Trasporti
Voli a lungo raggio? ecco cosa può succedere
British Airways ha annunciato che, dal prossimo anno, gli A320 e A321 della flotta, avranno una capacità-passeggeri dagli attuali 168 posti ai 180, grazie all’aggiunta di due file. Ciò significa una riduzione di spazio per le gambe dei passeggeri, il cosiddetto pitch, che scenderà da 76,2 a 73,7 centimetri.
La stessa misura, tra l’altro, utilizzata anche negli aerei EasyJet o in quelli di Vueling, che tra l’altro fa parte dello stesso gruppo.Nei voli della durata superiore a 3/6 ore potrebbe verificarsi la Sindrome della Classe Economica, ossia la possibilità, elevata a probabilità per i soggetti a rischio, di produrre emboli a destinazione polmonare. Ciò deriva dal rallentamento della circolazione sanguigna nelle posizioni coatte, salvo muoversi e passeggiare per 5’ ogni ora di volo. Soggetti a rischio sono: portatori di varici agli arti inferiori, donne trattate con estro-progestinici o in gravidanza, obesi. Oltre le 6 ore di viaggio, la possibilità di trombo-embolia è 150 volte più alto che nei tragitti inferiori, almeno nei pazienti a rischio (Schobersberger W. et al. 2009, Fisiologia Clinica alla guida, Cap.21).
Ma il rischio è solo di genere? Macchè! La varice, Fig. 2, è la dilatazione delle vene perforanti che collegano i sistemi venosi profondo e superficiale degli arti inferiori. Quasi sempre è da attribuire a fattori predisponenti, spesso genetici, cui si associano stili di vita, obesità, sedentarietà, attività professionale in presenza di fonti di calore, alterazioni ortopediche (piede piatto, lussazione dell’anca), etilismo. Colpiscono anche l’uomo che pratica sport (varice del ciclista) o che rientri nelle categorie a rischio sopra enunciate. Naturalmente il rischio è maggiore per il genere femminile, specie in gravidanza o nel trattamento estro-progestinico.Ma molto importante e trascurato è il rischio professionale specie se svolge un lavoro a rischio che costringa a lunghi periodi di lavoro in postura od in sedentarietà. L’immaginario collettivo penserà subito alle hostess, ma non va dimenticato il lavoro di conduttrice di mezzo pubblico (tram, bus, metropolitana ).
In genere la guidatrice lamenta pesantezza agli arti, parestesie limitanti la gradualità delle azioni sui pedali, turgore fino all’edema alla fine del viaggio. Impossibile dunque indossare scarpe con tacco alto mentre è più opportuno ricorrere a calzature più compiacenti l’aumento di volume del piede e della caviglia. Ma il consiglio per i lunghi voli è uno solo: favorire la circolazione degli arti muovendosi ogni ora per 5′-10′.
Biblio
A. Ferrara et al. Fisiologia Clinica alla guida, Piccin Editore, Padova, 2015
A. Ferrara et al. Long Term Driving, Agorà & Co, in press
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