Governo

Ryanair in crisi? Monarch chiude e Air Berlin si avvia verso l’uscita

2 Ottobre 2017

Stampa e TV nelle ultime settimane hanno cercato di convincere gli Italiani che le linee aeree low cost sono in crisi, in particolare Ryanair. Quindi fine dei viaggi aerei low cost, si torna a volare con le linee aeree tradizionali?

Tutt’altro. Ryanair, che ha attualmente 400 aerei, quest’inverno ne userà meno del previsto a causa della nota carenza di piloti e da Aprile 2018 ne adopererà solo 435, invece dei 445 precedentemente programmati. Ad aprile Ryanair farà dunque volare 35 aerei più di adesso…

Guardandosi intorno, Alitalia ha circa 110 aerei in flotta, una drastica riduzione rispetto ai 200 circa del 2008, il momento in cui si fuse con AirOne. Prima del referendum di fine aprile si parlava di metterne a terra altri 30, un’incombenza che si lascerà alla nuova proprietà o che almeno verrà rimandata a dopo le elezioni politiche.

In Germania Air Berlin, l’altra linea aerea oltre ad Alitalia in cui gli Arabi di Etihad avevano massicciamente investito, si sta spegnendo. Gli aerei per i voli intercontinentali, che erano in leasing, sono stati ritirati dai proprietari, per gli altri si profila una divisione, due terzi andrebbero a Lufthansa e un terzo a easyJet, con un accordo appoggiato dallo Stato tedesco e che mira soprattutto a tenere Ryanair lontana dai cieli tedeschi, dove la sua quota di mercato è soltanto l’8%, mentre altrove in Europa, Francia esclusa, è almeno del 20%.

Oggi la britannica Monarch, attiva da cinquant’anni, ha gettato la spugna e messo a terra i suoi 31 aerei, lasciando 110 mila vacanzieri all’estero, che verranno rimpatriati con un’operazione organizzata dal Governo di Londra, la più grande dei tempi di pace, cioè a parte gli episodi raccontati dal film Dunkirk.

Perché Monarch chiude? Perché non è riuscita a resistere alla concorrenza delle low cost come easyJet e Ryanair, che hanno sfondato nel settore dei voli vacanza, una volta terreno dei vettori charter e dei pacchetti venduti in agenzia. Anche Air Berlin è rimasta schiacciata tra un colosso come Lufthansa e le low cost, i due tipi di linea aerea intorno ai quali si sta polarizzando il settore in Europa, che però è ancora molto frammentato rispetto agli Stati Uniti.

Le piccole linee aeree sono destinate ad essere assorbite dalle più grandi o a chiudere. Le low cost continueranno a ingrandirsi, magari tra qualche crisi di crescita come quella attuale di Ryanair.

In Italia invece il Governo si prodiga per tenere in vita linee aeree che da anni hanno perso la partita, come Alitalia, per cui forse si spera di trovare l’ennesimo compratore e Meridiana, finita al 49% sotto le ali di Qatar Airways, che forse approfitterà del vuoto che Alitalia lascia nei nostri cieli o forse si accontenterà di garantire un minimo di servizi aerei verso il gioiello della Costa Smeralda, controllato proprio dal Qatar.

Il Governo di Londra si preoccupa di riportare a casa i vacanzieri e non si cura della sorte di chi lavora a Monarch, perché i piloti non resteranno certo a lungo senza lavoro e gli altri troveranno presto un impiego altrove, mentre a Roma il Governo ha come obiettivo la difesa a oltranza dell’esistente in un sistema sclerotico, per mero e miope calcolo elettorale.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.