Ambiente

Così Malpensa riduce rumori e inquinamento

22 Agosto 2016

Crescere economicamente nella consapevolezza del valore sociale del proprio lavoro e della propria attività ma definendo una strategia di sviluppo attenta ai temi della crescita sociale della comunità e della tutela dell’ambiente. È questo quello che dovrebbero fare le grandi aziende oggi, ed è quello che certamente porta avanti SEA Aeroporti Milano da quasi vent’anni.

«La nostra avventura in campo ambientale è iniziata intorno al 2000 – racconta Giovanni Falsina, Environment and Airport Safety Manager, a Gli Stati Generali – quando abbiamo acquisito una rete di rilevazione dell’inquinamento acustico dalla provincia di Varese e quasi contestualmente quella della Provincia di Milano per Linate. L’inquinamento acustico è senza alcun dubbio la problematica più coinvolgente le persone che abitano nei dintorni aeroportuali di Milano Malpensa e Milano Linate». SEA su questo tema ha maturato una grande esperienza nel monitoraggio del rumore aeroportuale e nelle simulazioni per la ricerca di tutte le possibili ottimizzazioni. Nel 2009, con i Comuni circostanti a Linate, Milano compresa, è stata votata in Commissione aeroportuale la cosiddetta “zonizzazione acustica” tracciando le zone acusticamente classificate dal decreto del 31 ottobre 1997 ,  una tra 60 e 65 lva (misura riferita al rumore), una tra i 65 e 75 lva e l’ultima oltre i 75 lva. La stessa operazione di mappatura è stata fatta a Malpensa, anche se il percorso è risultato più problematico per la complessità territoriale esistente (due Regioni, gruppi di municipalità lombarde e piemontesi, due ARPA, diversi comitati), ma anche in questo contesto si è riusciti a definire comunque uno scenario di riferimento e alcune azioni per ottimizzare l’operatività aeronautica e limitare al massimo il rumore proveniente dai velivoli».

«A questa esperienza è seguita subito dopo una forte attenzione all’inquinamento atmosferico – continua Falsina – dove abbiamo messo in campo tutta una serie di rilevazioni sistematiche e dove è in atto (ma anche sui temi dell’inquinamento acustico) una forte collaborazione con Arpa Lombardia che ha una serie di postazioni fisse di rilevazione dell’inquinamento atmosferico».

SEA gestiva da sempre, in autonomia ma, ovviamente, sotto uno stretto controllo degli enti istituzionali, due reti di approvvigionamento idrico, in entrambi gli aeroporti e questo insieme di temi ha portato a delineare formalmente un vero e proprio Sistema di Gestione Ambientale che è poi stato certificato ISO14001 nel 2006 a copertura di Linate e Malpensa, considerando tutti gli aspetti principali ambientalmente significativi: rumore, aria, acque, rifiuti, campi elettromagnetici, inquinamento luminoso, energia…».

E proprio nel campo dell’energia SEA si è fatta notare negli anni per aver strutturato, già in modo innovativo dalla fine degli anni novanta, all’interno del gruppo, un’azienda che oggi si chiama SEA Energia (la vecchia Malpensa Energia, ndr) rivolta alla produzione di energia temo-frigorifera e alla co-generazione di energia elettrica, dedicata in un primo tempo all’aeroporto di Milano Malpensa ma subito dopo anche all’aeroporto di Milano Linate (con un impianto specifico, tecnologicamente avanzato realizzato appunto nel sedime di Linate).

«Oltre all’energia – afferma Falsina – noi gestiamo autonomamente, come si diceva, anche gli aspetti idrici; questa è una dimensione operativa ma anche “culturale” molto interessante, perché è vero che in questo momento l’attenzione soprattutto dell’Europa è focalizzata, giustamente, sui temi legati alle emissioni di CO2, però il passaggio successivo al cosiddetto Carbon footprint (impronta emissione carbonio), sarà il Water footprint (consumo dell’acqua e razionalizzazione degli aspetti idrici). I cambiamenti climatici in atto generano purtroppo anche conseguenze negative nel campo della desertificazione e determinano pericolose dinamiche di siccità, ed è importante e lungimirante razionalizzare una risorsa come quella idrica percepita da tutti noi come infinita e inesauribile. Per questo, oltre a gestire la serie dei nostri pozzi in autonomia, abbiamo messo in campo, e continueremo a farlo, una gamma importante di azioni per il risparmio dei consumi idrici».

SEA sta anche partecipando al progetto WATERNOMICS, interessante progetto europeo che riguarda la sensibilizzazione e il monitoraggio dei consumi energetici in tutto il loro ciclo, quindi dall’estrazione alla distribuzione e sino allo scarico finale (che nei due scali vede l’utilizzo di due impianti di depurazione pubblici) ed a tutti i necessari controlli di qualità e quantità.

