Moda & Design
Dal “PittiUomo” passano le speranze per la moda italiana, aspettando Milano
In un momento così delicato e pieno di incognite come questo, Firenze, ospita la consueta kermesse di moda invernale del “Pitti Uomo“, dedicato all’abbigliamento maschile e dei bambini. Un evento che, sebbene abbia fatto registrare l’assenza di grandi nomi, come quello di Brunello Cucinelli, re dei filati di pregio, che ha cancellato la propria partecipazione per prudenza dovuta all’impennata di contagi da Coronavirus, ospiterà, fino al 13 gennaio, 540 brand, di cui 151 di respiro internazionale, presso gli storici e suggestivi scenari della Fortezza da Basso, permettendo di poter seguire la rassegna attraverso la modalità digitale della piattaforma Pitti Connect, grazie anche alla partecipazione di 37 marchi di moda che presenteranno le proprie collezioni via web. Il tema cardine di questa edizione è “Pitti Reflections“, puntando a declinare lo specchio, i suoi doppi riflessi, ed il riconoscimento delle varie identità. Grandissima attenzione viene riservata, ormai quasi in via esclusiva, alla moda green, quindi sostenibile, attraverso l’uso di materiali degradabili ed ovviamente riciclabili, senza sacrificarne qualità e gradevolezza. L’ambiente e la sua tutela rivestono la massima urgenza nei pensieri e nei prodotti realizzati dai grandi marchi, così come richiesto in maniera convinta dai consumatori, che non ne fanno più un problema di prezzo.
Nonostante siano state approntate misure rigorose che prevedono l’esibizione tassativa del super green pass, l’uso obbligatorio della mascherina ffp2, il dovuto distanziamento, il controllo della temperatura, e stand per effettuare tamponi rapidi, l’afflusso di pubblico ha superato le aspettative, con un più che soddisfacente traffico di spettatori ed addetti ai lavori a vario titolo che stanno animando gli spazi allestiti ad hoc.
Si è optato per la cancellazione di ogni qualsivoglia appuntamento di socialità collaterale, come cene ed affini.
Al Pitti Uomo e bambino troviamo le nuove tendenze per la prossima stagione autunnale ed invernale pensate appositamente per l’uomo ed i più piccoli. Partendo dai grandi esponenti della sartoria napoletana di lusso, con una tradizione centenaria di cravatte ed abiti eleganti, passando per le imprese che producono filati, e ancora camiceria, valigeria, streetwear, scarpe, con interventi di autorevoli esponenti di moda ed istituzioni, tra i quali ricordiamo, Antonella Mansi, che presiede il Centro di Firenze per la moda italiana, Dario Nardella, Sindaco della città toscana, Claudio Marenzi, al vertice di Pitti immagine, Sergio Tamborrini, presidente del Sistema Moda Italia, Carlo Ferro, alla guida di Ice. Anche se la Pandemia induce alla massima attenzione, l’appuntamento di Firenze, sembra voler lanciare un chiaro messaggio di speranza e coraggio per tutto il settore moda e per l’economia in generale, sebbene il caro matto delle materie prime, sortisca i suoi effetti deprimenti per le medio-piccole aziende, soprattutto.
I dati della moda maschile relativi al 2021, tuttavia, lasciano respirare, ricoprendo il 17,5% del comparto tessile d’abbigliamento italiano, e permettendo di chiudere l’anno appena trascorso, con un aumento del fatturato pari all’ 11,9%, ossia 9 miliardi di euro, numeri però non ancora pienamente soddisfacenti, rispetto al quadro di salute di cui godeva il mondo della moda prima che scoppiasse la Pandemia.
Da venerdì 21 gennaio invece, i riflettori si accenderanno su Milano, per la settimana della moda maschile autunno-inverno 2022-2023, appuntamento di spicco per il nostro made in Italy, che potrà godere di un importante biglietto da visita come quello del Pitti di Firenze, appunto.
Purtroppo, l’imminente Fashion Week milanese, si preannuncia indebolita dall’assenza di Giorgio Armani e delle sue collezioni, anche della linea Emporio. Cancellazioni che ha già comunicato anche in vista della settimana dell‘alta moda di Parigi.
Una decisione assunta dallo stilista piacentino con grande dispiacere e rammarico, ma ritenuta inevitabile per la situazione pericolosa in corso, preferendo salvaguardare la salute dei propri collaboratori e del pubblico. Come lo stesso Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda ha fatto sapere, sono prevedibili delle variazioni al calendario delle sfilate meneghine previste a partire dalla prossima settimana, tuttavia sarà possibile assistere agli eventi in programma, attraverso la piattaforma digitale milanofashionweek.cameramoda.it . La Fashion Week si svolgerà tassativamente nel rispetto delle restrizioni e norme in vigore, attendendo ulteriori comunicazioni dagli apparati governativi preposti.
Devi fare login per commentare
Accedi