Professioni
Tra gli studi legali aumentano le fusioni alla ricerca di nuove competenze
Gli Avvocati si adeguano ad una richiesta multidisciplinare per un servizio ai clienti a largo spettro
Dopo le tante fusioni ed acquisizioni registrate tra studi professionali di dottori commercialisti e consulenti del lavoro, ora è il turno degli avvocati, di provare ad allargare la propria prospettiva, cercando di integrare sempre di più le proprie competenze con quelle specialistiche a vario titolo di altri addetti ai lavori, per fronteggiare le tante e variegate richieste di una clientela che diviene ogni giorno più esigente. L’intento dei piccoli studi legali, soprattutto, è quello di interagire nel modo più incisivo possibile con realtà multidisciplinari e competenze aggiornate, per accrescere la competitività nello scenario italiano ed internazionale. La peculiare differenza tra il mondo forense e quello dei dottori commercialisti, è rappresentata da una oculatezza nelle strategie di fusione, che per gli avvocati, segue, inevitabilmente, tempistiche e step diversi, e meno radicali, prediligendo operazioni progressive, basate sulle analisi approfondite dei risultati raggiunti a vantaggio dei propri clienti. Secondo quanto riferisce l’avvocato Vinicio Nardo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, ogni operazione di aggregazione, fusione o formazione di società tra avvocati, rappresenta un passaggio assai delicato.
In primis, perché il rapporto che si instaura tra un legale ed il proprio cliente, è fortemente personale e basato su un mandato fiduciario individuale che, per aspetti di particolare riservatezza, gli stessi avvocati, non intendono condividere con altri, nel pieno rispetto del proprio codice deontologico.
In secundis, perché le attività legali assumono connotazioni molto meno schematiche di quelle che svolgono, normalmente, i dottori commercialisti o i consulenti del lavoro, i quali espletano servizi perlopiù riferibili alla contabilità. Considerata la velocità vorticosa con cui mutano le esigenze di mercato, divenendo sempre più complesse, gli avvocati non possono esimersi dall’affrontare una vera e propria rivoluzione di costumi e culturale, conferendo alla toga una identità sempre più completa e multiforme. Avvalendosi, come già previsto dalla legge forense, della possibilità di creare società tra avvocati. Le difficoltà sono rappresentate dal pericolo di sovrapposizione delle attività svolte tra i protagonisti del progetto di fusione stessa. Tenendo presente che i servizi multidisciplinari offerti da diversi studi professionali legali e fiscali, producono nel cliente, un beneficio in termini di sicurezza e voglia di sperimentare una consulenza esclusiva, pur dovendo confrontarsi con un confuso, si spera non per molto, iter normativo a riguardo, che rischia di arrestare un importante canale di sviluppo professionale ed economico per il futuro.
Devi fare login per commentare
Accedi