Infrastrutture
MM sbarca a Tel Aviv. Mascolo: “Siamo protagonisti in Italia e nel mondo”
MM Spa, insieme ai partner Dana Engineering, Yaniv Zohar Engineering e Levy-Shtark Zilberstein Consulting Engineering, si è classificata al primo posto nella gara internazionale per il progetto della Linea 1 della metropolitana di Tel Aviv, la prima delle tre nuove linee di metropolitana che saranno costruite nella città israeliana.
L’appalto, messo a bando da NTA–Metropolitan Transit System Ltd (ente governativo per lo sviluppo dei trasporti), riguarda i servizi di ingegneria, dalla progettazione alla Direzione Lavori e collaudo della Linea M1, con supervisione dell’intera commessa.
MM giunge a questo importante risultato dopo un processo terminato lo scorso 4 luglio in Israele, con i colloqui finali davanti alla commissione tecnica, proprio lo stesso giorno in cui la partecipata del Comune di Milano inaugurava la tratta Linate-San Babila M4 di cui gestisce la Direzione Lavori.
Si prevede che Tel Aviv beneficerà dell’implementazione della rete metropolitana con un aumento del 30% nell’uso del trasporto pubblico, con 2 milioni di passeggeri al giorno.
In occasione di questo importante successo l’Amministratore Delegato di MM Francesco Mascolo ci ha parlato dell’azienda e dei vari progetti in giro per il mondo.
L’intervista
- Potremmo iniziare così: dalla M1 di Milano alla M1 di Tel Aviv. Il rapporto di MM con Milano rimane però molto forte. MM nasce come azienda costruttrice delle linee M1 e M2 della Metropolitana del capoluogo lombardo, ma poi passa alla direzione e alla gestione di altri servizi. Oltre ai trasporti pubblici si occupa ad esempio di gestione delle risorse idriche e di edilizia popolare. Con questo nuovo progetto MM consolida le sue competenze ingegneristiche e le viene riconosciuta la sua più tradizionale qualità. L’impegno con la metropolitana di Tel Aviv è quindi un ritorno alle radici?
MM inizia come azienda di ingegneria per lo sviluppo infrastrutturale della rete di trasporto di massa della città di Milano. Per decenni si è guadagnata la stima degli addetti ai lavori, e l’autorevolezza è arrivata grazie alle sue capacità e per aver portato a termine delle infrastrutture di mobilità, e non solo, che per la loro efficienza ed affidabilità sono un modello in Italia e in Europa.
È il sogno di molte amministrazioni avere una società partecipata capace di erogare ai cittadini un insieme così ampio di servizi pubblici come quelli erogati da MM grazie alle sue competenze. Proprio grazie a queste capacità è stato possibile allargare il perimetro di attività in settori diversi. La gestione del settore idrico era quello più vicino alla tradizione ingegneristica dell’azienda, in quanto riguarda non solo la gestione, ma anche lo sviluppo di infrastrutture strategiche come acquedotto, fognatura e depurazione. Il raggio di azione si è poi ulteriormente allargato, e in modo più particolare, quando nel 2014 MM ha iniziato a occuparsi di edilizia popolare pubblica. Anche qui possiamo però trovare un tratto di unione, perché gestire 28 mila alloggi implica saper progettare interventi di manutenzione straordinari fatti seguire da efficaci piani di manutenzione ordinaria, impiegando competenze tecniche e gestionali.
Quando le strutture dei servizi tecnici degli enti pubblici sono andate in sofferenza con la spending review per la riduzione degli organici, poter allargare la sfera di competenza di MM verso servizi più operativi ha rappresentato per il Comune un’opportunità e per MM una strada per la crescita dimensionale. L’azienda ha quindi iniziato ad occuparsi ad esempio delle manutenzioni degli edifici scolastici e comunali, e queste attività hanno dato il via ad una trasformazione importante della sua organizzazione e delle sue persone per garantire l’erogazione quotidiana di servizi di qualità al cittadino. In questa trasformazione MM ha avuto cura di conservare le competenze storiche di ingegneria e di aggiornarle e rinforzarle.
Tra l’altro quando ci si muove su uno scenario internazionale, il rischio per chi opera nel mondo delle infrastrutture è che passino troppi anni tra un grande progetto (come una metropolitana) ed il successivo. I bandi internazionali richiedono sempre come requisiti essenziali aver realizzato progetti di una certa rilevanza negli ultimi 5/10 anni. Sono risultati per MM fondamentali ai fini del mantenimento dei requisiti l’aver redatto con successo i progetti di prolungamento delle metropolitane milanesi e lo sviluppo della M4 insieme ai progetti in corso di completamento in altre città italiane.
