Lavoro
Hanno vinto i freelance: potranno accedere ai fondi Ue
La Legge di Stabilità ha avuto l’happy end per i freelance: l’approvazione del testo alla Camera ha introdotto la norma per «l’accesso di tutti i liberi professionisti ai Fondi comunitari FSE e FESR». È stato così scampato il pericolo dell’emendamento, presentato dalla deputata del Pd, Alessia Rotta, con la benedizione del governo, che proponeva la cancellazione del comma dalla manovra. La replica delle associazioni di categoria aveva provocato la contro-reazione della parlamentare dem, che aveva difeso la sua iniziativa sostenendo di voler trattare la questione nel collegato per includere anche i lavoratori non ordinistici. Alla fine il Pd ha sconfessato l’iniziativa, lasciandola decadere: un ordine del giorno in Aula alla Camera ha ripristinato la versione iniziale della Legge di Stabilità.
«Acta, Alta Partecipazione, Confassociazioni e Confprofessioni avevano protestato contro l’ipotesi di una cancellazione della norma, di un suo rinvio che avrebbe determinato l’esclusione dei professionisti dai bandi in fase di avvio a inizio 2016. Le nostre richieste sono state accolte», spiega una nota dalle organizzazioni di settore che hanno dato battaglia nei giorni scorsi. «Ora le Regioni non avranno più scuse e dovranno aprire i bandi alla partecipazione dei professionisti. Alcune di loro, come la Toscana e la Lombardia, l’hanno già fatto. Ci aspettiamo che anche tutte le altre Regioni si adeguino alle normative comunitarie, dato che in questo senso la CE si era espressa già nel 2013», conclude la presa di posizione. Insomma, gli strumenti di legge ci sono: adesso bisogna attendere la loro applicazione.
Tuttavia, Alessia Rotta – in un altro post su Facebook – è tornata sull’argomento: «L’accesso ai Fondi europei non può escludere i lavoratori autonomi non ordinistici e deve essere affrontata nel collegato al lavoro autonomo. Questo l’impegno del governo. Ci rivediamo al collegato…». E, se è così, ben venga l’eventuale ampliamento della platea, che sarebbe accolta di buon grado dai freelance. Il problema, infatti, era che l’emendamento a firma Rotta rispediva “la palla in tribuna”, impedendo l’accesso ai fondi europei di tutti i lavoratori autonomi, nell’attesa di un nuovo fischio di inizio. E nel frattempo i liberi professionisti non potevano partecipare ai bandi…
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