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Parte il progetto di Gucci e Intesa Sanpaolo per le filiere sostenibili
Se non si tutelano le filiere produttive, per il made in Italy saranno problemi. Così, questa mattina è stato annunciato che i fornitori che fanno parte della filiera di Gucci potranno beneficiare di linee di finanziamento «per la transizione sostenibile, ambientale e sociale, del proprio business in linea con le priorità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)».
Il progetto è unico in Italia. «Diamo inizio a un nuovo capitolo che consolida il nostro impegno verso pratiche etiche e responsabili lungo tutta la filiera», ha spiegato il presidente e ceo di Gucci Marco Bizzarri. «Lo sviluppo economico è legato al rispetto dei criteri di impatto ambientale, dell’inclusione sociale e della valorizzazione del capitale umano», ha commentato Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo.
La maison fiorentina del lusso e l’istituto bancario hanno siglato un accordo che pone l’obiettivo di supportare le aziende della filiera Gucci a intraprendere un percorso di miglioramento della propria sostenibilità sociale e ambientale attraverso l’attuazione di azioni e interventi concreti. Le eccellenze della filiera Gucci potranno accedere a linee di finanziamento ad hoc introdotte da Intesa Sanpaolo, nella formula S-Loan e ispirate a indicatori Esg, con l’obiettivo di perseguire obiettivi cruciali quali l’efficientamento e risparmio energetico; l’introduzione di progetti di mobilità, logistica green; lo sviluppo di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile; l’adeguamento dei modelli di business per favorire lo sviluppo dell’economia circolare; l’attivazione di iniziative volte a promuovere il tasso di occupazione femminile in azienda e supportare la crescita professionale attraverso la creazione di percorsi di formazione e acquisizione di nuove competenze.
Inoltre, tra gli obiettivi rientrano la definizione e implementazione di policy e strumenti di welfare volti a garantire la parità e ridurre il gap di genere (opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, politiche di conciliazione vita-lavoro, tutela della maternità) e l’adozione di un sistema trasparente di certificazione delle parità di genere e attivazione di iniziative volte a sviluppare e aumentare la consapevolezza in merito all’uguaglianza di genere.
«Siamo orgogliosi di inaugurare oggi con Intesa Sanpaolo il primo accordo di filiera per il settore della moda – commenta Marco Bizzarri – che consentirà all’ecosistema Gucci di fare un passo ulteriore verso la rivoluzione sostenibile del business. Si tratta di un passo importante, perché solo insieme, pubblico e privato, grandi aziende e pmi, possiamo raggiungere obiettivi critici per la società e per l’Italia, in linea con gli obiettivi auspicati dal Piano nazionale resistenza e resilienza». Secondo Bizzarri il progetto è pionieristico: «tutto quello che abbiamo sempre sperato di realizzare, come imprese, per favorire l’obiettivo di una società più giusta è adesso a portata di mano. La sostenibilità sociale e ambientale è un dovere: carbon neutrality, pari opportunità sono parte di un’unica infrastruttura, ragionando – come è necessario in una logica di sistema-Paese».
Unendo le loro forze e rispettive competenze, che ne fanno due punti di riferimento nei rispettivi settori, Gucci e Intesa Sanpaolo intendono così avviare un modello innovativo di supporto alle eccellenze produttive del made in Italy che, facendo parte della filiera di Gucci, potranno autonomamente beneficiare di un accesso al credito facilitato, a condizioni migliori, e avviare un proprio percorso di evoluzione industriale in accordo con i principi di rivoluzione verde e transizione ecologica sostenuti dal piano nazionale.
«L’accordo firmato oggi con una grande impresa di eccellenza come Gucci – osserva Carlo Messina – rappresenta un nuovo rapporto tra banca impresa e filiera di riferimento, basato sulla sostenibilità, che lanciamo per primi in una fase di svolta per il nostro Paese rappresentato dall’arrivo dei Fondi del programma Ngeu. Intesa Sanpaolo conferma la sua attenzione agli investimenti green, allo sviluppo di modelli basati sulla circolarità: la nostra attenzione trova oggi un nuovo modello applicativo basato sul punto di forza del nostro sistema produttivo, quello delle filiere, da tempo al centro dei nostri programmi di sostegno per le imprese. Lo facciamo con Gucci già partner in una collaborazione di successo, certi di poter superare insieme nuove sfide. Il nostro gruppo è convinto di come lo sviluppo economico possa avere prospettive sane quando ha come riferimenti la cura all’impatto ambientale, l’inclusione sociale, la valorizzazione del capitale umano».
Alla base dell’accordo annunciato oggi, c’è il modello di partnership già avviato nel 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19 attraverso il programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo, volto a sostenere lo sviluppo e la valorizzazione dei fornitori della filiera Gucci e del contesto industriale nel quale operano, riconoscendo loro importanti vantaggi sul costo e sull’accessibilità del credito per effetto della condivisione del merito di credito con l’azienda capofiliera.
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