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Intesa Sanpaolo lancia un nuovo programma per raccontare 120 aziende innovative
In Italia le aziende con meno di dieci addetti sono più di quattro milioni, il 95 per cento del totale delle imprese industriali e dei servizi. Il loro peso è molto elevato anche in termini occupazionali: impiegano circa 7,6 milioni di addetti, il 43,1 per cento del totale. Ed è la classe dimensionale di maggiore rilevanza in Italia. Nel 2021 hanno registrato un fatturato pari a 775 miliardi di euro (il 23,6 per cento del totale).
Si tratta di un fenomeno soprattutto italiano e un fattore competitivo cruciale per le filiere attive in Italia, si legge nell’analisi redata dal Centro Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, poiché in Germania il peso delle micro imprese in termini di addetti non arriva al 20 per cento ; in Francia è inferiore al 30 percento, mentre in Spagna è pari al 35. Il ruolo di queste aziende è rilevante in tutti i settori economici italiani, con punte del 93,5 per cento nel settore immobiliare (sul totale degli addetti nel settore), dell’80 nei servizi alla persona, del 74,5 nelle attività professionali, del 61 negli alloggi e nella ristorazione e nelle costruzioni, del 55 nel commercio. Il peso di queste aziende è più contenuto nel manifatturiero, dove comunque hanno un’incidenza del 21,2 per cento. Sono poi molto diffuse in tutti i territori italiani: la loro presenza è massima nel Mezzogiorno (pari al 56,5 per cento in termini di addetti), a riflesso dell’elevato peso dei servizi, ma è significativa anche nelle altre ripartizioni territoriali. Nel Centro è, infatti, pari al 44,6 per cento, mentre nel Nord è compresa tra il 35,3 per cento del Nord-Ovest e il 39,4 per cento del Nord-Est.
Intesa Sanpaolo ha scelto così di rilanciare il suo impegno verso il mondo dell’imprenditoria italiana con “Crescibusiness Digitalizziamo in Tour”, un nuovo programma di valorizzazione che punta all’innovazione digitale delle aziende artigiane, del commercio, del turismo e della ristorazione. L’avvio del tour è stato presentato al Grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino alla presenza di moltissimi imprenditori, in un evento realizzato in collaborazione con Visa. Nel corso dell’incontro è stata presentata l’analisi della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo dedicata proprio alla propensione digitale delle aziende italiane, che in oltre 2000 si sono autocandidate alla selezione di Digitalizziamo confermando l’interesse e la vivacità di un mondo diversificato e diffuso che ha voluto cogliere l’opportunità di emergere e raccontare la propria storia d’impresa. Sono 120 le aziende che sono state selezionate, in virtù di una digitalizzazione dei processi interni o dei canali di vendita, della comunicazione di iniziative promozionali o per processi di fidelizzazione, per la loro presenza web e social fino alla spinta digitale dei sistemi di pagamento e dei rapporti bancari.
Digitalizziamo è il programma di valorizzazione attivato dal piano nazionale Crescibusiness lanciato dal gruppo a fine 2022 per sostenere proprio le aziende, tra le più colpite dagli effetti della crisi energetica e dell’impatto inflattivo. Condiviso con le principali associazioni di categoria dei settori Artigianato, Commercio, Servizi e Turismo, con le quali è stato firmato un protocollo d’intesa, Crescibusiness mette a disposizione nuovo credito per 5 miliardi di euro per progetti di digitalizzazione, sostenibilità e sviluppo dell’attività commerciale, oltre al rimborso delle commissioni sui micropagamenti POS, con ampio anticipo rispetto a tutti gli altri operatori. La nuova iniziativa Digitalizziamo punta oggi a far emergere le piccole eccellenze presenti nelle città e nei centri minori con attività artigianali e negozi, alberghi e ristoranti, aziende individuali o familiari che rappresentano la più tipica anima imprenditoriale dei territori italiani. Una delegazione locale della banca insieme al relativo Direttore Regionale le visiterà una ad una, raccogliendo le testimonianze di queste 120 realtà virtuose in un percorso lungo la Penisola che si concluderà il 31 ottobre attraversando città come Torino, Genova, Milano, Venezia, Bologna, Pisa, Roma, Napoli, Bari e Palermo, così come Muro Lucano, Sant’Anastasia, Pisciotta, Montecosaro, Gorle, Casalpusterlengo e Cortoghiana, solo per citarne alcuni. Una formula innovativa di valorizzazione che unisce la chiave di volta della transizione digitale alla storica vicinanza di Intesa Sanpaolo ai territori.
Grazie al supporto di partner di prestigio – Alkemy, Cerved, Monitor Deloitte, Nexi e Visa – le aziende che parteciperanno al programma “Crescibusiness Digitalizziamo” avranno l’opportunità di essere inserite in un percorso di visibilità e sviluppo che comprende l’offerta di servizi evoluti e formazione. L’obiettivo è di sostenerle anche nel perseguire obiettivi in chiave ESG, frontiera essenziale per tutte le categorie imprenditoriali. La digitalizzazione, infatti, può favorire scelte sostenibili anche per le realtà meno strutturate e più in difficoltà nell’attivare strategie ed investimenti in chiave PNRR. La svolta digitale rappresenta una priorità di sostenibilità per queste aziende, riducendo impatto ambientale – come nell’utilizzo della carta – offrendo servizi alla clientela anche a distanza, sfruttando le opportunità dei pagamenti digitali e delle molte leve possono semplificare processi altamente impattanti.
«Il nuovo tour conferma il riconoscimento al valore del territorio e della singola esperienza imprenditoriale e rispecchia la strategia digitale del Gruppo che vede nello sviluppo tecnologico un fattore determinante per la crescita e la competitività del Paese, coerentemente con il Piano d’impresa 2022-25. Supportiamo con strumenti finanziari dedicati gli investimenti finalizzati al perseguimento di obiettivi digitali, sempre più connessi allo sviluppo sostenibile di qualsiasi tipologia di azienda», spiega Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. «Questo nuovo programma di valorizzazione conferma l’impegno della Banca ad accompagnare la crescita di tutte le imprese, come startup e PMI più grandi e strutturate, fino alle aziende che nonostante le dimensioni contenute del business hanno visione prospettica e capacità innovative non comuni».
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