Lavoro
Smart Working fino al 31 dicembre per fragili e chi ha figli minori di 14 anni
Il nuovo decreto Aiuti bis che sta per essere convertito in legge conterrà importanti novità in tema di sostegno alle famiglie ed alle imprese per far fronte al caro vita. Prevista una proroga dello smart working fino al 31 dicembre per fragili e genitori con figli minori di 14 anni
La proroga prevista per il lavoro da remoto fino a fine 2022
Sostanzialmente le norme che disciplineranno la modalità di lavoro da remoto, saranno le stesse rimaste in vigore fino allo scorso 31 luglio. Requisito essenziale per poter usufruire del cosiddetto “lavoro agile“, rimane la compatibilità con il tipo di mansioni professionali da svolgere. Per chi ha figli minori di 14 anni di età, è necessario che non abbia il coniuge che, non lavorando sia già percettore di uno o più ammortizzatori sociali.
Per questa tipologia di cittadini, si sta lavorando per reintrodurre una tutela legislativa ad hoc, essendone sprovvista a partire dal primo di agosto, per insufficienza di fondi utili a coprire le concessioni dello smart working ai richiedenti.
Si stima che, le risorse da profondere per riossigenare la proroga. saranno del valore di circa 18,6 milioni di euro, da attingere dal Fondo sociale per l’occupazione, facente capo al Ministero del Lavoro.
Nel lasso di tempo in cui la misura è scaduta, laddove le imprese hanno potuto ovviare al problema, hanno siglato accordi con le più importanti rappresentanze sindacali, ma in molti altri casi, invece, l’unica ancora di salvataggio è stata rappresentata dal decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022 che, precisamente alla lettera b dell’articolo 4, dispone :“I datori di lavoro pubblici e privati che stipulano accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile sono tenuti in ogni caso a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione del rapporto di lavoro in modalità agile formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità […] e alle richieste dei lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata”.
Le prossime ore si annunciano come convulse e febbrili per i tentativi di mediazione delle varie forze politiche in vista dell’imminente conversione in legge del decreto aiuti bis. Un clima decisamente incandescente, tra richieste, tensioni palpabili dovute alle elezioni ormai vicine, che getta ancora di più benzina sul fuoco, tra mille incertezze, alleanze tacite, mosse a sorpresa e litigi a distanza, l’Esecutivo uscente tenta di portare in salvo almeno un minimo di ristoro previsto per i tanti italiani alle prese con l’incognita del presente, di una vita difficile da gestire a livello economico ed, inevitabilmente, psicologico.
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