Trasporti
Aeroporto Berlino senza pace. Le macchine a raggi X danno scosse elettriche
Non c’è pace all’aeroporto di Berlino. A due mesi dall’apertura del nuovo scalo Brandeburgo, come noto avvenuta con nove anni di ritardo e con costi lievitati di qualche miliardo di euro, i sindacati hanno chiesto di chiudere il terminal T1 e fare una manutenzione straordinaria. In meno di sessanta giorni si sono moltiplicati i casi di scosse elettriche al personale, tanto forti che in alcuni casi sono dovuti intervenire i medici e in altri i colpiti sono finiti in ospedale.
Il quotidiano Berliner Zeitung ha sollevato il caso ai primi di gennaio ascoltando il responsabile del sindacato Verdi secondo cui i dipendenti di Securitas, l’azienda a cui è affidata la sicurezza ai varchi subiscono ripetutamente scosse elettriche dalle apparecchiature di controllo. Gli incidenti di questo tipo sono in aumento, ha spiegato Benjamin Roscher del sindacato Verdi. Solo il 6 gennaio ci sono stati 11 casi documentati e le operazioni di soccorso sono state necessarie quattro volte. In totale, sono stati registrati più di 60 incidenti di questo tipo. La polizia federale ha confermato l’esistenza di problemi con le cariche elettrostatiche. Secondo il sindacalista i casi potrebbero essere in realtà molti di più e riporta che alcuni dipendenti prendono la scossa più volte durante lo stesso turno di lavoro.
Il personale di sicurezza della Securitas riferisce di forti dolori, intorpidimento e sonnolenza dovuti alle scosse elettriche, ha detto il sindacalista.
“Le persone ferite hanno dovuto essere trasportate più volte in ambulanza negli ospedali circostanti. I medici curanti hanno attestato che alcune delle persone colpite non erano in grado di lavorare a causa delle scosse elettriche e hanno scritto i loro colleghi malati”. Gli incidenti si verificano ai controlli dei bagaglio a mano nel Terminal 1, inaugurato a fine ottobre e completamente aperto dal 10 novembre. La causa sono le scariche elettrostatiche, che in genere non provocano lesioni ma al massimo movimenti involontari degli arti.
Le scosse avvengono su macchine a raggi X in cui il bagaglio a mano viene trasportato su un nastro trasportatore. Il sindacalista riferisce che non tutti i sistemi di controllo dei bagagli emettono scosse elettriche, sicuramente quelli dell’atrio principale del T1 e quelli dell’ala adiacente. Non è escluso che pure i passeggeri possano ricevere delle scosse.
Intanto è stata fatta una perizia sulle apparecchiature con risultato negativo, tutte risultano conformi agli standard. Il personale, dopo i primi casi segnalati a dicembre, è stato dotato di tappetini e di portachiavi antistatici e sono state date istruzioni per ridurre il rischio di scariche elettrostatiche.
Il sindacato però riferisce che non ci sono stati grandi miglioramenti e chiede l’interruzione del lavoro sugli apparecchi interessati fino a quando la causa tecnica dell’incidente sul lavoro non sarà stata individuata ed eliminata in modo inequivocabile. Il sindacato ha chiesto inoltre la chiusura del terminal fino a quando il problema non è stato risolto. Con il vecchio aeroporto di Schönefeld, ci sono molte capacità alternative disponibili, afferma Roscher. A causa del numero già molto basso di passeggeri, l’interruzione delle attività di controllo nel Terminal 1 non comporterebbe nemmeno restrizioni al traffico aereo.
Una richiesta che ha avuto l’effetto di smuovere il gestore dell’aeroporto. Flughafen Berlin Brandenburg GmbH (FBB) era rimasta in disparte dando l’idea che il problema fosse una mera rivendicazione sindacale con l’azienda. “FBB è in stretto contatto con la Polizia Federale da quando è aumentata la presenza di scariche elettrostatiche”, si legge in una nota. “Sappiamo quindi che le autorità competenti della Polizia Federale hanno adottato varie misure che hanno già portato a una significativa riduzione delle scariche elettrostatiche. FBB presume che tali incidenti possano essere evitati in futuro seguendo le procedure e le precauzioni appropriate durante i controlli di sicurezza. In questo contesto, non è necessario sospendere i controlli di sicurezza al BER Terminal 1”.
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