Moda & Design
Buon Compleanno Naomi!
È sempre stata buona abitudine in famiglia comprare regolarmente i quotidiani ed essere abbonati alle riviste di moda…Le immagini patinate di Marie Claire, Elle e Vogue degli anni ’80-90 hanno lasciato un segno indelebile che nessun social può sperare di eguagliare oggi.
Da bambina, il mio passatempo preferito della domenica era quello di ritagliare e conservare in preziosi faldoni il Best Of di pubblicità, editoriali, articoli e volti nuovi che volevo tenere d’occhio, inconsapevole che qualche direttore casting mi aveva già facilitato il lavoro.
Naomi è sempre stata la protagonista indiscussa anche dei miei archivi privati: un mito vivente di cui conoscevo e seguivo ogni singolo passo. Le sfilate, le campagne fotografiche, le amicizie e gli amori.
Ricordo di essere stata incollata davanti allo schermo per vederla scendere dalla scalinata di Piazza di Spagna, in lacrime, nella sfilata tributo a Gianni Versace nel programma televisivo Donna Sotto Le Stelle. Stupenda, in un abito lungo rosa e fascia nera di pelle ad incorniciarle il volto…
Sulla parete della mia camera c’erano le foto di Herb Ritts quando il fotografo americano l’aveva già immortalata innumerevoli volte in scatti che hanno fatto la storia, oltre a dirigerla nelvideo di Michael Jackson In The Closet.
La falcata inconfondibile, quel sorriso abbagliante e l’unicità della sua bellezza hanno sempre reso leggendarie le migliaia di passerelle che ha calcato, le advertising di cui è stata il volto, le operazioni commerciali tipo il Fashion Cafè aperto con Elle MacPherson e Claudia Schiffer nel 1994.
Naomi prima modella di colore sulla copertina di Vogue (Francia, agosto 1988) e del Time (1991), Naomi e la caduta dai trampoli alla sfilata di Vivienne Westwood nel 1993, Naomi che abbraccia Nelson Mandela in Sud Africa nel 1994…
Naomi condannata a New York a cinque giorni di lavori socialmente utili per aver tirato il cellulare contro la sua domestica (2007), Naomi e il Calendario Pirelli in quello scatto perfetto di Richard Avedon nel 1995…
Sempre lei, la sua personalità felina e la professionalità che hanno reso bellezza, eleganza e capacità comunicative un brand universalmente riconosciuto.
Durante il lockdown, le conversazioni No Filter With Naomi sul suo canale youtube, sono state le dirette che ho seguito con interesse crescente dalla prima all’ultima. Su tutte, due sono state le mie preferite: quella con la migliore amica di sempre, Christy Turlington, ricordando gli esordi della carriera, l’appartamento diviso nella Grande Mela, i lavori in cui Christy sosteneva l’amica. “Se prendete me, dovete prendere anche lei” diceva, scontrandosi con i muri per l’accettazione delle modelle di colore e l’equiparazione di numero di lavori e compensi che trentacinque anni dopo non sono ancora stati abbattuti completamente.
Christy, Naomi e Linda: The Trinity.
Infine l’intervista ad Anne Wintour, che ha ripercorso la discussione con Si Newhouse quando gli sottopose la copertina del September Issue di Vogue America, in cui una splendida Naomi era stata immortalata da Patrick Demarchellier su una spiaggia degli Hamptons con un tailleur di pailettes e qualche filo di perle…
Anna, you’re going to put an african-american model on the september cover of America Vogue?
Fu il commento del super boss di Condé Nast riguardo quello che, per inciso, è il numero più importante dell’anno.
We made history toghether, thank you.
Anna Wintour
Un’icona che oggi compie i cinquant’anni come un gioiello che acquista valore nel tempo e che non smette di dettare regole e fare notizia, raggiante sull’ennesima copertina in cui compare in questi giorni per l’edizione del cinquantenario della rivista Essence.
Un selfie che si è scattata con l’iphone come qualsiasi comune mortale. Peccato che i comuni mortali non facciano questi miracoli.
Buon compleanno, black panter.
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