Africa
Eni al fianco di Expo, ecco un bando per portare l’energia dell’Africa a Milano
Istruzione, accesso all’energia, sviluppo della micro-imprenditorialità, in particolare agricola, inclusione sociale. Sono questi gli obiettivi che Eni, accompagnando la propria attività aziendale nel continente, si pone per lo sviluppo dell’Africa. Un impegno pluridecennale che ha portato il Cane a Sei Zampe a essere, tra le altre cose, Official partner di ExpoMilano2015 for Sustainability Activities in African countries. Di recente Roberto Casula, Chief Development, Operations and Technology Officer, intervenendo a Milano ai seminari Expo “UN Ministerial Meeting” e a quello organizzato da Wame dal titolo “L’ accesso all’ energia in Africa”, ha raccontato come si concretizza questo impegno del Cane a Sei Zampe.
Il percorso in Expo insieme alle nazioni africane è l’occasione per approfondire le numerose iniziative di Eni a supporto dello sviluppo locale con particolare attenzione all’accesso all’energia nel suo significato più profondo di sostenibilità, cooperazione, innovazione e ricerca. «L’ Africa è ricca di gas ma anche particolarmente ricca di energie rinnovabili – spiega Roberto Casula – come il solare, hydro e le biomasse. Accesso all’accesso all’ energia significa non solo accesso all’ elettricità per le comunità, ma anche accesso all’ istruzione, all’acqua e alle strutture sanitarie. Eni sta sviluppando una serie di soluzioni capaci di dispiegare sistemi energetici su una scala piu’ larga che renda possibile l’utilizzo di tutte le risorse rinnovabili non solo il solare. Un giusto approccio delle compagnie di Oil&Gas in Africa porta, oltre allo sviluppo delle economie locali, anche a una crescita del cosiddetto capitale umano. E l’impegno e le attività di Eni ne sono la prova. Il modello di cooperazione di Eni insiste, tra le altre cose, sul trasferimento di conoscenze e sullo sviluppo tecnologico; sullo sfruttamento del gas proveniente dalla produzione petrolifera per produrre energia per le imprese e le popolazioni locali; sulla sviluppo di progetti nel settore dell’agricoltura, nella sanità e nell’istruzione. Esempio concreto è dato dal progetto Hinda, con il quale in Congo 25mila persone di 22 villaggi di un’area dove si concentra l’estrazione di petrolio e gas hanno visto migliorate le proprie condizioni di vita attraverso programmi sanitari, d’istruzione e agricoli».
La porta di accesso a Expo per l’Africa. Il bando “Energy, Art & Sustainability for Africa”
Tutti i Paesi Africani che ad oggi non sono presenti in Expo, possono ugualmente esserci, e sono ancora in tempo. Come? Attraverso il bando di concorso “Energy, Art & Sustainability for Africa” finalizzato a ricevere proposte per l’ideazione di eventi che saranno realizzati, a cura e spese di Expo 2015 S.p.A., all’interno del sito espositivo in particolare dal 12 al 27 settembre 2015. L’Esposizione Universale vuole dare maggiore spazio e visibilità al continente africano, in termini di contenuti e messaggi, promuovendone la diffusione delle tradizioni, della cultura e dei valori e costruendo un palinsesto di eventi che sarà al centro della scena nell’esperienza dei visitatori.
(Contenuto realizzato in collaborazione con Eni)
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