Trasporti

Le low cost diventano grandi: l’ora del lungo raggio

18 Settembre 2017

Il settore dei viaggi aerei a basso prezzo si sta evolvendo velocemente. Confinato fino a qualche anno fa alle tratte a corto raggio, soprattutto per adeguarsi a modelli di esercizio consolidati e soprattutto proficui, negli ultimi anni sono aumentati i vettori che propongono voli intercontinentali. L’ultima arrivata nel settore è easyJet che il 13 settembre ha annunciato l’avvio di un nuovo servizio per consentire ai suoi clienti di volare verso oltre 100 destinazioni in Nord America, Asia e America Latina con voli in coincidenza via Londra Gatwick. Il nuovo servizio chiamato “Worldwide by easyJet” è realizzato in partnership con Norwegian, compagnia low cost norvegese che si sta specializzando sul lungo raggio, Westjet, low cost canadese e Gatwick Connects e i voli a lungo raggio possono essere prenotati direttamente dal sito easyJet.

“Le compagnie aeree tradizionali”, si legge nel comunicato della compagnia britannica, “da tempo garantiscono voli in connessione attraverso costosi e complessi accordi di interlinea e di code-share. Il nuovo servizio propone invece le coincidenze in maniera più semplice ed efficiente attraverso la tecnologia che replica all’interno di un hub virtuale le procedure per i voli in connessione”. Il servizio consente ai passeggeri di acquistare voli in connessione all’aeroporto di Londra Gatwick verso città come New York, Singapore e Buenos Aires”. Il vettore siglerà accordi con altre compagnie aeree e al momento è in fase avanzata di discussione con diversi vettori, tra cui anche quelli in Medio ed Estremo Oriente. Oltre ad aggiungere nuovi partner all’aeroporto di Londra Gatwick, easyJet prevede di estendere i nuovi servizi ad altri aeroporti tra cui Milano Malpensa, Ginevra, Amsterdam, Parigi Charles De Gaulle e Barcellona”.

Oltre alle connessioni dirette, Worldwide by easyJet offrirà la possibilità di acquistare sul sito web anche biglietti di compagnie aeree partner. Tra questi la regionale scozzese Loganair, i cui biglietti saranno in vendita dal prossimo mese. Loganair opera su un network complementare a quello di easyJet e permetterà ai passeggeri di prenotare facilmente voli verso specifiche destinazioni in Scozia. Worldwide by easyJet consente inoltre ai passeggeri di acquistare prosecuzioni, via Londra Gatwick, su altri voli easyJet.

Non ci saranno ripercussioni sulla puntualità e sul modello operativo. Gli aerei continueranno ad effettuare turnaround (rotazioni) in media di 25 minuti e la compagnia non ritarderà i voli per i passeggeri in coincidenza. Sono previste infatti coincidenze minime di 2 ore e 30 minuti, per fare in modo che i passeggeri abbiano tutto il tempo di trasferirsi da un volo all’altro. Se un passeggero dovesse perdere il volo in coincidenza, verrà trasferito sul primo volo disponibile.

easyJet si inserisce in un mercato molto promettente e dove gli  spazi per competere e crescere non mancano (al momento). Da notare che non lo fa direttamente, il che comporterebbe di rivedere profondamente il proprio modello di business e l’intera organizzazione tarata su voli di massimo 2-3 ore, ma in partnership con vettori specializzati.

Nel settore low cost intercontinentale le principali compagnie europee sono Norwegian e l’islandese Wow, mentre in Asia e PAcifico sono attive da tempo Jetstar (controllata da Qantas) e Air Asia X. Quest’ultima dal 2010 aveva provato a collegare la zona del Pacifico (Australia) e del Sud est asiatico con l’Europa, per poi ritirarsi nel 2012. Anche i piani per tornare a collegare Kuala Lumpur con Londra dall’estate 2017, sono stati accantonati, così come quelli per connettere la costa occidentale degli Stati Uniti. Air Asia X ha preferito sperimentare il volo diretto da Osaka a Honolulu oltre ad alimentare l’estesa rete presente in tutta l’Asia, in Australia e in Nuova Zelanda.

@partodomani

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