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La Federlazio di Latina si rinnova. E riparte, nonostante tutto

16 Luglio 2019

In passato c’è stata qualche turbolenza, ma la nomina di Claudio Malagola a direttore di Federlazio, esatto un anno fa, ha ridato equilibrio a tutta l’Associazione, provinciale e regionale. Lo ha dimostrato l’affetto di tanti all’evento organizzato per il rinnovo delle cariche sociali nella intrigante e accogliente Villa Zani. Tante le persone che hanno partecipato al dibattito pubblico e quindi alla cena. Tanti, hanno voluto confermare l’affetto che questa città ha nei confronti di una Associazione che si è sempre distinta per professionalità e partecipazione. Un punto fermo che non si può rinnegare. E quando accadono cose che turbano l’equilibrio di un mondo produttivo e anche non, beh, non fa bene a nessuno. Ma ora Federlazio può dire di avere attraversato la tormenta, uscendone a testa alta. Lo dimostrano i dati. Le aziende infatti nuove iscritte rafforzano e sottolineano il cambio di gestione. E l’altro giorno, forte di questo rinnovato equilibrio, si è voluto ratificare anche la nomina del nuovo Presidente.

E’ stato eletto all’unanimità presidente dell’Associazione, Franco Sacchi, Amministratore Unico della Sacchi Pallets srl di Aprilia, azienda leader europea nella produzione di Pallets. Il Presidente Sacchi sarà affiancato da due vice presidenti, Umberto Mazzuferi della Mazzuferi Group s.r.l. e Ivano Piccenoni di Innbamboo s.r.l. Franco Sacchi ha preso il posto di Silvio Rossignoli che, nonostante il suo ruolo di Presidente regionale della Federlazio, ha in questo periodo guidato la sede di Latina fino al rinnovo.

In prima fila il presidente dell’Amministrazione Provinciale di Latina, Carlo Medici, il sindaco, Damiano Coletta, i responsabili delle sigle sindacali e tanti altri. E a dimostrare l’affetto personale e la stima professionale nei confronti di Claudio Malagola, che ha preparato e coordinato l’incontro, anche il direttore generale della Federlazio regionale, Luciano Mocci.

Nel corso dell’assemblea pubblica si è svolto il convegno “Nuovi obblighi, procedure e responsabilità degli amministratori e degli organi di controllo delle imprese”, realizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Latina. Nei loro interventi, il Presidente dell’Ordine Efrem Romagnoli e il Presidente dell’Istituto per il Governo Societario nonché Presidente dell’Accademia romana di Ragioneria, Paolo Moretti, hanno ribadito l’importanza delle procedure riguardo i nuovi obblighi di nomina degli Organi di Controllo nelle S.r.l., la responsabilità degli amministratori nella gestione delle Imprese e la necessità di una riforma del sistema fiscale per la crescita del Paese.

Occorre, si è detto, un deciso cambio di passo delle Piccole e Medie Imprese, in contrasto e discontinuità rispetto ai modelli e alla cultura imprenditoriale tradizionale. Ma tutto ciò non sarà possibile senza la modernizzazione del sistema dei servizi privati e pubblici, del sistema infrastrutturale, e della logistica. Già. Mettiamolo allora il dito nella piaga.

La situazione che vive Latina nel campo delle infrastutture è davvero difficile. La Roma Latina è diventata un sogno. Se ne parla da 30 anni e passa, ma nulla si muove. Tra veti di ambientalisti e ritardi amministrativi la situazione è sempre al palo. Una strada al limite della sicurezza, ormai, tanto che ogni giorno si registrano tanti e seri incidenti. Muoversi da questo territorio scollegato è sempre più difficile, mancando anche un serio collegamento con l’autostrada. Insomma, è da eroi movimentare le merci da qui.

L’autostrada, o bretella, come viene chiamata, e purtroppo per noi che scriviamo, siamo costretti come sempre ad usare un tempo fisso, che è il condizionale…”risolverebbe” il pericoloso imbuto della Pontina, collegando la città anche con l’aereoporto e faciliterebbe i trasporti di tutto il territorio, ma soprattutto del sud di Latina. Poi si chiedono perchè tante aziende hanno lasciato e lasciano questo territorio. Poi si chiedono perchè non parte l’internazionalizzazione,. Poi si chiedono perchè l’export è difficile. E’ già un miracolo se le Aziende pontine sono ancora vive.

Non credo esistano situazioni simili alla Pontina. E se esistono, non credo siano rimaste nello stesso stato di pericolosità, per anni e anni, senza interventi migliorativi. Benedetto Corridoio tirrenico. Quello si, che avrebbe dato una svolta.

Le imprese hanno bisogno di sicurezza per muoversi. Certo non solo loro. Ma va garantito a chi lavora e si muove un ambiente tranquillo.

La politica, come ha avuto modo di dire in più di qualche occasione il presidente di Federlazio, Silvio Rossignoli, quella che conosce realmente i processi, sappia ben valutare le problematiche sul tappeto e quindi sappia decidere rapidamente e con piena consapevolezza delle sfide reali, non lasciandosi tentare dalle sirene dell’ideologia e dei personalismi. Un commento di fiducia il suo, che però cozza con anni di ritardi e lassismo totale.

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