Governo
Anpal, il neo presidente Temussi ora è indagato per corruzione e abuso d’ufficio
Un’indagine sarda, con più di un rilievo nazionale. È quella che sta mettendo in agitazione il Presidente della Regione Christian Solinas, indagato in relazione alle nomine di competenza regionale, e altre 19 persone, tra cui Massimo Temussi, ex direttore generale del centro regionale di programmazione e ora presidente e amministratore delegato di Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro). Le nomine in questione, già oggetto di polemiche e indagini, sono nuovamente oggetto al centro del lavoro della procura di Cagliari e di quella di Nuoro.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato dalla Guardia di finanza al Presidente Solinas e a un’altra ventina di indagati tra cui proprio lo stesso Massimo Temussi neo Presidente Anpal (ci sono poi consiglieri regionali, vertici degli uffici della Regione e di enti, ma anche noti imprenditori).
I reati ipotizzati sono corruzione, abusi d’ufficio e induzione indebita.
Con Solinas sono indagati:
Alessandra Zedda, ex vice presidente della Regione e attuale consigliera regionale di Fi;
Anita Pili, assessora regionale dell’Industria in carica;
Massimo Temussi, ex direttore generale del centro regionale di programmazione e ora presidente e amministratore delegato di Anpal;
Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna;
Maika Aversano, presidente dell’Aspal;
Silvia Curto, ex direttrice generale della presidenza della giunta;
Roberto Neroni, amministratore unico dell’Arst.
Gli avvisi sono stati notificati anche a Silvia Cocco, Gianluca Calabrò, Emilio Fiorelli, Barbara Porru, Giancarlo Orrù, Nicola Giuliani, Marco Santoru, Francesca Piras, Damiana Palmira Pedoni, Gianfranco Porcu, Enrico Garau, Pasquale Onida e Gianfranco Mariano Lancioni.
Solinas è già sotto processo nel primo filone d’inchiesta legato sempre alle nomine: il procedimento si riferisce agli incarichi assegnati e poi contestati a Silvia Curto e ad Antonio Belloi, dg della Protezione civile regionale.
Il processo a Solinas correva in parallelo con quello aperto nei confronti dell’allora assessora regionale degli Affari generali, Valeria Satta, ora responsabile dell’Agricoltura. Nell’udienza del 21 aprile i due processi sono stati riuniti per celebrare un unico dibattimento.
Dicevamo dei risvolti che riguardano anche Roma, e non solo Cagliari. Temussi è fresco di nomina ai vertici di Anpal, e la scelta che lo aveva promosso era già stata al centro di discussioni e dubbi. Qui sotto potete leggere la nostra ricostruzione dei fatti, al momento dell’esautorazione di Cristina Tajani che l’aveva preceduto nell’incarico.
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Come vi avevamo anticipato nei giorni scorsi, oggi si è tenuta l’assemblea degli azionisti di Anpal Servizi per discutere della revoca del Consiglio di Amministrazione. In questa sede è stata ufficializzata l’estromissione della ormai ex Presidente Cristina Tajani e la nomina di Massimo Temussi.
Le novità
Come avevamo scritto nell’articolo del 1 marzo, che potete trovare a questo link, Cristina Tajani aveva fissato per oggi 9 marzo la prima convocazione dell’assemblea, mentre la seconda era stata fissata per il 13 marzo. La convocazione era arrivata in risposta alla comunicazione del Direttore generale del Tesoro, ma soprattutto a causa del decreto interministeriale del 14 febbraio scorso con il quale il governo revocava il Consiglio di Amministrazione di Anpal Servizi Spa.
Il nuovo presidente è il manager sardo Massimo Temussi (qui un altro pezzo in cui avevamo parlato di lui e dei legami con la Ministra Calderone), mentre siederanno nel consiglio la riconfermata Patrizia Pollioto (torinese, avvocata cassazionista con importanti esperienze aziendali) e la new entry Francesco Delzio (manager, imprenditore, scrittore, giornalista e docente universitario) che sostituisce Pietro Novelli.
Le prossime mosse
Temussi per ora è stato nominato presidente, ma è ipotizzabile che nella prossima riunione del nuovo CdA riceva anche le deleghe di Amministratore Delegato.
Cristina Tajani ha invece informato l’assemblea odierna che risulta pendente al Tar di Roma il suo ricorso. Tale ricorso contesta la “nullità per carenza di potere e/o l’illegittimità” del decreto interministeriale del 14 febbraio scorso, ossia proprio il decreto recante la revoca dall’incarico dei componenti del consiglio di amministrazione. Il Tar del Lazio ha fissato per la trattazione collegiale la camera di consiglio del prossimo 5 aprile.
Una fine annunciata
Non possiamo sapere come andrà il ricorso (ricordiamo in questa sede che la revoca non rientrerebbe in un’ottica di spoil system), ma di sicuro sappiamo che Cristina Tajani è stata sollevata dal suo incarico ad appena sei mesi dal suo insediamento. La nomina di Temussi (manager di area politica affine al governo, amico della Ministra Calderone e per il quale si è vociferato di una sua candidatura alle elezioni regionali sarde del 2024 con il centrodestra) fa intuire, o perlomeno ipotizzare, che il cambio al vertice di Anpal Servizi dipenda più dalla volontà di avere una dirigenza di “area” che dalla insoddisfazione per il lavoro fatto dal precedente CdA.
Per una Presidente del Consiglio che vorrebbe nominare più AD donne alla guida delle aziende partecipate dello Stato, la sostituzione di Cristina Tajani è un segnale perlomeno contraddittorio.
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