Previdenza

UniCredit aderisce al bando “RiParto”: nuove iniziative di welfare per le mamme lavoratrici

Le madri lavoratrici in Italia affrontano difficoltà nel bilanciare lavoro e famiglia, con alti tassi di dimissioni post-maternità e disparità regionali. Il bando RiParto supporta le aziende nell’introdurre nuovi progetti di welfare

24 Dicembre 2024

In Italia non facciamo figli. Il 2023 ha registrato un nuovo minimo storico delle nascite ormai stabilmente ferme sotto le 400mila unità, con un calo del 3,6 per cento rispetto all’anno precedente. Le donne scelgono di non avere figli o ne hanno meno di quanti ne vorrebbero: nella popolazione femminile in età fertile, convenzionalmente definita tra i 15 e i 49 anni, il numero medio di figli per donna, infatti, è di 1,20, mostrando una flessione rispetto al 2022 (1,24). L’Italia è anche il paese europeo con la più alta età media delle donne al momento della nascita del primo figlio (31,6 anni), con una percentuale rilevante di primi nati da mamme over 40 (8,9%, tasso inferiore solo a quello della Spagna).

Una madre su cinque, inoltre, nel nostro paese, lascia il mercato del lavoro dopo la nascita del primo figlio. Le difficoltà nel bilanciare responsabilità familiari e professionali sono tra le principali cause di abbandono del lavoro da parte delle donne. Nel 2020, il 38 per cento delle motivazioni per le dimissioni volontarie delle madri era legato alla mancanza di servizi di cura adeguati, mentre il 20 per cento era dovuto a problematiche organizzative sul posto di lavoro. Un fenomeno che avviene più al Sud e più per le meno istruite, come conferma il rapporto del 2024 ‘Equilibriste’ di Save The Children citando dati Inapp.

Per spingere le aziende a introdurre nuovi progetti di welfare, sostenere le madri che ritornano al lavoro dopo la gravidanza e promuove l’equilibrio tra vita privata e lavoro, il ministero per le politiche della famiglia ha indetto il bando #RiParto.

Tra la aziende che hanno scelto di aderire al programma c’è anche UniCredit, per cui l’equilibrio tra vita professionale e personale è uno degli obiettivi strategici.

A partire dal 2025, UniCredit introdurrà nuovi servizi di welfare dedicati alle neo-mamme. Tra le novità principali, un voucher una tantum fino a 1.000 euro per il rimborso di spese legate al baby-sitting e agli asili nido. Sarà inoltre disponibile un nuovo canale online che offrirà accesso a servizi come supporto psicologico, consulenza ostetrica e pedagogica, oltre a sessioni di career counseling per facilitare il reinserimento lavorativo.

In Italia si parla sempre di crisi delle nascite ma non si dedica sufficiente attenzione alle condizioni concrete di vita delle madri sulle quali grava la quasi totalità del lavoro di cura. Le donne non sono ancora messe nelle condizioni migliori per poter scegliere di avere un figlio e quando scelgono di averlo, troppo spesso, sono costrette a rinunciare al lavoro.

L’iniziativa della banca si inserisce all’interno del programma aziendale Welfare Reconnect, il piano di UniCredit dedicato al benessere dei dipendenti. L’offerta punta a sostenere il potere d’acquisto, ridurre le disuguaglianze di genere e migliorare la conciliazione tra vita privata e lavoro, promuovendo un benessere individuale e collettivo.

Welfare Reconnect si articola su tre pilastri principali: potere d’acquisto, education e well-being. Il programma riflette l’impegno di UniCredit verso un modello di welfare integrato, in grado di generare benefici non solo per i dipendenti, ma anche per le loro famiglie e per le comunità. Tra le iniziative già avviate figurano soluzioni dedicate alla genitorialità e al caregiving.

Questo approccio nasce da un costante dialogo con la commissione Welfare e le organizzazioni sindacali, e ha ottenuto importanti riconoscimenti esterni, tra cui l’MF Innovation Award, l’HRC Award e il Global Welfare Score 2024. UniCredit conferma così la sua volontà di investire nel benessere delle persone, ponendo il welfare aziendale al centro della propria strategia.

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