Previdenza

INPS, “sbagliata” per eccesso l’aliquota 2015 per la gestione separata

28 Agosto 2015

Il professionista iscritto alla Gestione Separata che oggi decida di consultare il proprio estratto conto contributivo dal portale INPS troverà la sgradita sorpresa di vedersi attribuita per il 2015 un’aliquota contributiva pari al 30,72%.  La cosa, prontamente segnalataci in questi giorni da un nostro socio, lascia interdetti in relazione al fatto che, come recepito dalla circolare 58 – 11/03/2015, l’aliquota dovrebbe attestarsi quest’anno sul già gravoso 27,72%.

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Recita la circolare:

L’art. 10-bis del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 142, – cd Milleproroghe – convertito dalla legge 27 febbraio 2015 n. 11, pubblicata sulla GU n. 49 del 28 febbraio 2015, ha sostituito il primo periodo dell’art. 1, comma 744, della legge 147/2013 e variato quanto già previsto dall’art. 1, comma 79, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 (s.m.i.). Conseguentemente ai lavoratori autonomi, titolari di partita IVA, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. 335/95, per l’anno 2014 e 2015 si applica l’aliquota contributiva del 27%, per l’anno 2016 si applica l’aliquota contributiva del 28% e per l’anno 2017 del 29%.

Delle due l’una: o sul portale INPS i coefficienti non sono stati adeguati alla circolare o ci attribuiscono l’aliquota di “Collaboratori e figure assimilate”.

Sapevamo che l’autunno ci avrebbe di nuovo visti impegnati a contrastare gli aumenti contributivi per gli anni a venire, ma qui non ci si può distrarre un momento!

Chiediamo all’INPS di intervenire, grazie.

(FEDERICO FISCHANGER) 

 

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