Turismo
Gaiba (Hotelturist): Il turismo post-Covid? Sostenibile, digitale e “fai da te”
Giuliano Gaiba ha da pochi giorni assunto la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale del gruppo turistico Hotelturist – partecipato in maniera paritetica da Solfin e Cdp Equity al 46% e per il restante 8% da ISA – che opera in Italia con il marchio TH Resorts, dopo essere stato Direttore Generale di Alpitour e Ad e DG di Eden Viaggi. Gaiba prima di arrivare al mondo del turismo, vanta una lunga esperienza come direttore e AD di aziende del calibro di Elior France, Heineken, Gruppo Caviro e Galgano Consulting.
Oggi ci racconta il futuro del turismo, dopo la pandemia.
Iniziamo subito dando un quadro generale, con qualche numero, per far capire l’impatto che la pandemia ha avuto sul settore in Italia.
Per il turismo italiano il momento è certamente drammatico. Il turismo vale il 14% del PIL italiano e i fatturati 2020 delle aziende del settore hanno avuto contrazioni tra l’85% e il 95% rispetto al 2019. Lo sforzo a cui siamo chiamati è saper vedere opportunità anche in un momento di crisi come questo e chi saprà guardare in prospettiva al nuovo mercato sarà vincente. Oltre al nostro impegno, saranno fondamentali i sostegni da parte del Governo per dare continuità alle imprese. La campagna vaccinale in atto ci dice che la pandemia ha i giorni contati: vediamo la luce in fondo al tunnel ed è ora di scaldare i motori. Personalmente ritengo che il turismo ripartirà più forte di prima con un forte rimbalzo frutto della compressione del periodo per cui usiamo il tempo non per disperare ma per prepararsi a nuove sfide.
Quanto è importante l’istituzione di un Ministero totalmente dedicato al Turismo, per la fase delicata che il settore sta attraversando?
La notizia del nuovo Ministero è beneaugurante per tutto il comparto. Il turismo è uno dei settori più importanti in Italia ed è giusto che sia rappresentato e curato in modo puntuale dal momento che la sua crisi coinvolge anche tutto l’indotto relativo come il commercio, il trasporto, la ristorazione, ecc. Il Ministro Garavaglia avrà un compito importante da svolgere però l’intero settore è dalla sua parte per aiutarlo a comprendere le logiche troppo spesso imbrigliate in mille rivoli, dai tour operator agli albergatori, dalle agenzie di viaggio ai camping. Tutto questo può rivelarsi un’opportunità di svolta importante, il settore deve unirsi e fare sistema, auguro quindi buon lavoro al Ministro Garavaglia.
Ha accettato un incarico così importante e prestigioso, in un momento difficile per il turismo. Questo significa avere un grande coraggio, ma soprattutto una visione proiettata al futuro, che tutti speriamo sia prolifico per un settore, direi fondamentale, per il rilancio della nostra economia. Qual è dunque la sua visione del futuro per il turismo in Italia?
Ritengo che il settore sia affetto da sindrome da nanismo: abbiamo in Italia 33.000 imprenditori che gestiscono 33.000 hotel di cui 28.000 sono sotto le 30 camere. Questa parcellizzazione e incapacità di fare sistema è il problema dell’impresa italiana a confronto con tanti altri paesi europei come Francia, Spagna o Germania. Il rischio è che in momenti di difficoltà le grandi multinazionali straniere possano acquisire parte del nostro patrimonio industriale, come già successo in altri settori. Il progetto a cui mi sto approcciando consiste nel creare un player globale di riferimento nel mercato del turismo, capace di creare sistema e di poter tenere testa nel tempo alle aziende straniere ed ha come azionista, tra gli altri, il colosso Cassa Depositi e Prestiti, CDP la cui missione è proprio aiutare l’economia e le imprese italiane a crescere e performare sul mercato, Questo progetto mi ha entusiasmato e con grande determinazione ho lasciato il leader di mercato, il Gruppo Alpitour. TH Resort è il veicolo con cui creare tutto questo: sono rimasto colpito dalle persone che ho approcciato, sia dai collaboratori per la loro voglia e disponibilità dimostrata sia e soprattutto dal Presidente, il Dott. Graziano Debellini, una persona di grande visione e professionalità che ha creato una storia di successo negli ultimi 40 anni. Il nuovo corso di lavoro che mi vede partecipe, spero davvero possa contribuire al prolungarsi di questa bellissima storia.
La sostenibilità e la digitalizzazione sono i grandi temi presenti sui tavoli di tutte le imprese, soprattutto in fase di rilancio post-pandemia. Immagino giocheranno un ruolo sostanziale anche nella trasformazione dell’offerta turistica. A che punto siamo in Italia?
Ogni esperienza della vita, seppur negativa come una Pandemia, ha sempre in sé qualcosa di positivo. Ciò che abbiamo vissuto ci ha costretti a focalizzarci su nuovi scenari come la digitalizzazione che a mio avviso è un frutto positivo inaspettato: gli incontri in videocall, le trattative non più di persona resteranno prassi anche nel futuro. Questo mutamento delle modalità di lavoro avrà impatti anche sul mercato del turismo dove il “fai da te” prenderà sempre più piede e le agenzie di viaggio che stanno vivendo un momento di grande difficoltà, vedranno una diminuzione della numerica a fronte di un innalzamento della professionalità e della dimensione di chi rimarrà. Un ulteriore tema verso il quale il turismo si sta organizzando è quello della sostenibilità. Sono sempre più le richieste di vacanze “sostenibili”, a contatto con la natura, in luoghi naturali e con impatti sull’ambiente ridotti o nulli. Un esempio virtuoso sono le strutture “sostenibili” Touring Club che TH Resort ha proposto sul mercato in località incantevoli e naturali quali la Maddalena, Le Tremiti e Marina di Camerota, vacanze “naturali” con al centro in contatto con la natura nel rispetto dell’ambiente. I nuovi trend cambieranno velocemente le nostre abitudini, le aziende che non sapranno seguirli saranno destinati all’estinzione.
