Governo

Le Partite Iva? Per Renzi sono limoni da spremere

20 Dicembre 2014

La Legge di Stabilità, come temuto, non ha risparmiato la revisione del regime dei minimi. Ho letto con molto interesse l’articolo di Giorgio Infranca su Gli Stati Generali: la sua spiegazione tecnica non necessita di approfondimenti. Preferisco però soffermarmi su due aspetti: lo stimolo all’evasione fiscale delle nuove regole; la crudeltà verso i lavoratori più in difficoltà.

Il primo punto è già in parte annotato da Giorgio Infranca: «Certamente non si rinuncerà a opportunità di extraguadagno ma si continuerà a farlo, in nero», scrive nel suo articolo. Un esito talmente scontato da lasciare interdetti: oggettivamente è comprensibile anche a un bambino.

Allora è mai possibile che nel governo, tra il ministro Padoan e il premier Renzi, non abbia pensato a questa eventualità? Credo proprio tutti lo abbiano immaginato e valutato con attenzione. Solo che alla fine hanno operato un calcolo ragionieristico: tra quelli che pagheranno di più e quelli che evaderanno, probabilmente la somma incassata sarà maggiore. Quindi l’operazione sembra andata a buon fine da un punto di vista meramente numerico (ammesso che i calcoli siano corretti). Con buona pace del rapporto tra il fisco (che dovrebbe essere ‘amico’) e il cittadino.

Ci sarebbe poi parecchio da ridire sul governo che parla di «riduzione della pressione fiscale» (Filippo Taddei dixit), ma è un tema da discutere in altra sede. La questione specifica, infatti, tira in ballo la tutela di migliaia di lavoratori che rappresentano le fasce più bersagliate dalla precarietà.

Qui arriva il secondo punto. In un’epoca in cui esistono le “false Partite Iva”, appare davvero ingiustificabile l’accanimento nei loro confronti. Quasi una cattiveria gratuita. Ma questo comportamento non è frutto di malvagità da “streghe cattive”: l’approccio è il risultato di un preciso calcolo politico-elettorale. Matteo Renzi aveva già dimostrato di non voler prestare grande attenzione verso i lavoratori autonomi, tanto da escluderli dalla lista dei beneficiari dei leggendari 80 euro. C’è poco da fare: non rientrano nella sua base elettorale di riferimento; al massimo sono “limoni da spremere” alla prima Legge di Stabilità.

Eppure tante “false Partite Iva” non chiedono una “visione del futuro” a Renzi, né tantomeno la possibilità di infondere una speranza nel #cambiaverso. Si accontenterebbero di non vedere peggioramenti.

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