Trasporti
A strisce vuol dire vacanze
Agli antipodi insinuano sia la livrea più brutta mai creata per degli aerei. Le strisce colorate applicate alle fusoliere da Condor segnano un approccio radicalmente nuovo nella comunicazione. A un primo sguardo sono impressionanti, gli aerei sembrano vestiti con dei pigiamini, ma è il riflesso condizionato della mancanza di abitudine. In seconda battuta, le associazioni finiscono per portare la mente alle vacanze e alla libertà. Ai bambini, poi, piaceranno da morire.
Condor è il principale operatore charter tedesco e uno dei maggiori in Europa, è attivo dal 1956 ed è sopravvissuto negli anni al calo drastico della domanda dopo l’11 settembre 2001 e al fallimento nel 2019 di Thomas Cook, la secolare agenzia di viaggi inglese che deteneva la maggioranza delle azioni. Nei giorni scorsi ha presentato la nuova livrea che risponde a un concetto preciso: associare Condor all’idea di vacanza. La compagnia lo dichiara apertamente:
La strada giusta può essere trovata solo con un obiettivo in mente. Per noi, questo obiettivo è chiaro dal 1956: la tua vacanza dovrebbe iniziare con noi a bordo! Come raggiungiamo questo obiettivo? Con una bussola su cui puoi sempre fare affidamento: la nostra passione. Amiamo ciò che facciamo dal primo giorno e ogni giorno successivo. Questo è il motivo per cui siamo la compagnia aerea per le vacanze più popolare della Germania anche adesso. Siamo orgogliosi della nostra storia come ideatori del volo per le vacanze? Assolutamente. Guardare la nostra bussola ci mostrerà sempre la strada per il futuro. E, naturalmente, vogliamo continuare ad essere la tua compagnia aerea più popolare per le vacanze. Ecco perché prosperiamo ogni giorno con molte ispirazioni per questi sviluppi. Il mondo in cui viaggiamo, le vette che saliamo e soprattutto voi, nostri ospiti. Il luccichio nei tuoi occhi, l’attesa della tua vacanza e i ricordi inestimabili del periodo più bello dell’anno, rendono speciale ogni volo. È così che vogliamo ispirarti; con la nostra unicità! Iniziamo ora insieme il nostro futuro!
In queste poche parole c’è tutta la consapevolezza di chi è Condor, di cosa fa e di come farlo. La compagnia aerea non porta uomini e donne d’affari in giro per il mondo, piuttosto famiglie e coppie dalle fredde brughiere tedesche alle assolate spiagge di Grecia e Spagna o alle città nordamericane. Più che in giacca e cravatta o in tailleur a bordo degli aerei Condor è probabile incontrare persone in calzoncini corti e maglietta.
Da qui, secondo me, prende corpo l’idea che ha portato a definire il marketing prima, lo stile grafico, i colori e infine le livree degli aerei. Le strisce, come richiama giustamente lo slogan della compagnia aerea, ricordano le vacanze. Se ci soffermiamo a rifletterci per un momento, è esattamente così: la nostra testa, del resto funziona per associazioni. Ciò che è completamente nuovo, sia un’idea o un’espressione artistica o una visualizzazione, tende a spaventarci e molto probabilmente lo rifiutiamo. Se invece la medesima proposta ha dei riferimenti con oggetti, pensieri, opere già realizzate in passato e in qualche modo assimilate nel contesto e quindi nella nostra mappa concettuale, la accetteremo di buon grado o, quanto meno, sarà più difficile respingerla in blocco.
Pensiamo ora alle strisce colorate su fondo bianco, cosa ci ricordano? Le sdraio sulla spiaggia, i costumi da bagno di inizio Novecento, i teli mare, chi non ne ha avuto uno a strisce alzi la mano. Condor ci gioca con questo concetto delle strisce addirittura ne suggerisce nuove interpretazioni, sempre per tornare con un pizzico di malizia all’associazione che vuole affermare:
Le vacanze sono a strisce. E Condor è vacanza.
