Bollette
L’estate più cara di sempre
Due anni di Covid, estati e vacanze di rimessa, ristoranti, alberghi, agenzie di viaggio, trasporti cercano di rialzare la testa dopo due estati di sacrifici. I cittadini non ne possono più, cercano momenti di evasione, di socialità, si ripresentano i week end di svago, i viaggi, le vacanze finalmente possibili. A guastare la festa arriva la guerra, la crisi, l’inflazione, che cominciava a salire già prima della guerra, raggiunge percentuali alle quali non eravamo più abituati da molti anni. Lo scenario promette un’estate di libertà, ma ad un prezzo più alto, inaspettato.
“L’estate 2022 sarà ricordata come quella più costosa degli ultimi anni”. Lo afferma il Codacons, che denuncia come il caro-bollette e l’inflazione alle stelle renderanno quest’anno la villeggiatura particolarmente ‘salata’ per gli italiani. “Con l’apertura della stagione estiva molti stabilimenti balneari hanno già apportato modifiche ai propri listini applicando rincari delle tariffe al pubblico per numerosi beni e servizi e si prevedono ulteriori aumenti dei prezzi da qui ad agosto – spiega il Codacons -. Si parte con le tariffe giornaliere per ombrelloni, lettini e sdraio, che registrano incrementi medi del +4%/+5% con punte del +10% rispetto allo scorso anno: per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend, in uno stabilimento medio, si spendono tra i 25 e i 30 euro al giorno, importo che sale a 100 euro nelle strutture di più elevato livello. Costa di più anche consumare cibi e bevande presso i lidi, con rincari medi del +10% sul 2021 che colpiscono anche acqua minerale, panini, succhi di frutta, birre, gelati”. A tali voci di spesa, precisa il Codacons, si aggiunge il caro-carburanti.
Per spostarsi dalla città al mare si spenderà quest’anno molto di più. Considerata la spesa per trasporti (carburante), affitto di un ombrellone e due lettini, consumazioni (panini, acqua, gelati, caffé), parcheggio, una famiglia spenderà quest’anno mediamente 97 euro per una giornata al mare, con un aggravio medio del 12% sul 2021.
Va peggio a chi sta prenotando in questi giorni un biglietto aereo per volare all’estero nel periodo estivo: i voli per destinazioni Ue hanno subito nell’ultimo mese incrementi del +91% rispetto al 2021, mentre i voli intercontinentali sono rincarati del 35,7% e quelli nazionali del 15,2%.
Carissimi, secondo l’associazione, anche i traghetti, che rincarano del 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Si riducono i prezzi dei biglietti ferroviari, che scendono del 9,9% su base annua.
Consumare un pasto fuori casa costa in media il 4,2% in più, +4,3% se si va in pizzeria, mentre per il “food delivery” si spende il 7,5% in più. Nell’ultimo mese le strutture ricettive hanno applicato aumenti contenuti (in media +2,3%, col picco del +6,1% per le pensioni) ma si attendono rialzi delle tariffe per i mesi estivi (luglio e agosto).
E tra i rincari estivi – conclude il Codacons – rientrano anche i condizionatori d’aria, per i quali si spende il 10,1% in più, articoli per giardinaggio, piante e fiori (+6,3%), musei, parchi e giardini (+7,1%) e gelati (+8,3%).
Nessuna località viene risparmiata, tutto aumenta in proporzione, luoghi solitamente più accessibili rischiano di non esserlo più per tutti.
Le prove di questa estate “costosa” si sono chiuse di recente con il ponte del 2 Giugno che ha fatto registrare il sold out nelle maggiori località turistiche, gli operatori turistici locali affermano di essere finalmente tornati all’epoca pre-covid. Il Sole24Ore ha dichiarato che 13 milioni di turisti italiani hanno raggiunto località turistiche e città d’arte per una spesa record di circa 1,3 miliardi di Euro e questo per un solo week end, sia pure lungo. A guardare questi numeri si potrebbe dire che il Paese, stanco delle restrizioni nonostante i rincari, è mosso da una travolgente voglia di normalità e attinge a risparmi accumulati con fatica e in parte non spesi nel biennio precedente. Evidentemente, (non per tutti sia chiaro) esiste un tesoretto privato da rimettere in circolazione, se ripartono i consumi riparte il lavoro e così l’economia che fa ripartire i redditi, provocando un circolo virtuoso che ci auguriamo permetta a più persone, anche a quelle che oggi non se lo possono permettere, di godersi una spesa in più, magari qualche giorno di vacanza, meno di quanto previsto, perché i prezzi purtroppo non diminuiranno.
Immagine by Kstudio du Freepik
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