Trasporti

Rilanciare le imprese marittime tra passaggi generazionali e nuovi investimenti

27 Giugno 2019

La necessità di sviluppare le imprese del cluster marittimo attraverso diverse formule di rilancio, unite anche a diverse impostazioni nelle ottiche finanziatrici, porta a pensare ai nuovi scenari che si stanno imponendo all’orizzonte dei traffici marittimi.

Il baricentro produttivo si è spostato verso l’Asia e la Cina oggi è il secondo partner degli scambi dell’Unione Europea. Il Mediterraneo è quindi di fondamentale importanza per i cinesi. Soltanto nel 2018 i porti italiani hanno gestito 491 milioni di tonnellate di traffico. Con un volume di 109 milioni di tonnellate (+3%), Ro-Ro (traghettamento di autoveicoli) ha realizzato la migliore performance.

Per questo, in occasione della Genoa Shipping Week in corso in questi giorni, il Propeller Club-Port of Genoa ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Il rilancio delle imprese marittime tra passaggi generazionali e nuove soluzioni d’investimento”. A partecipare al dibattito giovani esponenti di famiglie legate al mondo dello shipping, insieme agli esperti del mondo bancario Francesco Velluti, responsabile marketing e rete Intesa Sanpaolo Private Banking, e Massimo Deandreis, direttore generale del Centro studi e ricerche per il mezzogiorno di Intesa Sanpaolo.

Il sistema logistico ligure è la porta di accesso principale ai mercati internazionali. Per il 55% delle imprese intervistate dal Centro studi guidato da Deandreis, Genova rappresenta uno dei due porti più utilizzati per l’import; seguono La Spezia e Venezia. Il dato è inferiore al caso dell’export, ma comunque consistente. Per il 72% delle imprese intervistate, infatti, Genova rappresenta uno dei due porti più utilizzati per l’export. Seguono La Spezia e Venezia. L’81% delle aziende utilizza solo la strada per il trasporto della merce dall’azienda in porto e viceversa. Solo il 19% l’intermodale. Più alta la percentuale “strada – ferro” per la Lombardia (33%). In tutte le regioni più dell’80% delle aziende manifatturiere esternalizza la funzione logistica. Le sfide da affrontare per il futuro richiedono però una maggiore integrazione tra imprese logistiche e manifatturiere per soddisfare il consumatore.

Il porto di Genova in Italia e in Europa ha un ruolo di primo piano. Per esempio, è il primo porto in Italia per traffico container e il dodicesimo porto europeo (oltre 2,6 milioni di TEU pari al 25% del totale del Paese). Non solo, la provincia di Genova è la quarta italiana per numero di imprese con oltre 7.300 unità (8,5% del totale della provincia).

Genova, peraltro, rappresenta la porta d’ingresso per il Sud Europa che ambisce a servire la Svizzera, l’Austria e la Bassa Germania. Il San Gottardo è l’opera più importante del Corridoio Reno-Alpi, tra Rotterdam e Genova, e attraversa un’area economica forte che rappresenta il 16% del Pil dell’UE. Il tunnel fa dei porti Genova e Vado Ligure i nodi di connessione tra l’Europa e l’area del Medio Oriente e del Nord Africa. La nuova linea ad alta velocità, chiamata Terzo Valico, che potenzia i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa, si inserisce nel Corridoio Reno – Alpi che fa parte delle TEN-T core network e collega le regioni europee più densamente popolate e a maggior vocazione industriale. La TAV Torino-Milano che rientra nel progetto che coinvolge il nuovo asse ferroviario tra Italia e Francia e, più nello specifico, tra Lione e Torino per poi raggiungere Milano, è una linea mista con specifiche tecniche d’interoperabilità per il trasporto merci e passeggeri.

Il porto è al servizio di un’area dal potenziale produttivo molto ampio. La Liguria, per esempio, genera un import-export pari a €10,4 mld, ma l’area servita dal porto (Intero Nord Ovest) ne genera oltre 87.

Il passaggio generazionale è un evento difficile da gestire per l’80% degli imprenditori e ne sono coinvolti 60-80.000 l’anno. Mediamente solo il 30%delle imprese supera con successo il primo passaggio generazionale ed il 13% arriva alla terza generazione. È quindi un momento molto delicato per tutti. La tavola rotonda alla Genoa Shipping Week è stata un’occasione per presentare gli strumenti dedicati a questo tipo di clientela, come quelli per la tutela il trasferimento della ricchezza personale e aziendale (polizze, trust, holding di famiglia), soluzioni per supportare la crescita e la capitalizzazione del valore dell’azienda e la discontinuità aziendale (Private Equity, M&A, Lending).

«La nostra società è la prima banca per la clientela private, da sempre attenta anche al mondo degli imprenditori, con cui sarà possibile rafforzare le relazioni esistenti e svilupparne di nuove, attraverso incontri favorevoli all’instaurazione di rapporti personali e professionali», commenta Francesco Velluti di Intesa Sanpaolo Private Banking. «Siamo orgogliosi di poter accompagnare una manifestazione così prestigiosa, che parla della città, delle attività legate alla cantieristica ed alla navigazione: queste occasioni permettono di rinsaldare ancora di più il legame con un ambiente ricco di storie di successo, di capacità imprenditoriali e di grande determinazione. Tutti valori nei quali ci riconosciamo pienamente».

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