Finanza
Le Imprese Vincenti alla tappa finale sono sostenibili, giovani e internazionali
Sostenibilità, export, persone (anche nuove) e competenze: sono questi oggi i fattori chiave del successo delle imprese. Di sicuro di quelle che hanno preso parte al programma “Imprese Vincenti” di Intesa Sanpaolo dedicato alla valorizzazione delle piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale e del made in Italy.
Oggi a Milano si è chiuso il primo roadshow del programma della banca, con una giornata di lavori dedicata alle PMI, il fattore chiave della competitività italiana, e che si è conclusa con un evento serale per celebrare tutte le 120 aziende presentate nelle otto tappe che tra maggio e giugno hanno toccato l’intera Penisola.
L’evento, ospitato al teatro Parenti, ha visto sul palco i partner dell’iniziativa Luca Peyrano, CEO ELITE, Roberto Prioreschi, managing director di Bain & Company, Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso, insieme a esponenti di Intesa Sanpaolo quali Gregorio de Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, e Teresio Testa, responsabile Direzione Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo. Ospiti della serata, Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria e Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, sul palco insieme a Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo.
Le 120 Imprese Vincenti che hanno partecipato al programma sono state selezionate tra 1800 che si sono autocandidate sul sito di Intesa Sanpaolo e rappresentano tutte le regioni italiane, infatti provengono da novanta distretti industriali e esprimono un fatturato complessivo di 25 miliardi e oltre 100.000 dipendenti.
Durante ogni tappa si sono auto-presentate quindici PMI attive su quel territorio e appartenenti ad uno dei tre settori individuati dal programma come maggiormente rappresentativi del made in Italy: food & beverage, moda & design, industria e servizi.
Per queste imprese Intesa Sanpaolo e i partner del progetto hanno ideato un programma di iniziative che sono partite a primavera e continueranno nei prossimi mesi e che hanno visto nell’odierna tappa finale la partecipazione di tutte le Imprese Vincenti ad una serie di appuntamenti organizzati da Intesa Sanpaolo e dai partner Elite, Bain&Company e Gambero Rosso. Si tratta di incontri con professionisti del mondo bancario e della finanza, workshop in Borsa Italiana come quello offerto da Elite sul pensiero strategico per aiutare l’impresa a implementare la crescita, o quello gestito da Bain&Company sui percorsi di trasformazione digitale delle imprese quale fattore di vantaggio competitivo.
La giornata di oggi è stata però anche l’occasione per celebrare la piccola e media impresa, dell’Italia che si afferma nel mondo, con la partecipazione di esponenti del mondo associativo industriale e le testimonianze di imprenditori di grandi aziende.
Nel 2017 il fatturato delle imprese italiane che operano nei settori delle Imprese Vincenti ha segnato un incremento del 5,3%, mentre quello delle Imprese Vincenti è cresciuto del 15%. L’occupazione delle imprese italiane è aumentata dell’2,7%, sempre a parità di settore, mentre il numero dei dipendenti delle 120 Imprese Vincenti è cresciuto dell’8,7%. Le chiavi di questo successo, secondo un’analisi della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, sono sostenibilità, internazionalizzazione ed export, persone e competenze, ricambio generazionale.
Oltre il 50% di queste “aziende vincenti” dichiara di utilizzare tecnologie innovative abilitanti modelli di Circular Economy o misure di tipo socio-ambientale addizionali rispetto a quanto richiesto dalla normativa. Le 120 Imprese Vincenti hanno partecipato in 26 nazioni, in tutti i continenti, mentre il 60% del loro fatturato 2015-2017 deriva dall’export: sono quindi internazionali. Le 120 aziende del programma, inoltre, hanno gestito con successo circa 100 passaggi generazionali, altro fattore di successo, insieme all’attenzione per il personale. Sul piano del welfare aziendale il 70% delle Imprese Vincenti ha attivato nel 2017 iniziative a sostegno dei dipendenti e delle loro famiglie, contro il 40% del sistema Italia; il 94% delle Imprese Vincenti ha attivato nel triennio 2015-2017 programmi di formazione e di sviluppo dei dipendenti, contro il 60% in Italia.
Queste imprese sono spesso aziende famigliari cresciute insieme al Paese e che oggi sono alla seconda o terza generazione, ma nelle quali l’ingresso delle nuove generazioni è stato portatore di strategie di diversificazione, di marketing innovativo e di una maggiore attenzione al digitale, indirizzando l’evoluzione da aziende prevalentemente fondate sul prodotto a aziende con piani di espansione e di crescita anche su altri mercati, pur mantenendo un legame profondo con il proprio territorio, con le proprie origini e con la qualità della propria manifattura.
«Con Imprese Vincenti abbiamo vissuto un’emozionante esperienza di rafforzamento della conoscenza delle nostre imprese e di vicinanza concreta con il territorio. Gli imprenditori si sono presentati alle tappe del roadshow con orgoglio, coinvolgendo i loro clienti, i loro dipendenti, condividendo il loro status di Impresa Vincente quale momento di riconoscimento del loro lavoro» ha commentato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo. «Molte PMI hanno iniziato a stringere rapporti fra loro, evidenziando come questo programma di valorizzazione possa anche evolvere a fattore di aggregazione e di matching fra aziende di territori e di settori industriali prossimi fra loro. Sollecitare lo spirito imprenditoriale e attivare reti relazionali tra imprese è uno dei nostri obiettivi, perché il ruolo della banca è quello di sostenere il sistema economico ma anche proporre soluzioni che vadano oltre il credito, guardando al futuro del Made in Italy e al suo sviluppo nel mondo», ha concluso Barrese.
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