Mobilità

Quando l’insicurezza stradale arriva in parlamento

11 Dicembre 2017

Durante l’iter di approvazione della Legge finanziaria, notizie di corridoio parlamentare  segnalano la possibilità che possano saltare in Commissione Bilancio due emendamenti che riguardano la sicurezza stradale. La loro introduzione avrebbe previsto norme più severe per automobilisti sorpresi alla guida con il cellulare in uso e per quei genitori che lasciano o dimenticano, sia pure involontariamente, incustoditi i bambini in auto. Quello sui cellulari lo riteniamo gravissimo. La distrazione ad opera del dispositivo, specie se si lanciano sms, è alla base della così detta guida cieca. La tabella indica quanti metri si percorrono a guida cieca ossia senza che il guidatore possa coordinare lo spazio  del tragitto con i tempi di reazione.


TABELLA 1 Elenco delle possibili distrazioni in auto che conducono alla Guida Cieca, alla pur modica velocità di 60 km/h ( in percorso urbano).

 

L’ emendamento avrebbe comportato  maggiore severità nella pena pecuniaria e nella stessa sanzione amministrativa: ossia una multa da 322 a 1294 euro e la sospensione della patente da uno a tre mesi. Inoltre, raddoppio della multa, da 644 a 2588 euro,  con la sospensione della patente da due a sei mesi.

Secondo una recente ricerca di Ford, Driving Skills for Life, 2014, un giovane tra i 18 e i 24 anni su quattro scatta una foto selfie al volante, creando un rischio per se stessi e gli altri. La ricerca, condotta su 7 mila giovani partecipanti ai corsi di guida responsabile, ha fatto emergere che la nazione più selfie-dipendente è l’Inghilterra, dove il 33% dei giovani in età-guida tra i 18 ed i 25, scatta foto alla guida e accede ai social network mentre è al volante. L’Italia è sulla media europea con il 40% di giovani che usano in modo inappropriato gli smartphone alla guida.

Il tempo impiegato in questa distrazione fotografica alla guida è di circa 14 secondi, mentre se ne perdono ben 30 per accedere ad un social network. In termini di chilometri si parla di una distrazione pari a 500 metri, alla velocità di 100 km/h, a guida incontrollata, come dire attraversare da poppa a prua ben due campi di calcio. Le altre azioni, riprovevoli alla guida e più frequentemente commesse, sono quelle di comporre un numero di telefono o aggiustarsi i capelli allo specchietto che comportano rispettivamente 15 e 10 secondi di guida cieca.

Quello più complessivo della sicurezza stradale è un problema che la politica finge di non vedere. Non v’è giorno che non si conti una carneficina di morti, feriti, invalidi e danni per un ammontare di circa 33 mld/anno in Italia e 775 in Europa. Il fenomeno ha assunto le caratteristiche dell’emergenza europea in cui la dimensione italiana è tassello parimenti allarmante e, malgrado questo, le nostre Istituzioni si sono rivelate indifferenti ed insensibili nei fatti. Ogni anno il numero delle vittime degli incidenti stradali, nel territorio dell’Unione europea, raggiunge cifre drammatiche. Sono oltre 40.000 morti e più di 1.7 milioni di feriti, tra pedoni, ciclisti, passeggeri e conducenti. Anche se in progressiva riduzione, attualmente si registrano cifre ancora elevate e per ridurre il numero delle vittime, il Parlamento europeo ha approvato una serie di proposte legislative in diversi ambiti, dalla progettazione della struttura frontale dei veicoli, all’orario di lavoro dei camionisti, fino alla sicurezza delle gallerie stradali per arrivare alla riduzione decisa della velocità consentita ( 30 km/h in area urbana dove avviene il 76% dell’incidentistica).

Non si capisce la natura del naufragio dell’emendamento in questione. Oltre ai problemi economici- la sicurezza sulle strade ci costa 33 miliardi- ci sono anche questioni etiche. Ma si sa, la politica è l’arte del compromesso, con l’etica, con il lutto delle famiglie ha ben poco a che vedere.

Ci auguriamo che ci sia spazio di manovra perchè la questione è di una gravità inaudita!

Fonte

Capitolo 1 del Volume ” Fisiologia Clinica alla guida” Piccin Ed, Padova, 2015 a cura di Aldo Ferrara

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