/201543/south-africa-how-jacob-zuma-helped-destroy-eskom/
[58] https://www.accountancyage.com/2018/08/06/ex-kpmg-auditor-faces-six-charges-over-gupta-wedding-scandal/
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[80] https://www.businesslive.co.za/bd/national/2018-02-14-hawks-raid-guptas-saxonwold-compound/
[81] https://www.sabcnews.com/sabcnews/hunt-still-gupta-brothers-duduzane-zuma-hawks/
[82] https://www.bbc.com/news/world-africa-43066443
[83] https://businesstech.co.za/news/trending/122887/guptas-buy-r445-million-villa-in-dubai-report/
[84] https://www.thenationalnews.com/uae/heritage/2022/06/08/south-africas-gupta-brothers-arrest-inside-their-dubai-mansion/
[85] https://www.gupta-leaks.com/atul-gupta/watch-the-guptas-bogus-dubai-businesses/
[86] https://www.gupta-leaks.com/atul-gupta/watch-the-guptas-bogus-dubai-businesses/
[87] https://www.gupta-leaks.com/atul-gupta/guptaleaks-the-dubai-laundromat-how-millions-from-dairy-paid-for-sun-city-wedding/
[88] https://www.gupta-leaks.com/atul-gupta/watch-the-guptas-bogus-dubai-businesses/
[89] https://www.thesouthafrican.com/news/gupta-dubai-companies-found-to-be-empty-shells/
[90] https://www.thenationalnews.com/uae/heritage/2022/06/08/south-africas-gupta-brothers-arrest-inside-their-dubai-mansion/
[91] https://businesstech.co.za/news/trending/122887/guptas-buy-r445-million-villa-in-dubai-report/
[92] https://www.business-standard.com/article/international/south-african-court-freezes-assets-of-gupta-family-and-associate-121060500014_1.html
[93] https://www.reuters.com/world/middle-east/uae-ratifies-extradition-deal-with-s-africa-hunt-guptas-intensifies-2021-06-09/
[94] https://www.africarivista.it/sudafrica-il-governo-chiede-allinterpol-di-arrestare-i-fratelli-gupta/186423/
[95] https://www.iol.co.za/sunday-tribune/news/gupta-brothers-extradition-could-take-years-86fe3f64-e47c-4c5c-b5f6-49df51568bcc
[96] https://www.judiciary.org.za/index.php/2-state-capture/uncategorised/129-commission-personnel
[97] https://www.news24.com/news24/Analysis/the-state-capture-inquiry-what-you-need-to-know-20180819
[98] https://www.statecapture.org.za/site/information/reports
[99] https://www.da.org.za/statecaptureconsequences
[100] https://www.bbc.com/news/world-africa-22513410
[101] https://www.timeslive.co.za/news/south-africa/2016-09-29-gupta-mansion-rezoning-row/
[102] https://sg.news.yahoo.com/south-africas-zuma-says-anc-lawmakers-voted-against-112640274–business.html
[103] https://www.dailymaverick.co.za/article/2021-05-24-the-totalish-cost-of-the-guptas-state-capture-r49157323233-68/
[104] https://documents1.worldbank.org/curated/en/099125303072236903/pdf/P1649270c02a1f06b0a3ae02e57eadd7a82.pdf “Inequality In Southern Africa” – The World Bank – 2022
[105] https://www.occrp.org/en/daily/14737-jacob-zuma-sentenced-to-15-months-in-prison#:~:text=South%20Africa’s%20Constitutional%20Court%20ordered,prison%20for%20contempt%20of%20court.
[106] https://www.bbc.com/news/world-africa-57706099
[107] https://www.africanews.com/2021/08/04/former-sa-president-jacob-zuma-to-be-allowed-out-of-prison-for-trial//
[108] https://www.opindia.com/2021/07/jacob-zuma-south-africa-violence-gupta-brothers-indian-community-rioters/
[109] https://www.premiumtimesng.com/news/more-news/477851-jailed-jacob-zuma-taken-outside-prison-to-hospital.html
[110] https://www.aa.com.tr/en/africa/court-orders-south-african-ex-president-zuma-back-to-prison/2448177
[111] https://ewn.co.za/2022/07/07/a-year-since-jacob-zuma-went-to-jail-some-supporters-still-unhappy-with-ruling
[112] https://ewn.co.za/2022/06/26/zuma-plans-to-report-zondo-to-the-judicial-services-commission
[113] https://www.scmp.com/magazines/style/celebrity/article/3180895/extravagant-lives-indias-disgraced-gupta-family-mansions
[114] https://www.dailymaverick.co.za/article/2021-09-01-duduzane-zuma-taps-new-wealthy-indians-for-funding-as-his-presidential-campaign-steps-up/
[115] https://www.news24.com/news24/southafrica/news/july-unrest-one-year-later-durban-businesses-still-feel-unsafe-20220708
[116] COSÌ IL SUDAFRICA COSTRUISCE IL SUO AL CAPONE | IBI World Italia
[117] https://reliefweb.int/disaster/fl-2022-000201-zaf
[118] https://www.dailymaverick.co.za/article/2022-07-07-kzn-a-mess-while-provincial-anc-leadership-focused-on-internal-power-struggles/
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