Pmi

Due eccellenze del cuneese ripartono con Intesa Sanpaolo

22 Giugno 2020

Sostenere le piccole e medie imprese è fondamentale in un momento come questo generato dall’emergenza Covid-19.

Così, Intesa Sanpaolo e Venchi spa, storico marchio di cioccolato, hanno sottoscritto, nell’ambito del Programma Filiere, un accordo di collaborazione innovativa per l’accesso al credito delle aziende facenti parte del processo distributivo. L’accordo è stato siglato utilizzando modalità a distanza, recentemente introdotte da Intesa Sanpaolo anche per la contrattualizzazione dei propri servizi, da Daniele Ferrero, ceo di Venchi e da Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.

Questa collaborazione ha l’obiettivo di sostenere le aziende di filiera assicurando un supporto post epidemia e mettendo a loro disposizione le migliori soluzioni per la ripartenza. Venchi è un’impresa presente sia a livello nazionale che internazionale, ma è fortemente radicata sul territorio cuneese, con la quale la banca ha avviato da tempo una forte collaborazione.

«Offrire ai nostri rivenditori strumenti innovativi ed efficaci come quelli messi a punto con Intesa Sanpaolo, significa supportare loro concretamente nella ripartenza e consentire a noi di mantenere un presidio capillare su tutto il territorio nazionale», ha dichiarato Daniele Ferrero, ceo di Venchi.

Il programma Sviluppo Filiere, lanciato nel 2015 e oggi rinnovato, permette al gruppo Venchi e ad Intesa Sanpaolo di collaborare guardando alla filiera “a valle” dei rivenditori dell’azienda. Le piccole e medie imprese della filiera potranno beneficiare del valore della capo filiera per un migliore accesso al credito, finanziamenti in tempi rapidi, velocità nel ricorso alla liquidità necessaria e condizioni migliorative. Ad esempio potrà esserci uno scambio reciproco di informazioni industriali e settoriali, che consentirà a Intesa Sanpaolo di valorizzare, all’interno del processo di valutazione del credito al dealer, gli aspetti qualitativi derivanti dall’appartenenza ad una solida catena produttiva con specifici fabbisogni finanziari. Inoltre, ci sarà una concessione al dealer da parte di Venchi di un contributo in misura pari ad una quota degli interessi dovuti alla banca per i finanziamenti che questa potrà eventualmente erogare, per un importo variabile che sarà valutato da Venchi sulla base dei rapporti specifici con il singolo dealer.

«Supportare la ripartenza di una realtà come Venchi significa per noi contribuire al rilancio di un’eccellenza alimentare del made in Italy. Le pmi che riescono a strutturare forti legami con la filiera ne ricavano stimoli di crescita importanti. Al contrario, un basso coinvolgimento tra imprese porta a risultati limitati e limitanti, con bassi contributi in termini di innovazione. Questo è l’idea alla base del programma Sviluppo Filiere e delle iniziative di Intesa Sanpaolo per valorizzare la rilevanza di questi rapporti nell’ambito di realtà d’eccellenza», ha commentato Stefano Barrese.

Peraltro, un’altra azienda presente nel cuneese, seppur operante in un settore diverso, ha stretto una “collaborazione” con Intesa Sanpaolo. Si tratta del gruppo Bottero che ha ottenuto, nell’ambito del piano strategico di investimenti “green”, un finanziamento di 5 milioni di euro a valere sul plafond di 5 miliardi previsto dal piano d’impresa di Intesa Sanpaolo per lo sviluppo in Italia dell’economia circolare, di cui sono già stati erogati 936 milioni di euro a supporto di 94 progetti.

L’azienda, fondata a Cuneo nel 1957, si è distinta sui mercati internazionali per la messa a punto di macchinari ad elevata tecnologia nella produzione del vetro piano e cavo, brevetti apprezzati anche nell’edilizia di nuova generazione, in particolare nel Nord Europa, Stati Uniti e continente australiano. Presente in 119 paesi, Bottero impiega più di 800 collaboratori, 200 ingegneri per la ricerca e lo sviluppo e ha una rete di circa 90 agenti/distributori.

L’investimento permetterà di sviluppare una linea produttiva altamente innovativa ed efficiente per la lavorazione del vetro che, una volta collocata sul mercato, potrebbe generare a regime un risparmio energetico medio giornaliero di 2284 kWh e una riduzione pari a 1.5 tonnellate di CO2 emessa al giorno.

«Intesa Sanpaolo e la sua capacità di finanziamento sono da sempre partner ideali per sostenere lo sviluppo dell’azienda e dei suoi prodotti, sempre più focalizzati sulle tematiche ambientali e sulla sostenibilità della crescita. Le tecnologie richiedono significativi investimenti e velocità nell’adozione dei nuovi paradigmi, un partner finanziario solido e sensibile ai temi competitivi sono ingredienti essenziali per il successo dell’industria italiana nel mondo», ha commentato Pierluigi Terzuolo, general manager engineering di Bottero.

L’operazione è stata messa a punto dalla Filiale Imprese di Cuneo in collaborazione con la società del Gruppo Intesa Sanpaolo Innovation Center e rappresenta la volontà delle aziende del territorio di perseguire un piano di crescita responsabile, a basso impatto per l’ambiente.

«Vogliamo essere il motore per lo sviluppo sostenibile dell’economia reale dei nostri territori e l’operazione con Bottero rappresenta il nostro impegno nel rispetto dell’ambiente, strategico per il futuro, la crescita e il rilancio degli investimenti», ha concluso Teresio Testa, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo.

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