Macroeconomia

Romano Prodi al Convegno IAFEI: il rischio di stagnazione

14 Ottobre 2015
prodi1
Romano Prodi

Romano Prodi così esordisce a Milano al Convegno IAFEI (International Association of Financial Executives Institutes): “Non si può concepire un’economia moderna senza innovazione”.

Nella dinamica dell’economia globale le previsioni di crescita intorno al 3,1% non sono disastrose, anche se inferiori all’anno precedente.  Dobbiamo tener conto della continua discesa dei prezzi delle commodities: meno 15% il food, meno 8% il “non oil”, meno 45% il petrolio, meno 8% i prodotti manifatturieri.

Insomma, il grande rischio oggi è quello della stagnazione, cui si aggiunge l’incertezza dei mercati. Uno degli aspetti peggiori è la fluttuazione del cambio fra dollaro e altre valute, tenuto anche conto dell’alto indebitamento in dollari da parte dei Paesi emergenti, che si trovano così sottoposti a una pressione doppia.

Non è male tutto sommato la crescita dei mercati europei, pari nel complesso a + 1,4%. Il che significa però che a un + 6,5% dell’Irlanda corrisponde poi uno zero della Grecia.  Perfino la Germania è un po’ in contrazione. E visto il bassissimo livello degli interessi sui mercati, è probabile che il quantitative easing non finirà prima del 2017. Tornando alla Grecia, certamente il problema verrà a un certo punto risolto, ma per ora è ancora ben presente.

Ma la vera questione è la Cina, che costituisce la sfida più importante. La cosiddetta “estate cinese” non ha messo a proprio agio i mercati finanziari internazionali. Anche se “Silicon Valley” resta un simbolo di riferimento, la spinta innovativa, la leadership nelle nuove tecnologie, i nuovi networks stanno spostandosi altrove. Per questo molti punti interrogativi che emergono oggi sotto il profilo politico in California sono connessi ai progetti tecnologici: gli accordi che vengono presi stanno preparando il rilancio del commercio internazionale (vanno recuperati almeno 7 punti rispetto al passato).

E se anche si tende ad escludere la Cina dai nuovi accordi internazionali, comunque la Cina automaticamente finirà con farne parte.

Viste le posizioni che stanno assumendo gli USA, una grande occasione si presenta per la città di Londra e per il suo Stock Exchange: diventare la piazza privilegiata per il mercato cinese. In quest’ottica dovrebbe essere interpretata la recente visita del presidente Xi Jinping a Londra. Al momento forse se ne può vedere solo un aspetto politico, ma potrebbe preludere ad un’espansione dell’influenza economica cinese. La strategia potrebbe essere quella di passare da un’economia di esportazione a una di consumo interno. Però un’espansione in tal senso non è possibile senza sostanziali cambiamenti (ad es. un sistema sanitario efficiente) nella struttura di un Paese  dove la popolazione si trova in gran parte solo a livelli di sopravvivenza.

Abbiamo poi un esempio di come l’ultimo anno stia portando un Paese, che si stimava in forte crescita,  a cambiamenti inimmaginabili, però questa volta in senso negativo: la Turchia, che potrebbe purtroppo influenzare tutta l’area europea.

Paradossalmente invece l’economia di un continente come quello africano, pur caratterizzato da una forte emigrazione, continua a crescere del 4%.

Non c’è dubbio che i problemi maggiori verranno da Ukraina, Siria e Libia. La situazione è fuor di controllo. Nessuno sa come fare. Per non parlare del fenomeno ISIS.

L’unica soluzione sta in un grande accordo fra USA e Russia.

 

A proposito di IAFEI rappresentata in Italia da ANDAF – Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari

The International Association of Financial Executives Institutes (IAFEI) is the premier global society of financial executives. Founded in 1969, IAFEI connects financial executives around the world with a global membership of more than 15,000 senior level finance executives, mainly chief financial officers across 18 national institutes. The international association is a non-profit and non-political professional association domiciled in Switzerland with its secretariat in the Philippines (Makati City).

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.