Sul fronte delle discusse emissioni in atmosfera il gruppo non è con i suoi aeroporti fonte significativa di inquinamento. Il problema delle emissioni aeronautiche riguarda maggiormente le compagnie aeree e si acutizza ad alta quota. Uno studio di Arpa Lombardia (ma vi sono interessanti analoghe valutazioni in tutta Europa) ha stimato una percentuale piuttosto contenuta, che va dal 3 al 5%, di emissioni in atmosfera legate alle attività aeroportuali. Il tema è certamente delicato e l’impegno dell’azienda, oltre alle misurazioni e all’attuazione di un programma di ottimizzazione per ridurle, è anche quello di sensibilizzare le compagnie (pur non avendo alcuna compagine azionaria al loro interno) sul fatto che l’adozione di rigorosi protocolli di manutenzione degli aerei determina, oltre a vantaggi economici di gestione, anche positivi risultati sul piano ambientale. SEA dal 2009 partecipa all’Airport Carbon Accreditation, un’importante iniziativa di tutti gli aeroporti europei sul tema della riduzione volontaria delle emissioni di CO2. Gli Aeroporti di Milano sono stati tra i primi aeroporti europei ad aderire a questo progetto di ACI Europe (l’associazione europea dei gestori aeroportuali) e dal 2010 entrambi gli aeroporti di Milano Linate e Milano Malpensa sono “neutrali” (cioè adottano un programma stringente di progressiva razionalizzazione delle emissioni e bilanciano le emissioni “dirette” acquistando “carbon credits”, strumenti finanziari che aiutano progetti in campo ambientale nei paesi in via di sviluppo). Proprio in questi giorni SEA sta positivamente rinnovando la sua certificazione nel Carbon Accreditation. La diminuzione delle emissioni totali registrata negli anni è scesa da 290mila tonnellate per Linate a poco meno di 200mila (quindi un buon 30%) e  per Malpensa da 2milioni sensibilmente sotto il milione (in questo caso oltre il 50%).

«SEA per quanto riguarda gli obiettivi  ambientali concordati con Enac ha stabilito un contratto di programma nel quale si è impegnata a raggiungere sfidanti livelli di ulteriore riduzione sia nelle emissioni di anidride carbonica sia nei consumi energetici sia nella razionalizzazione dei consumi idrici», precisa Falsina. «Siamo stati i primi in Italia ad essere “neutrali” e siamo ancora oggi, dopo 6 anni, in questi campi tra le prime società di gestione aeroportuale europee in Europa. I nostri fornitori inoltre devono accettare il nostro sistema di gestione ambientale a focalizzare prodotti e servizi che, tra le altre caratteristiche richieste, debbono anche essere “low carbon” nei processi che li caratterizzano».

E poi c’è l’aspetto del traffico veicolare. A Linate dovrebbe arrivare presto la M4. Il traffico veicolare rappresenta infatti più della metà delle emissioni complessive associabili alla presenza dell’aeroporto, nettamente di più che le emissioni dei velivoli. La multi modalità spinta è la scommessa del futuro poiché è fondamentale sia per la qualità e la velocità della connettività con i territori circostanti, quindi un tema di qualità del servizio, ma anche e soprattutto per le implicazioni puramente ambientali.

Il gruppo mette in atto davvero moltissime strategie e su diversi fronti per contenere gli effetti collaterali della sua attività e per risparmiare energia. Ad esempio la notte, a Malpensa, spegne le luci della pista 35 left (una delle due piste presenti in aeroporto). Gli impianti di illuminazione nelle sale sono sempre di più assicurate con elementi a Led. Gli aeroporti possiedono sistemi di controllo di zona per far sì che riscaldamento e aria condizionata funzionino in base alla effettiva quantità di persone presenti nelle aree e per quelle “tecniche” sono in servizio sistemi sofisticati di temporizzazione per ridurre drasticamente i consumi. Sui mezzi di servizio è in atto un’importante azione di trasformazione da motorizzazioni tradizionali a quelle elettriche. Anche sui mezzi e le vetture della società l’orientamento è verso mezzi a bassa emissione o, ove possibile, ibridi.

All’interno della gestione ambientale un aspetto molto interessante è infine quello che riguarda l’attenzione alla fauna e alla flora esistenti nei contesti limitrofi degli aeroporti. A Malpensa SEA per questi aspetti ed anche in funzione di una rinnovata attenzione verso uno sviluppo sostenibile ed attento a questi temi, collabora con il Parco del Ticino (anche tramite l’Università di Pavia) e anche su Linate mette in atto diverse azioni per preservare il Parco sud.

Un’iniziativa da segnalare e una grande novità è quella della partecipazione del gruppo ad un progetto, con altri sei paesi europei, per promuovere una tecnologia che consenta una costruzione di un involucro esterno agli edifici che diminuisca emissioni e riduca l’inquinamento acustico. È in programma un’area test e questo porterebbe a vantaggi enormi anche sul piano del risparmio se pensiamo a tutti quegli edifici che difficilmente sarebbe possibile ristrutturare e rendere NZEB (Nearly zero energy building). La riduzione dei consumi e delle emissioni dettata dalle recenti Direttive Europee non lascia tempi morti a disposizione dei paesi industrializzati. Sarà certamente una delle scommesse europee del futuro e SEA intende una volta di più essere tra i protagonisti.

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