- In quali città siete presenti?
In Italia in questo momento stiamo lavorando al progetto ed alla Direzione lavori della chiusura dell’anello metropolitano della Linea 1 della città di Napoli, dove sono state progettate e realizzate alcune delle stazioni più belle al mondo. Sempre a Napoli stiamo lavorando su Linea 6, e siamo presenti a Verona e Padova con dei progetti per le linee tramviarie e filoviarie. Anche su Bergamo stiamo per dare inizio alla fase esecutiva della costruzione della Metrotranvia Bergamo-Villa D’Almè.
Negli ultimi anni MM ha accumulato anche esperienza internazionale nella regione del Medio Oriente e dell’Asia meridionale lavorando attraverso i suoi uffici di Dubai con il supporto dei nostri specialisti di design internazionali dell’headquarter di Milano.
Siamo presenti in India, a Mumbai e Chennai, dove abbiamo progettato alcuni tratti di linea metropolitana sul complesso sistema dell’infrastruttura del trasporto rapido di massa delle 2 metropoli, e siamo presenti nella realizzazione della prima metropolitana di Bogotà in Colombia. Abbiamo partecipato, nel recente passato, a dei progetti in Grecia, a Salonicco, e a Lima in Perù. Inoltre, offriamo dei servizi ingegneristici consulenziali in tutta l’area del Medio Oriente, in particolare per aeroporti e infrastrutture ferroviarie negli Emirati Arabi e a Riad in Arabia Saudita.
Forti di questa vasta esperienza, abbiamo coltivato l’ambizione di partecipare ad uno dei progetti più importanti al mondo, ossia Tel Aviv.
- Parliamo di un’opera gigantesca, 5 volte più grande di M4 di Milano. L’importanza del compito che le viene affidato evidenzia il valore di MM e la sua esperienza sulla direzione e sulla progettazione dei lavori sia in Italia che all’estero. Ci dia qualche dettaglio.
La Linea M1 di Tel Aviv misurerà 85km di lunghezza con 62 stazioni, 2 depositi e collegherà 14 municipalità. La Linea 1 è però solo la tratta più lunga di un Masterplan che ne comprende 3 (M1, M2 e M3), per un totale di 150km di rete sotterranea, 109 stazioni, 24 comuni collegati, 4 depositi, con un costo stimato per l’intera infrastruttura di circa 40 miliardi di euro (di cui circa 20 stimati solo per la M1).
Dopo i megaprogetti in corso in India, Cina e Nord America, il Masterplan di Tel Aviv è il più ambizioso e grande nel mondo.
Le nostre idee innovative sono state molto apprezzate dalla commissione e questo ci ha fatto raggiungere il primo posto nella graduatoria e l’assegnazione del pezzo più rilevante.
- La data della convocazione davanti alla commissione esaminatrice in Israele era la stessa dell’inaugurazione a San Babila della M4 di Milano. Non ha potuto presenziare all’evento milanese, ma avete fatto un collegamento da Tel Aviv. Ci racconti.
La data di convocazione in commissione è stata incerta per qualche settimana così come quella dell’inaugurazione dell’M4 a San Babila. Quando le due date hanno coinciso abbiamo pensato che l’unico modo per cercare di esserci in entrambi gli eventi era quello di proporre all’agenzia NTA di collegarsi con Milano.
Questo ha consentito a noi di sentirci parte di un evento così importante per Milano, ma soprattutto ha dimostrato a NTA che mentre discutevamo su Tel Aviv stavamo consegnando un nuovo tratto di metropolitana a Milano.
Abbiamo quindi dato un esempio di concretezza e questo collegamento ha avuto grande impatto: non dichiaravamo semplicemente di saper fare, ma lo stavamo già facendo.
- In conclusione, possiamo affermare che MM ha conservato il suo legame con Milano, pur essendo presente con tutti questi importanti progetti in giro per il mondo?
Lo spirito è quello di impegnarsi anima e corpo per offrire servizi di qualità alla nostra città, e dall’altro lato, a differenza di quello che storicamente rischia di fare una partecipata, ci impegniamo a non cullarci sugli allori e rimanere entro un perimetro metropolitano.
Il nostro interesse è quello di guardare sempre al mercato internazionale per tenere vive le competenze e sapere in che direzione va il mercato per essere sempre competitivi. Se non si fa questo il rischio e che le prestazioni non siano all’altezza neanche per la nostra città e per i suoi cittadini e city-users.
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