Governo

E’ qui la festa?

17 Dicembre 2014

Metti che hai le pezze al culo e la fila dei creditori fuori dalla porta, quale idea migliore che non organizzare una magnifica festa per celebrare la tua voglia di ripartire e gridare al mondo che ce la puoi fare? Che non sei il fallito pezzente che la fredda analisi dei tuoi conti suggerirebbe, ma che in realtà sotto la coltre putrida della decadenza apparente c’è un’araba fenice (che vi sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa) pronta a spiccare il volo?

Lo so messa così sembra brutale, e comprendo perfettamente le ragioni di chi non vuole arrendersi all’idea che il declino del nostro paese possa essere una prospettiva reversibile e non una condanna senza appello.

Comprendo che è importante anche dirsi che ce la possiamo fare, soprattutto quando le probabilità di farcela sono scarse. Se stai motivando una squadretta di schiappe è indispensabile trasmettere la visione, il sogno, che induca tutti a dare il massimo. Che la menzogna consapevole può essere un incentivo efficace e si può addolcire con immagini tipo “gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

Ma l’Italia non è una squadretta di schiappe.  Capisco anche che chi vive di consenso certe sparate debba farle  perché portano un dividendo immediato a fronte di un investimento futuro che si fa sempre in tempo a rimangiarsi, ma bisogna fare attenzione perché col passare del tempo  si restringe la forbice tra gli annunci con le gambe corte e la disponibilità dei cittadini a concedere proroghe, rinvii ed aperture di credito.

Insomma, sono disposto a capire tutto e tutti, ma non a credere che l’ottimismo della volontà, per quanto utile elemento di motivazione, possa sostituire l’olio di gomito: per una sera può andar bene fare baldoria, l’importante è sedersi al mattino, davanti al prospetto da ragioniere e stabilire senza ombra di dubbio chi paga il conto e come.

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.