Terzo Settore

Ventitré milioni per il terzo settore dal Fondo di Beneficienza di Intesa Sp

10 Aprile 2024

Il 15 per cento rispetto al 2023, ben 23,4 milioni di euro in totale da erogare al terzo settore. Sono le risorse che il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla presidenza della Banca, mette in campo per progetti sociali. Negli ultimi cinque anni il Fondo di Beneficenza ha erogato 77,6 milioni di euro sostenendo 3.855 progetti con beneficiari persone e famiglie in difficoltà, giovani, donne, per colmare il divario educativo e digitale e fornire una risposta concreta alle crescenti disuguaglianze.

La povertà assoluta ha raggiunto il record storico in Italia. Secondo gli ultimi dati Istat, oltre 2 milioni e 234mila famiglie (l’8,5 per cento del totale) non riescono a pagare la spesa, l’affitto, le bollette e le cure mediche. Si tratta di una vera e propria emergenza sociale che colpisce soprattutto i giovani, specie se con figli e con lavori precari. Nonostante l’incremento del numero degli occupati, cresce il fenomeno dei cosiddetti working poor, con il 70 per cento degli occupati che è convinto di avere bisogno di una mensilità aggiuntiva per affrontare il costo della vita che, a causa dell’inflazione, è salito alle stelle. L’ascensore sociale che ha funzionato negli anni ‘80 e ‘90 è bloccato.

«Intesa Sanpaolo è un’istituzione che non ha eguali per il suo contributo verso le comunità. Il Fondo di Beneficenza contribuisce da tempo a questo obiettivo e anche nel 2024 concentrerà le risorse, oltre 23 milioni di euro, per ridurre i divari sociali, educativi e digitali che limitano il pieno sviluppo del Paese e delle persone. Un impegno che trova fondamento degli ottimi risultati della Banca, la quale destina parte dei suoi utili alla solidarietà e alla beneficenza», commenta Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo.

Le tre tematiche prioritarie di intervento, come stabilito dalle linee guida per il biennio 2023-2024 del fondo sono il supporto a donne e a minori vittime di violenza, la lotta alla povertà educativa e al divario digitale e il sostegno ai NEET (giovani che non studiano né lavorano) e agli ELET (giovani che abbandonano presto la scuola o le attività di formazione).

Nel 2023 sono stati erogati circa 18,9 milioni di euro con 912 mila beneficiari diretti, in prevalenza sul territorio nazionale (il 90 per cento del totale), il 47 per cento al Nord, il 26 per cento al Centro, il 27 per cento al Sud e nelle Isole. Con 2.272 progetti valutati il Fondo si conferma un punto di riferimento nell’ambito della filantropia in Italia. Tra i principali focus anche il sostegno alle persone colpite da gravi catastrofi naturali in Italia e nel mondo, tra cui il terremoto in Turchia e Siria a febbraio, l’alluvione in Emilia-Romagna a maggio e il terremoto in Marocco a settembre. In Ucraina il Fondo ha confermato, per il secondo anno, il supporto a Medici Senza Frontiere (MSF) e Soleterre Strategie di Pace con un impegno complessivo di 349.000 euro volto a mitigare gli effetti del conflitto dal punto di vista sanitario e psicologico. Importante anche l’attività di contrasto alla povertà nel mondo con interventi in Paesi con un Indice di Sviluppo Umano basso o medio e in Paesi poveri o emergenti colpiti da calamità naturali.

Tra le novità del biennio 2023/2024 anche il progetto di analisi dell’impatto economico dell’attività del Fondo di Beneficenza realizzato con Altis Advisory, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che si è concretizzato nell’ideazione e individuazione dell’Indice del Valore Economico Generato secondo il quale le erogazioni del Fondo generano un effetto moltiplicatore “quattro” del valore sociale ed economico dei beni e servizi resi dagli Enti del Terzo Settore (ETS).

Le liberalità erogate dal Fondo si traducono in beni e servizi offerti gratuitamente alla comunità, che generano effetti che vanno oltre i risultati diretti delle attività. Confermati i requisiti, i tempi e le modalità di presentazione delle richieste di contributo, liberalità a fondo perduto che la Banca eroga a progetti particolarmente meritevoli. I progetti vengono individuati attraverso un processo di selezione che tiene conto del loro impatto sociale e del track record dell’ente.

Le candidature dei progetti sono da presentare attraverso la piattaforma del Fondo.

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