
Macroeconomia
Le spese militari ci sBilanceranno fino al 2031
In caso di aumento delle spese militari, si prevede uno sbilanciamento del rapporto DebitoPubblico/PIL. Quale sarà il Piano Strutturale di Bilancio italiano? Da Cottarelli e altri esperti dell’Università Cattolica la previsione.
Nel lungo periodo saremo tutti morti (John Maynard Keynes)
Quale sarà il PSB italiano in caso di aumento delle spese militari, qualsivoglia sia l’indirizzo scelto dalla Commissione Europea?
Come noto, il Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSB) è il documento di programmazione che illustra la strategia e gli obiettivi economici e di bilancio per un orizzonte di medio termine, come indicato dalla riforma della governance economica e fiscale europea (Regolamento UE 1263/2024, Regolamento UE 1264/2024).
In una nota dell’Osservatorio dei Conti Pubblici italiani http://(https://osservatoriocpi.unicatt.it/ocpi-Il%20debito%20pubblico%20italiano%20con%20ReArm%20Europe_.pdf) Alessio Capacci, Carlo Cignarella e Carlo Cottarelli ci spiegano il profilo macro-economico cui possiamo andare incontro.
Si parte dall’allargamento alla spesa pubblica proposto dalla Commissione Europea per i prossimi sette anni. L’utilizzo pieno del margine concesso aumenterebbe di 1.5 punti il rapporto Debito Pubblico /GDP o PIL.
Perché ciò avvenga verrebbe attivata la “clausola di salvaguardia” prevista dal Patto di Stabilità e Crescita per “circostanze eccezionali”, al fine di evitare che molti Paesi finiscano in Procedura di Deficit Eccessivo. Secondo le previsioni degli Autori, l’impatto potrebbe consentire un aumento di PIL, quale effetto dell’investimento pubblico, anche se negli ultimi anni l’armamento era direttamente importato dagli USA. Anche il fisco si gioverebbe di maggiori entrate, ma per converso l’aumento del debito comporterebbe aumento degli interessi versati.
Il problema è dunque se utilizzare subito il massimo concesso ovvero aumentare la spesa gradualmente, Fig. 1. Nel primo caso “ aumentando la spesa di 1,5 punti percentuali all’anno nel 2025-28 (per poi ridurla gradualmente a +0,75 nel 2029 e a +0,3 nel 2030, come nello scenario considerato sopra), il rapporto debito/Pil nel 2031 arriverebbe al 136,9%, un punto e mezzo sopra il livello del 2024 (Fig. 2, linea rossa) e quasi cinque punti in più della baseline” ( Capacci et al., 2025). Nel caso invece di aumento graduale in arrampicata fino all’1.5%, alla fine del 2031 si ritornerebbe al valore di DP/PIL pari al 13.5%. In ogni caso nessuna curva sarebbe vicina a quella prevista in caso di steady state delle spese militari.
Nei prossimi anni dunque l’aumento del DP/Pil metterà in ginocchio il welfare state e le previsioni di spesa e investimenti pubblici, non essendo quelli militari al pari di altri investimenti sui beni pubblici sociali. Rimpiangeremo l’epoca del dibattito sugli F35. Come disse Gianni Agnelli nel 1980 ” la festa è finita” !
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