Ambiente

Una crociera a impatto zero è possibile? Alla scoperta della MSC Euribia

30 Aprile 2023

Se qualche anno fa appariva impossibile, oggi la frontiera delle crociere a impatto zero, o quasi, pare raggiungibile. L’azienda che ci crede di più è MSC, che inaugurerà a giugno, a Copenhagen, la sua ammiraglia Euribia. Si tratta di una nave che può vantare un sistema di trattamento delle acque reflue, un depuratore per i gas di storico e, soprattutto, muoversi sfruttando gas liquefatto.

Nelle strategie commerciali di MSC, e negli auspici della stessa compagnia, Euribia diventerà il punto di riferimento nel settore per la transizione ecologica.

Rispetto dell’ambiente: un obiettivo ben chiaro

Gianluigi Aponte, armatore di MSC, guarda da sempre a quali innovazioni può portare alla sua flotta. In fin dei conti, il settore è piuttosto competitivo e ogni possibile vantaggio deve essere adeguatamente sfruttato. Data la sensibilità al tema, l’aspetto ambientale rappresenta a tutti gli effetti, oggi, un angolo di attacco per offrire alla propria clientela qualcosa di più, una sorta di unique selling proposition per porsi come differente rispetto alle altre flotte del lusso.

Tenendo a mente questa considerazione, Emilio La Scala, coordinatore del team tecnico MSC, ha annunciato di essere al lavoro per ridurre il fabbisogno energetico della flotta. La sua strategia passa per digitalizzazione, ottimizzazione delle rotte e introduzione di tecnologie di bordo che mirano ad abbassare in maniera considerevole i consumi.

“Abbiamo eliminato quasi completamente le emissioni di SOX e NOX dalle nostre operazioni e ora ci stiamo concentrando sulla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso il gas naturale liquefatto. Si tratta del combustibile con le emissioni più basse disponibile su scala. Abbiamo già una nave che lo utilizza e altre due sono in costruzione, una terza invece incorporerà una nuova tecnologia per ridurre al minimo la percentuale di metano incombusto e ridurre ulteriormente le emissioni complessive di gas serra quando si utilizza il GNL”.

Ha le idee piuttosto chiare Linden Coppell, vicepresidente del settore sostenibilità nonché responsabile ESG (Environment, Society and Governance) del gruppo MSC. A quanto pare, la strada verso i combustibili meno inquinanti è già stata intrapresa.

“Questo è il primo passo del nostro percorso che prevede, nel breve termine, la transizione verso combustibili a basse emissioni di biossido di carbonio nel medio periodo e verso i combustibili a zero emissioni, tra cui il GNL, sintetico e biologico, e il metanolo, anch’esso sintetico e biologico. Poiché i combustibili a basse emissioni non sono ancora disponibili in quantità significative, stiamo contribuendo ad accelerarne lo sviluppo e la scalabilità attraverso i nostri investimenti in navi con una tecnologia ambientale sempre più avanzata.”

Tutte le soluzioni eco-friendly a bordo

La strategia di MSC non passa soltanto dai carburanti. A illuminare le nuove navi penseranno led ad alta efficienza energetica mentre i sistemi di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione saranno intelligenti e capaci di autoregolarsi in base alle condizioni atmosferiche e al numero dei passeggeri a bordo. Le vernici utilizzate sullo scafo hanno caratteristiche componentistiche che scoraggiano l’insediamento di organismi marini, mantenendosi più aerodinamiche e limitando le resistenze alla marcia mentre le eliche sono ideate per una elevata idrodinamicità. Una volta in porto, le navi potranno sfruttare prese di energia da terra per le loro esigenze energetiche, evitando di dover costantemente contare su assetati generatori di bordo.

Insomma, le intenzioni dell’azienda paiono essere decise. Per quanto difficile e complicato sia abbassare i consumi di un settore così energivoro, non si può dire che in MSC non stiano facendo quanto possibile, con le tecniche attuali, per muoversi in questa direzione.

“Ottimizziamo continuamente l’uso dell’energia a bordo attraverso soluzioni specifiche e altamente innovative, tra cui sistemi di ventilazione intelligenti e di condizionamento avanzati, con circuiti di recupero dell’energia che consentono un’efficace distribuzione del caldo e del freddo. Le nostre navi raccolgono e trasmettono migliaia di dati diversi a team di esperti dedicati a terra. Questi dati vengono utilizzati per ottimizzare ininterrottamente l’uso dell’energia e migliorare l’efficienza in tutte le aree operative.”

Ha aggiunto Coppell, intervistato da Il Messaggero Motori. MSC imbarcherà sulle sue crociere dei responsabili di conformità ambientale, ovvero personale preposto alla gestione dei rifiuti e dei materiali riciclabili. Tutti i fornitori della compagnia sono stati coinvolti in questa ristrutturazione all’insegna della sostenibilità e incaricati di ridisegnare il loro packaging, rendendolo meno ingombrante e più facile da riciclare.

Acqua a bordo

Chi ha avuto modo di trascorrere una o più vacanze in crociera sa bene che la produzione e la disponibilità di acqua a bordo possono essere il cruccio di una villeggiatura che per molti versi non è niente meno che paradisiaca. L’acqua potabile è spesso un vero e proprio lusso, perché non è semplice averne a disposizione. Ebbene, le navi MSC si stanno dotando di moderni impianti di produzione idrica a osmosi inversa e/o a evaporazione e possono trasformare l’acqua marina in potabile. Si stima che le crociere più giovani nel parco imbarcazioni aziendale siano in grado di produrre oltre 3 milioni di acqua equiparabile a quella di rubinetto ogni giorno.

Sono inoltre stati introdotti sistemi di trattamento per le acque reflue di ultima generazione, i quali sono in grado di ripulirle spesso meglio di quanto non facciano molti impianti obsoleti a terra.

“La compagnia è pienamente conforme alla convenzione internazionale per il controllo e la gestione dell’acqua di zavorra e dei sedimenti delle navi. Esse sono dotate di sistemi di trattamento approvati e certificati. Tutte le acque di zavorra vengono filtrate e trattate con raggi UV prima di essere scaricate in mare, per garantire che non contengano organismi acquatici e patogeni dannosi.”

Si può leggere sul sito aziendale. Il manifesto ambientale di MSC è notevole e sottolinea bene quali e quanti sforzi stia intraprendendo il brand per rendersi più rispettoso del pianeta. C’è ancora molta strada da fare prima che queste città galleggianti possano dirsi green, e sarebbe assolutamente prematuro farlo in un’epoca nella quale dobbiamo ancora impedire loro di attraccare o transitare su bracci di mare delicati o fragili, presso i quali ogni crociera danneggia una porzione considerevole di biosfera marina ogni volta che vi passa. Ciononostante, saremmo ben lieti se anche i concorrenti di MSC adottassero le stesse misure e ponessero l’ambiente al centro della loro idea di business. O se non proprio al centro, comunque in una posizione di preminenza.

Crediti fotografici: Toni Paul su Pixabay

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