Trasporti
Ecco la ZES Campania: un’opportunità per il Sud (e per il paese)
Cos’è una Zona Economica Speciale e perché rappresenta un’opportunità? Se n’è parlato oggi, a Milano, in occasione della presentazione della ZES della Campania in uno workshop organizzato da da Intesa Sanpaolo e dalla controllata Banco di Napoli. All’incontro hanno partecipato Francesco Guido, direttore generale del Banco di Napoli e direttore regionale di Intesa Sanpaolo per Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale (ADSP) del Mar Tirreno Centrale, Teresio Testa, responsabile Direzione Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo e Alessandro Panaro, responsabile “Maritime & Mediterranean Economy” di SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno).
I relatori hanno spiegato come le aziende italiane export-oriented che vorranno investire nella ZES della Campania avranno nuove e importanti opportunità sia attraverso i supporti finanziari messi a disposizione da Intesa Sanpaolo sia grazie all’agevolato regime fiscale dovuto al credito d’imposta e alle semplificazioni amministrative e doganali della ZES, la Zona Economica Speciale della Campania.
Il Banco di Napoli e l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, alla fine dell’anno scorso hanno firmato un accordo per assistere finanziariamente le imprese assegnatarie di appalti per le opere Portuali mediante l’anticipazione dei crediti certificati e altri supporti finanziari. L’accordo prevede anche soluzioni di consulenza, una relazione di lungo periodo e di stretta collaborazione con le ADSP per sostenere le imprese che attorno ai sistemi portuali realizzeranno lavori di riqualificazione e potenziamento, nuovi insediamenti con nuovi posti di lavoro, crescita dei sistemi logistici a beneficio dei settori economici circostanti. L’obiettivo è sostenere la mission delle nuove ADSP del Mezzogiorno perché garantiscano al sistema manifatturiero italiano e del Meridione nuove e potenziate capacità di intercettare flussi commerciali internazionali. Per questi accordi il Banco di Napoli ha già messo a disposizione un plafond di 1,5 miliardi di euro.
Teresio Testa, responsabile Direzione Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha così riassunto l’iniziativa: “Le ZES rappresentano un’opportunità di investimento che consente di razionalizzare la produzione e la logistica delle aziende ponendole in condizioni di prossimità alle aree portuali e quindi ai mercati di sbocco. In altre nazioni le ZES hanno rappresentato un grande volano di sviluppo che può essere misurato sia in ottica di convenienza individuale che in prospettiva di sistema economico complessivo e l’interesse manifestato dagli operatori internazionali alle ZES italiane è una conferma dei valori potenziali sottesi. In questo senso vogliamo essere collegamento tra le imprese del Nord e del Mezzogiorno, sostenendo il business con tutti gli strumenti bancari che abbiamo a disposizione e in linea con il nostro piano di impresa”.
Gli ha fatto eco Pietro Spirito, presidente Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale: “La ZES campana può costituire un catalizzatore per far ripartire gli investimenti manifatturieri, potendo contare non solo sugli incentivi alla localizzazione, ma anche su condizioni logistiche che favoriscono la competitività nelle connessioni con i mercati internazionali. Per il successo di questo nuovo strumento di politica industriale sarà necessario un lavoro di squadra, che deve coinvolgere istituzioni, imprenditori, forze sociali, operatori finanziari. La zona economica speciale deve essere un ecosistema capace di attrarre investimenti produttivi, superando le difficoltà di contesto che hanno sinora caratterizzato le regioni meridionali”.
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