Beni comuni

Fondazione Cariplo, 152 milioni per il non profit nel 2016

10 Febbraio 2016

Una missione che dura da venticinque anni, da festeggiare il 16 dicembre di quest’anno, quella di Fondazione Cariplo, che mette a disposizione le proprie risorse, a livello economico e progettuale, per aiutare gli enti non profit a realizzare iniziative nell’interesse collettivo. La Fondazione, dunque, agisce in base al principio di sussidiarietà, che prevede non di sostituirsi, ma di affiancare le organizzazioni della società civile che operano per il bene pubblico.

L’impegno concreto di Fondazione Cariplo sul territorio, in questi venticinque anni, ha portato alla realizzazione di circa trenta mila iniziative di enti non profit, a fronte di un budget complessivo di 2,8 miliardi di euro. Con più di mille progetti realizzati ogni anno per una media di 110 milioni di euro ad annualità, la Fondazione è la principale organizzazione filantropica in Italia, ma anche una tra le prime in Europa.

Ecco gli interventi e i budget che sono stati messi in campo dal 1991 ad oggi:

  • Ambiente: 1.835 progetti per un totale di 145 milioni di euro;
  • Arte e Cultura: 11.212 progetti per un totale di 948,4 milioni di euro;
  • Ricerca scientifica: 1.764 progetti per un totale di 421 milioni di euro;
  • Sociale/Servizi alla Persona: 14.094 progetti per un totale di 955 milioni di euro.

A tutto ciò si aggiungono quasi 800 progetti per 368 milioni di euro che la Fondazione ha donato alle quindici Fondazioni di Comunità per favorirne la costituzione e supportarne l’attività erogativa sul territorio.

E le risorse da destinare all’attività filantropica per il 2016 dimostrano l’impegno e la continuità del lavoro svolto dalla Fondazione in oltre vent’anni. Ben 152 milioni di euro verranno, infatti, destinati al sostegno di progetti di enti non profit nel campo dell’arte e della cultura, per le attività nel settore ambientale, per il sociale e per la ricerca scientifica. Un budget importante e reso disponibile ancora una volta dalla buona gestione del patrimonio, che oggi si attesta ad oltre 8 miliardi di euro.

I 152 milioni di euro verrano così suddivisi:

  • 11,2 milioni di euro per il sostegno a progetti in campo ambientale;
  • 30 milioni di euro per il sostegno a progetti per l’arte e della cultura;
  • 45,4 milioni di euro per il sostegno ai servizi alla persona e volontariato;
  • 22,6 milioni di euro per il sostegno a progetti per la ricerca scientifica;
  • 43 milioni di euro altri settori ed attività.

Da segnalare quest’anno, oltre ai bandi, un’importante novità: quattro programmi che interessano le periferie, il recupero delle aree interne, l’impresa sociale e l’occupazione giovanile, con la nascita della Job Factory della Fondazione che prenderà il via a Milano durante la primavera.

Ecco di cosa si occuperanno le nuove iniziative intersettoriali:

  • Periferie sociali: un progetto che punta a migliorare la qualità della vita nelle periferie attraverso la riqualificazione urbanistico-architettonica-ambientale, il rafforzamento della coesione sociale in zone degradate, lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale e culturale, l’attenzione ai beni comuni e all’ambiente;
  • (De) centrando: un progetto per riattivare le aree interne, in particolar modo montane, caratterizzate da spopolamento e abbandono, con azioni di potenziamento e innovazione delle filiere tipiche (agricoltura, allevamento, turismo) che siano in grado di facilitare la creazione di nuovi posti di lavoro, specie per i giovani, passando per la valorizzazione dei patrimoni culturali materiali e immateriali, la prevenzione del rischio idrogeologico e il miglioramento della qualità della vita;
  • Job Factory: la creazione di un hub a partire da un luogo fisico, che attraverso la rete di Fondazione Cariplo contribuisca a generare occupazione per i giovani; un incontro di saperi tra PMI e grandi aziende, imprese sociali, imprese culturali, scuole, università, enti di formazione, fablab, incubatori/acceleratori.
  • Innovazione sociale, capacity building del Terzo Settore e Impact investing: se efficacemente sostenuti, il Terzo Settore e i nuovi soggetti che si affacciano nel campo dell’imprenditoria sociale potrebbero promuovere un processo di ammodernamento e innovazione. La finanza sociale/impact investing potrebbe supportare un ecosistema di imprenditoria sociale fortemente orientato all’innovazione applicata ai campi del welfare, della cultura e dell’ambiente.

Le presentazioni dei bandi si svolgeranno in diretta streaming lunedì 15 e martedì 16 febbraio, una modalità che, peraltro, ha permesso alla Fondazione una riduzione delle emissioni prodotte.

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