La trasformazione immagino dovrà avvenire anche nelle infrastrutture ricettive, quali sono i cambiamenti da mettere in atto?
L’ Italia è il primo paese d’Europa per numero di camere e il quinto paese al mondo per arrivi internazionali con oltre cinquanta milioni di arrivi: è evidente che il settore turistico sia un comparto strategico per l’economia del paese che possa contribuire in modo decisivo alla crescita economica. Le infrastrutture nel nostro paese sono circa 33.000 dicevamo, in massima parte 3 e 4 stelle in evoluzione, con riduzione importante invece di strutture 1 e 2 stelle. La situazione presente, purtroppo differente tra nord e sud, richiede un’evoluzione anche della qualità delle strutture, in massima parte datate e prive di interventi di modernizzazione che non ci permettono di stare al passo con i grandi marcati europei. Le principali ragioni sono due: la prima è la presenza minima di grandi società di gestione di catene alberghiere e quindi la non capacità di investire in ristrutturazioni ed evoluzione dei servizi al passo con i tempi; la seconda non meno importante è la mancanza di politiche pubbliche mirate al comparto del turismo che permettano agli imprenditori di far evolvere i propri asset. La presenza odierna di un nuovo ministero e la creazione di progetti di realizzazione di catene alberghiere sono una risposta confortante all’evoluzione del modello attuale.
La pandemia ha determinato anche un cambiamento nelle scelte dei viaggiatori, l’anno scorso, complice il bonus vacanza e le restrizioni, tanti hanno scelto di rimanere nei confini nazionali e moltissimi hanno preferito la montagna. Quali saranno i trend di viaggio nei prossimi anni?
La pandemia ha creato una situazione di crollo della domanda ma dall’altra parte ha acuito il desiderio della stessa. Tutte le analisi di mercato dimostrano che la vacanza e il viaggio sono al primo posto nel desiderio degli italiani non appena vi sarà un miglioramento della situazione, i segnali in questa direzione sono molto forti. Come disse il Presidente Draghi nel suo discorso alle camere “supportate il Turismo senza timori perché sarà un mercato che ripartirà più forte di prima in poco tempo al contrario di altri settori.” L’anno passato ha visto la “chiusura del mondo” e l’Italia è stata forzatamente proposta come opportunità di vacanza: case vacanze e hotel su tutto il territorio sono stati presi d’assalto. Questo nuovo anno a mio avviso riproporrà lo stesso schema, nonostante il calo dei contagi e il vaccino all’orizzonte dubito che le vacanze fuori confine possano decollare. Ci sono tentativi molto interessanti di operatori che da leader del mercato stanno provando a proporre i cosiddetti corridoi “Covid Free” con tampone alla partenza e prima del rientro in Italia. Nonostante questa iniziativa che ritengo lodevole dubito che il contesto internazionale sarà tale da rendere appetibili vacanze oltre confine. Un cenno sulla montagna Italia:TH Resort è leader assoluto nel settore e la qualità delle sue strutture così come le policy rigide applicate in era Covid hanno permesso di chiudere l’anno senza neppure un contagio nel corso dell’estate, motivo di vanto per la serietà e la sicurezza dell’azienda e delle sue strutture.
In un contesto così incerto ci sono segnali benauguranti che proiettino il mercato del turismo nel futuro con innovazione e visione prospettica?
Questa domanda mi fa molto piacere perché quando si vive in un contesto sofferente spesso ci si abitua solamente a guardare l’esistente faticando a vedere oltre. Proprio in questo momento invece, le aziende più virtuose sono capaci di intravvedere nuovi scenari e nuove opportunità e riescono a ridisegnare il contesto competitivo. In questa ottica è nata un’iniziativa meravigliosa, la Scuola Italiana di Ospitalità, un fiore all’occhiello per coloro che l’hanno promossa, TH, la società che mi appresto a dirigere, Cassa Deposti e Prestiti e l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Al Lido di Venezia sarà costruita la nuova sede della Scuola, a fianco nasceranno due Strutture alberghiere di TH Resort e ClubMed che serviranno come palestra dove applicare le nozioni acquisite durante il corso di laurea. La formazione, oltre che teorica, sarà pratica, direttamente sul campo all’interno delle strutture: questo è un ulteriore valore aggiunto per sviluppare quella cultura del fare alla base dell’istruzione. I valori alla base della scuola sono esattamente quelli prioritari per tutte le aziende che vogliono evolvere sul mercato: sostenibilità, digitalizzazione ed Italian Lifestyle. Il nuovo corso di laurea in “Hospitality Innovation and e-Tourism” è una bellissima risposta al momento di grande difficoltà che sta vivendo il mercato del Turismo, una fucina di talenti che inseriti nelle strutture turistiche possono aiutare ad aumentare la qualità del servizio e la professionalità degli operatori.
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