Giustizia
Ryanair condannata a rimborsare biglietti aerei a viaggiatori in quarantena
Il Giudice di Pace di Brindisi emette un decreto ingiuntivo nei confronti della compagnia di volo, a seguito di un ricorso presentato da alcuni viaggiatori sottoposti a quarantena obbligatoria, grazie all’ausilio dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte Del Consumatore”
Negli scorsi giorni, l’avvocato Francesca Vilei, Giudice di Pace di Brindisi, condannato tramite l’emissione di un decreto ingiuntivo, la compagnia di volo Ryanair, a rimborsare i biglietti aerei acquistati da una famiglia composta da madre, padre e figlia minore, acquistati dallo stesso sito della società aerea, dopo aver esperito un ricorso, per non aver potuto usufruire dei biglietti a causa di un periodo di quarantena obbligatoria al quale sono stati sottoposti dopo un caso accertato di positività al Covid-19 di un compagno di classe della minore. Lo spiacevole episodio si era verificato lo scorso autunno, precisamente nei momenti precedenti l’imbarco, quando mediante una telefonata da parte della scuola materna della bambina, venivano avvisati dell’isolamento a cui si sarebbero dovuti sottoporre immediatamente in ottemperanza alla normativa vigente in caso di contatto ravvicinato con positività conclamata.
Avendo più volte, tentato infruttuosamente di ottenere il rimborso della spesa sostenuta a seguito dell’acquisto dei biglietti, la famiglia ha adito le competenti vie giudiziarie per ottenere quanto richiesto. Provvidenziale è stata la consulenza offerta dall’ Associazione Nazionale “Dalla Parte Del Consumatore”, a cui si sono rivolti i malcapitati.
“Abbiamo ottenuto un provvedimento importante ,- è quanto sostiene l’avv. Alessandro Lazzari che ha assistito i consumatori – e, qualora la Compagnia aerea non dovesse fare opposizione entro
quaranta giorni dalla notifica, diverrà esecutivo e permetterà ai viaggiatori di ottenere, in tempi decisamente più brevi rispetto ad un giudizio ordinario, la restituzione delle somme corrisposte per
un volo del quale, loro malgrado, non hanno potuto usufruire.
Il codice del turismo prevede, infatti, che i consumatori che non si siano potuti imbarcare sul volo prenotato per gravi motivi personali, agli stessi non imputabili, devono essere rimborsati dell’intero prezzo del biglietto, inclusi accessori. Tra i gravi motivi rientra, senza ombra di dubbio,l’assoggettamento a quarantena”.
Un provvedimento, questo, firmato dal Giudice di Pace, Vilei, che ha incontrato la grandissima soddisfazione di tutta l’Associazione, che conduce da tempo tantissime battaglie destinate ai “rimborsi causa Covid-19”.
L’accoglimento del ricorso e la conseguente concessione del decreto ingiuntivo, seppure non provvisoriamente esecutivo, rappresenta, infatti, un rilevante viatico da perseguire per vedere riconosciuti i diritti al rimborso di tantissimi consumatori italiani.
L’avv. Emilio Graziuso, Responsabile dell’ Associazione Nazionale “Dalla
Parte del Consumatore” afferma – Purtroppo, come si apprende dalla stampa nazionale, Ryanair, in alcune fattispecie analoghe a quello in esame, non ha rimborsato i consumatori, in modo del tutto incomprensibile, tenuto conto sia della sfera personale del singolo viaggiatore affetto da virus, sia della salute pubblica di tutti coloro che partecipano allo stesso volo, il Covid 19 malattia “non grave. Speriamo, quindi, che il decreto ingiuntivo ottenuto, oltre ad incidere sul caso singolo, produca effetti per l’intera categoria dei consumatori facendo cambiare rotta alla politica di rimborso della compagnia aerea”.
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