Lavoro

Una gara fra squadre di neolaureati: in palio l’assunzione a Intesa Sanpaolo

21 Ottobre 2016

Finora lo si era visto solo al cinema, con Gli stagisti, commedia americana a lieto fine di Shawn Levy e con protagonisti Owen Wilson e Vince Vaughn. O a teatro nella commedia nera Il Metodo di Jordi Galceran. La gara o contest che dir si voglia come metodo inusuale di selezione del personale adoperato per scegliere i migliori talenti sul mercato, non può certo passare inosservata.

Su questa strada si è mossa Intesa Sanpaolo che, in collaborazione con il Politecnico di Torino, ha presentato un “Make it real”, un recruiting contest, una gara per l’assunzione di giovani talenti. Il colosso del credito mette in palio 10 contratti bancari a tempo indeterminato per le due squadre vincitrici e 15 stage di sei mesi in banca in palio per le tre squadre migliori nelle due nelle aree funzionali It Deparment e Big Data Lab. L’esperimento è giunto ormai alla sua quarte edizione e che ha portato all’inserimento all’interno della banca di 40 neo laureati. Sul valore del contratto la banca preferisce non esprimersi, rinviando genericamente ai “contratti bancari entry level”. Più o meno, secondo quanto è emerso, dovrebbe trattasi di 30mila euro l’anno. Nessun dettaglio è invece emerso per quanto riguarda gli stage.

«In realtà non ci siamo ispirati ad altre esperienze similari nel mondo. Volevamo utilizzare un percorso di selezione innovativo che mettesse in evidenza non solo le capacità tecniche dei candidati, ma anche le loro abilità sociali, la capacità di relazionarsi e di fare squadra, ad esempio. E infatti è il team a vincere e, di conseguenza, a conquistare i contratti messi in palio», sostiene Roberto Cascella, responsabile della gestione e selezione del personale di Intesa Sanpaolo nel corso di un incontro con la stampa. Senza considerare, ribadisce Emilio Paolucci, vicerettore per il Trasferimento Tecnologico di Torino, che una simile esperienza è in grado di portare in banca il punto di vista, le esperienze e le esigenze dei millenials, la generazione con cui le aziende devono necessariamente imparare a rapportarsi.

La gara avrà luogo tra venerdì 21 ottobre e sabato 22 ottobre nella sede torinese di Intesa Sanpaolo, proprio di fronte a Porta Susa, e coinvolge 75 laureati e laureandi  del Politecnico di Torino suddivisi in 15 squadre. La due giorni di competizione è rivolta a laureati triennali e laureandi e laureati magistrali in ingegneria matematica, informatica, fisica e telecomunicazioni e propone sfide su quattro temi di estrema attualità: big data, blockchain, cognitive computing e data science. Tematiche di frontiera particolarmente rilevanti in vista della digitalizzazione a cui sta andando incontro il settore bancario e su cui nelle passate edizioni, ha riferito Cascella, i neolaureati del Politecnico torinese hanno già avuto modo di portare contributi rilevanti. «Sono state create, ad esempio, delle app di iterazione con sistemi geo-localizzazione o, grazie all’utilizzo dei big data, è stata proposta la possibilità di migliorare l’offerta di voli ai nostri utenti». Non è infine escluso, ha aggiunto Cascella, che un simile criterio di selezione possa essere utilizzato in futuro anche per altri settori.

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