Turismo
I miei due posti preferiti a Lubiana: il Caffè Union e il Castello
Maja Slivnjak è consulente per la DMC Lovely Trips. Il post è sponsorizzato da:
Qualche mese fa mi sono trasferita a Lubiana dopo dieci anni, intensi e meravigliosi, a Milano. Per me è stato quasi come un ritorno a casa: perché considero Lubiana la mia città di adozione, e non c’è nessun luogo al mondo che io ami di più, a parte Nova Gorica (dove sono nata e dove vivono ancora i miei). Certo, Milano mi mancherà tremendamente: le passeggiate in corso Buenos Aires, i Navigli, il caffè eccezionale, i banchetti dei libri usati, certi tramonti spettacolari, alcuni amici carissimi… Ma Lubiana è Lubiana. Oltre a essere la capitale del mio paese, e uno dei posti più verdi e vivaci che conosca, è la città dove ho fatto l’università e ho conosciuto il mio compagno, Borut; dove compro gran parte dei miei libri in sloveno, e dove trascorro le domeniche di sole nel parco più bello che esista (il Tivoli).
Due, in particolare, sono i luoghi di Lubiana che preferisco. Il primo è l’elegantissimo Caffè del Gran Hotel Union, il maestoso quattro stelle a pochi passi da Piazza Prešeren e del Triplo Ponte, il cuore della capitale. Ora, tutte le grandi capitali della Vecchia Europa hanno un caffè che non è un semplice caffè, ma un pezzo dell’anima e della storia cittadina. A Lisbona c’è A Brasileira, per esempio, il caffè di inizio ‘900 in rua Garrett frequentato da Fernando Pessoa, Eduardo Viana, Aquilino Ribeiro e altri intellettuali. A Trieste è doveroso rendere omaggio al Caffè San Marco, che vanta tra i suoi avventori scrittori come Italo Svevo e Umberto Saba, mentre a Vienna non si può non assaggiare una fetta di torta al Café Landtmann, dove era un assiduo cliente un certo Sigmund Freud.
A Lubiana il caffè per eccellenza è appunto il Kavarna Union (Caffè Union) dell’omonimo hotel. Su piazza dal 1905, questo locale raffinato, dove si può ancora respirare un’aria Fin de siècle, aprì i battenti in contemporanea con il Grande Hotel Union, e da allora è sempre stato il ritrovo preferito dell’intellighenzia e dalla meglio borghesia lubianesi. Scrittori di sinistra, avvocati rampanti, poeti squattrinati, aristocratici, pittori, bobo, psicanalisti, viaggiatori: ecco la clientela che ha fatto la storia di questo caffè così profondamente mitteleuropeo, dove si può gustare un ottimo espresso, prendere il thè delle cinque con torte e pasticcini, gustare un buon bicchiere di vino la sera. E chi come me adora, la mattina, leggere i quotidiani (in fondo il giornale è la preghiera del mattino della donna moderna, no?), non può non concedersi una colazione qui, sfogliando i quotidiani cittadini e le migliori testate di tutto il mondo.
Oltre che per l’atmosfera, una visita al Caffè Union è d’obbligo anche per via del ricchissimo programma culturale organizzato ogni anno dalla direzione. È tutto un susseguirsi di concerti, spettacoli, reading di romanzi e poesia, eventi di ogni tipo. E anche se sono passati i tempi di Jože Plečnik e Rihard Jakopič, quando alcuni tra i migliori ingegni della Mitteleuropa si erano dati convegno a Lubiana, le migliori serate al Caffè Union sono davvero in grado di fermare il tempo, anzi di farlo indietreggiare agli sgoccioli della Belle Époque, un po’ come succede a Owen Wilson in “Midnight in Paris”. Capita di fare le ore piccole, tra un assolo di violino e un bicchiere di Rebula Bagueri; ma se il budget lo consente, si può pernottare nell’hotel, in una delle sue magnifiche suite! La mattina dopo un’abbondante colazione al Caffè, con caffè bollente e croissant caldi, aiuterà a rimettersi in sesto!
Il mio secondo “posto delle fragole”, per dirla alla svedese, è il Castello di Lubiana. Come tutti sanno, l’antico maniero (le sue origini risalgono al XII secolo) è il simbolo della capitale, e rivaleggia quanto a notorietà globale con il lago di Bled e le grotte di Postumia. Ebbene, oltre a essere un sito culturale e storico di primaria importanza, il Castello offre una magnifica vista sulla capitale: si può ammirare tutto, dal bel centro storico ai palazzi più moderni, dai parchi alle piazze, sino al profilo frastagliato delle Alpi, con le loro cime innevate e il loro colore bluastro. Ancora, la corte interna del Castello, dove nella bella stagione si celebrano eventi e perfino matrimoni, è la grande passione di mia figlia Mia! Adora correre per la corte con gli amichetti, mentre io la guardo seduta a uno dei tavolini del bar del Castello, gustando un caffè e leggiucchiando un buon libro.
Raggiungere il Castello, che domina la città da un colle boscoso, è facile e piacevolissimo. Di solito io e Mia lo raggiungiamo con la funivia da piazza Krekov (la salita dura solo un minuto, ma per Mia è sempre il più avventuroso dei viaggi), ma in discesa preferiamo andare a piedi, percorrendo il colle. Ogni volta scegliamo un sentiero diverso, e quando arriviamo a casa Mia è stanca ma con gli occhi che le brillano!
La foto in copertina è di Jacob Riglin – Beautiful Destinations, per www.slovenia.info – Maja Slivnjak, autrice dell’articolo, è consulente per la DMC Lovely Trips.
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