Ombrelloni, teli mare, gelaterie… chi non li ama e le righe ti faranno sorridere. Rappresentano la semplicità, la libertà di vivere il mondo, la dolce brezza tra i capelli, il sole sul viso e ora Condor. In futuro anche la nostra flotta sarà in questo nuovo design. Per decenni, le strisce hanno avuto un significato nel nostro modo di vivere. Senza tempo, elegante e riconoscibile, proprio come noi.
Riconoscibile e ariosa certo, ma elegante? Qualcuno obietta e storce il naso di fronte all’immagine delle strisce colorate sugli aerei. Anche qui, a mio avviso è soprattutto una questione di abitudine. Parlare di viaggi in aereo significa inevitabilmente, ancor oggi, attivare il luogo comune per cui a salire a bordo siano le classi benestanti, i ricchi o le persone d’affari, l’associazione mentale primigenia è che gli aeroporti siano frequentati da attrici, politici, e capitani d’impresa. Questo era il panorama negli anni Sessanta, lentamente cambiato nei due decenni successivi dopo l’introduzione del Boeing 747 il velivolo che ha democratizzato il trasporto aereo e letteralmente rivoluzionato con la liberalizzazione dei cieli tra la fine degli anni Ottanta e la metà dei Novanta. Al giorno d’oggi, nonostante la pandemia e la guerra, volare è un’esperienza di massa. I ricchi si spostano in yacht o direttamente su jet privati, e infatti proliferano le compagnie che offrono questo genere di servizi a chi non può permettersi di mantenere un aereo, ma considera anche solo la business class una tradotta che obbliga a indiscreta e indesiderata promiscuità.
Che poi, il concetto di eleganza risulta quanto meno astratto se togliamo ogni connessione con la cultura di riferimento. Quindi l’idea di eleganza assume sfumature ed espressioni diverse in Giappone o in Germania, in Mongolia o in Bolivia. Siamo abituati a vedere le fusoliere degli aerei dipinte di bianco e con poche linee sottili colorate e disposte in senso longitudinale e associamo a questi schemi l’idea di eleganza che, come abbiamo visto sopra, riconduce a un periodo del traporto aereo tramontato da tempo, ma ancora resistente nel nostro immaginario. Le strisce parallele verticali ci spiazzano. Ancora una volta, è un riflesso condizionato, per di più occidentale. In Thailandia o in India gli aerei delle compagnie di bandiera sono molto più colorati di quelli americani o europei, così in Cina dove compaiono disegni e pittogrammi. In Australia, Qantas ha dipinto alcuni aerei con forme e disegni riconducibili all’arte aborigena. Senza contare che negli ultimi due decenni le compagnie Low Cost hanno cercato di distinguersi da quelle Legacy, scegliendo tinte forti e uniformi, Ryanair su tutte, ma anche Wizzair, easyJet, per arrivare alla defunta WOW, compagnia islandese riconoscibile dal fucsia abbagliante con cui aveva colorato gli aerei e le divise del personale di bordo.
Condor è perfettamente consapevole di questo fenomeno. Sa chi è, sa cosa fa e sa per chi lo fa. In passato ha avuto livree molto tradizionali, ora ha deciso di fare un passo avanti, di essere immediatamente riconoscibile – e scommetto ci riuscirà – di osare fino al punto di pretendere di essere associata ogni qual volta scorgeremo un decoro a strisce azzurre, verdi, rosse, arancioni o beige su fondo bianco. Sono i colori che riceverà la flotta di 49 aerei da qui al 2024 e corrispondono a mare, isole, passione, sole e spiagge.
Ultima considerazione, a noi adulti può lasciare perplessi, ai bambini quest’idea degli aerei a strisce piace a prima vista. Ricorda i fumetti e il mondo fantastico della loro infanzia. Ho fatto un test su mia figlia di dieci anni per vedere l’effetto. La risposta è stata un’esclamazione: “Bello! Papà, quando ci viaggiamo anche noi?”
Articolo originariamente pubblicato sul blog partodomani.it
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